Ottavio Rube premiato dall’Università di Verona come «buon sindaco a difesa dell’ambiente»

Tra i soci fondatori di Valli Unite e oggi sindaco di Costa Vescovato, Ottavio Rube è stato insignito del premio Lombrico d’oro.

Sabato 11 settembre 2021 in Aula T2 del Polo Didattico “G. Zanotto” dell’Università di Verona sono stati consegnati i premi Lombrico d’oro. Tra gli assegnatari di quest’anno anche Ottavio Rube, sindaco di Costa Vescovato, Comune della Valle Ossona appartenente al distretto tortonese delle Terre Derthona. La motivazione del premio è la seguente: “Coltivatore biologico già dal 1977 che come sindaco ha dato impulso al recupero di colture antiche e che ha favorito il ripopolamento del suo territorio offrendo iniziative economiche legate allo sviluppo agricolo ed ecologico del territorio.”

Durante il discorso tenuto alla consegna del premio, Ottavio, ha fatto riferimento a Valli Unite, la cooperativa agricola fondata dal lui stesso, da Enrico e da Cesare e alla quale si è aggiunta subito Carla nel 1981, che oggi dà lavoro in pianta stabile a 35 persone. Proprio quest’anno Valli Unite ha festeggiato i quarant’anni di attività. La sua attività da sindaco, ha spiegato con la voce rotta dalla commozione, è legata a quanto ha fatto con Valli Unite, molte delle realtà che fanno sì che Costa Vescovato sia un comune in crescita demografica sono nate in seno alla cooperativa agricola di Cascina Montesoro. Ad esempio l’associazione Forestieri, nata per aiutare l’insediamento di nuovi contadini, che presto avrà un suo sportello in comune. Come sindaco, poi, ha continuato la battaglia, già intrapresa dalle amministrazioni precedenti, per mantenere pubblico l’acquedotto comunale. È passato quindi a descrivere la splendida realtà dell’asilo nel bosco, nato grazie all’associazione Green Days. Questa realtà scolastica è in grado di spostare le persone, gli studenti, dalla città alle aree rurali; sono infatti tanti anche gli iscritti da Tortona. In futuro la scuola nel bosco potrebbe allargarsi all’asilo nido e alla scuola primaria. Un’altra delle attività promosse come sindaco è stata l’apertura di un agri-campeggio, che dovrebbe vedere la luce il prossimo anno. A Costa Vescovato sono stati realizzati due impianti fotovoltaici che immettono la loro energia elettrica gratuita in attività di interesse comunitario. Si sta allestendo un parco nell’area contigua alla Pro Loco. Un parco che vuole essere una raccolta di vecchie varietà di piante, piante da frutto e, soprattutto, di piante mielifore per aiutare la produzione del miele, attività intrapresa da un numero sempre maggiore di giovani agricoltori. In conseguenza di questa esperienza è anche stata recuperata una vecchia varietà di ciliegio, molto resistente e soprattutto che non ha bisogno di essere irrigata, che viene innestata ai ciliegi delle famiglie costaiole che ne fanno richiesta da un vivaista messo a disposizione dal comune. Insieme ai comuni confinanti è in via di realizzazione una associazione fondiaria intercomunale con la consulenza del prof. Andrea Cavallero.

Per chi non sapesse cosa sia l’associazione fondiaria e perché è fondamentale per mantenere la terra coltivata e quindi scongiurare frane e allagamenti dovuti al dissesto idrogeologico propongo questo breve video del prof. Andrea Cavallero (NdA).

Un cenno al mondo del vino, che vede 4 produttori biologici su 7, con due di loro in trasformazione adesso e un plauso alla frazione di Cornigliasca, che con il recente insediamento di una famiglia con bambini e di un singolo ha visto raddoppiare la propria popolazione in pochi anni.
Riguardo alle attività prettamente culturali, nonostante il covid quest’anno è partita la rassegna cinematografica “Voci dai Boschi“, rassegna cinematografica a tema contadino della durata di tre giorni, che è stata anche in grado di proporre una escursione alle Fonti dell’Ossona.

Ma cos’è il premio Lombrico d’oro e a chi viene assegnato? Lo spiega il sito dell’ateneo veronese:

Il premio Lombrico d’Oro è nato nel 2016, quando un gruppetto di ambientalisti veronesi ha iniziato ad occuparsi attivamente della questione dei pesticidi in agricoltura, in particolare del glifosato, il diserbante più usato al mondo e sospettato di essere un cancerogeno e di cui il Ministero della Salute, in data 9 agosto 2016, aveva decretato “la revoca dell’impiego nelle aree frequentate dalla popolazione o dai gruppi vulnerabili”.
L’idea è stata quella di cercare le esperienze pubbliche più avanzate in Italia, quelle impegnate nella salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, premiando i sindaci in qualità di massimi responsabili della salute pubblica di quelle comunità. Si è deciso di assumere come simbolo di questo premio il lombrico, un verme utile, apprezzato e molto conosciuto, simbolo della fertilità di Madre Terra.
Attorno a questa iniziativa si sono raggruppate 27 associazioni ambientaliste veronesi che hanno dato vita al Coordinamento Lombrico d’Oro. Nelle prime edizioni del premio grande attenzione è stata posta, anche attraverso dimostrazioni pratiche, sulle tecnologie più avanzate ed eco-compatibili in grado di sostituire il glifosato per il diserbo nelle aree pubbliche, con l’utilizzo di sistemi meccanici del vapore, del calore. Sia la parte pratica che la parte di convegno sono sempre state pensate e rivolte ai sindaci e agli uffici tecnici della provincia di Verona allo scopo di proporre alternative valide e praticabili anche nei comuni più piccoli.
A mano a mano che la necessità di ridurre ed eliminare il glifosato ha cominciato a prendere piede e ad entrare nelle coscienze delle persone, automaticamente il Premio Lombrico d’Oro ha allargato il raggio d’azione cercando e premiando iniziative ambientali dei Comuni rivolte anche ad altri aspetti del binomio ambiente/salute: la lotta biologica alle zanzare, la valorizzazione dei piccoli produttori biologici, il riciclo virtuoso di tutti i rifiuti, la conservazione e valorizzazione di prodotti e di metodiche tradizionali di coltivazione. Ci si è resi conto che in Italia esistono realtà molto avanzate in grado di salvaguardare l’ambiente, la salute e la produttività creando sinergie e benessere tra le persone di una Comunità.
In cinque anni sono stati premiati 15 sindaci sparsi per tutta Italia. Il premio è una libera interpretazione del lombrico ideato e realizzato dallo scultore veronese Gabriele Gottoli.
La cerimonia di consegna dei premi, che fino al 2019 si svolgeva in Valpolicella, dapprima presso l’Istituto Agrario “Stefano Bentegodi” di San Floriano e poi presso il Comune di Cavaion Veronese, dal 2020 è ospitata dall’Università di Verona, grazie alla collaborazione nata tra il Coordinamento Lombrico d’Oro e il Gruppo Radici dei Diritti dell’Ateneo veronese. A fianco dell’evento ci sono sempre state importanti Istituzioni cittadine fra le quali il Comune di Cavaion Veronese e il Collegio dei Periti Agrari.

Il premio Lombrico d’oro di quest’anno è stato assegnato a:
Ottavio Rube, sindaco di Costa Vescovado in provincia di Alessandria, coltivatore biologico già dal 1977 che come sindaco ha dato impulso al recupero di colture antiche e che ha favorito il ripopolamento del suo territorio offrendo iniziative economiche legate allo sviluppo agricolo ed ecologico del territorio.
Giuseppe Paolini, sindaco di Isola del Piano della provincia di Pesaro-Urbino che ha partecipato nel 1977 alla fondazione della Cooperativa Alce Nero, insieme a Gino Girolimoni, precursore dell’agricoltura biologica, in una zona che si stava allora spopolando. Ora il 70% del territorio è coltivato biologicamente, la pasta che si produce qui è stata la prima pasta integrale prodotta al mondo e ora si vende in tutto il pianeta. Il territorio si è ripopolato ed è ritornato lo stesso numero di persone presenti prima dell’esodo. Durante la sua amministrazione Isola del Piano ha ricevuto la Bandiera Verde per l’Agricoltura.
Marco Guzzonato sindaco di Marano Vicentino, provincia di Vicenza, che dedica attenzione alla riduzione del consumo di suolo, alla tutela della falda acquifera, alla promozione di acquisti alimentari a filiera corta. È partner, con il vicino comune di Santorso, del progetto Life Beware finalizzato ad un corretto uso dell’acqua in agricoltura e alla prevenzione delle alluvioni. Particolarmente interessante è il sostegno da parte del sindaco Guzzonato, in continuità con l’amministrazione precedente, al recupero del Mais Marano, una varietà di mais selezionata all’inizio del Novecento nella zona di Marano Vicentino dall’agronomo Antonio Fioretti.

Al premio assegnato ai tre sindaci si è aggiunto quest’anno anche il premio speciale assegnato al prof. Salvatore Ceccarelli. Professore ordinario di Genetica Agraria presso l’Istituto di Miglioramento Genetico, Università di Perugia fino al 1987. Dal 1980 ha condotto ricerche presso ICARDA (il Centro Internazionale per la ricerca agricola in ambienti asciutti, Aleppo, Siria) fino al 2006, e ha continuato a servire il Centro come consulente fino al 2014.
Attualmente è consulente freelance.
Durante la sua carriera, ha supervisionato quasi 25 studenti di master e dottorato, condotto corsi di formazione per ricercatori in Cina, Australia, Sud Africa, Filippine, Yemen, Giordania, Etiopia, Eritrea, India and Bhutan, e pubblicato quasi 280 lavori scientifici; è stato un relatore invitato a quasi 30 conferenze internazionali. Attualmente è impegnato in progetti in Etiopia, Giordania, India, Iran e Europa. Le sue aree di competenza sono il miglioramento genetico, l’interazione genotipo x ambiente, strategie di miglioramento genetico, la resistenza alla siccità, il miglioramento genetico partecipativo ed evolutivo, l’adattamento delle colture e l’uso delle risorse genetiche.

Il video dell’intera cerimonia è stato pubblicato sul canale YouTube dell’Università di Verona. Ottavio Rube presenta il progetto su Costa Vescovato al minuto 2.26.05, questo il LINK per sentire direttamente il discorso di Ottavio.

Invito comunque tutti a prendersi il tempo di ascoltare quanto si è detto durante l’intero convegno. Sono argomenti che chi è vicino al territorio, in particolare a quello tortonese, dovrebbe conoscere.

Qui il programma della mattinata, con l’argomento dei temi trattati. Avvalendovene non dovrebbe essere difficile per voi risalire ai vari discorsi.

9.00 – Apertura dei lavori e presentazione convegno
Donata Gottardi, Prorettrice dell’Università di Verona – Elia Sandrini, Presidente Collegio Periti Agrari Verona – Chiara Stella, Gruppo Radici dei Diritti – Lelia Melotti, Coordinamento Lombrico d’Oro

9.30 – Acqua, terra e cibo: ricostruire “dal basso” equi rapporti sociali
Matteo Nicolini, Docente di Diritto pubblico comparato e referente Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, Università di Verona

10.00 – Il diritto del seme in agricoltura come contrasto ai cambiamenti climatici
Salvatore Ceccarelli, già docente di Genetica Agraria, Università di Perugia

10.30 – Interventi programmati e discussione
Rappresentanti di: Istituto Tecnico Agrario Biodistretto Valpolicella e Dintorni Rete S.O.S. – Scuole Orientate alla Sostenibilità

11.30 – Consegna dei premi e interventi dei premiati
Ottavio Rube, Sindaco di Costa Vescovato – Giuseppe Paolini, Sindaco di Isola del Piano – Marco Guzzonato, Sindaco di Marano Vicentino

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