Sandrino Carrea, l’ultimo angelo di Fausto Coppi a raggiungerlo in cielo

Ad undici anni dalla scomparsa di Sandrino Carrea, gregario di Fausto Coppi, il Comune di Cassano Spinola vuole ricordalo sabato 13 gennaio 2024 alle ore 10:30, con la deposizone di una corona presso le Sue spoglie al Cimitero di Cassano Spinola.

Undici anni dopo la morte, il 13 gennaio 2013 all’età di 88 anni, Cassano rende omaggio domani a uno dei suoi concittadini più amati, Andrea Carrea, per tutti «Sandrino», il più forte tra i gregari di Fausto Coppi. La cerimonia si terrà alle 10.30 al cimitero: presenti il figlio, Marco Carrea, Massimo Merlano, presidente di Casa Coppi e dell’Associazione Turistica Terre di Fausto, e i sindaci dei comuni della zona (Novi, Castellania, Villalvernia, Pozzolo e Cassano).

I ragazzi delle scuole di Cassano depositeranno una corona d’alloro sulla tomba di Sandrino, posta poco lontano da quella di Costante Girardengo.

SANDRINO CARREA

Andrea Carrea (Gavi Ligure il 14 agosto 1924 – Cassano Spinola il 13 gennaio 2013) era noto a tutti con il nome di Sandrino. Un uomo dall’imponente stazza fisica con il viso attraversato da un grande naso. Fu un buon passista e ottimo scalatore ma passò alla storia del ciclismo per essere stato, insieme ad Ettore Milano, uno degli “angeli di Coppi“.

In corsa Carrea era il motore da traino di Fausto mentre Ettore Milano era lo psicologo di Coppi. Anche Carrea, come Coppi, era stato costretto ad abbandonare la bicicletta per colpa della guerra: bersagliere, dovette interrompere la sua attività sportiva per due anni, dal ’43 al ’45, periodo in cui fu internato in Germania. Ma al ritorno i suoi eccezionali mezzi fisici lo portarono subito alla ribalta in campo nazionale. Tra il ’47 e il ’48 vinse la Milano-Tortona, la Coppa Internazionale Matteotti a Trieste, la Modena-Abetone e altre corse. Prima muratore, poi ferroviere diventò infine ciclista professionista nel 1949. Fu Biagio Cavanna, il massaggiatore cieco che aveva già scoperto Coppi, a suggerire al Campionissimo di prendere nella sua Bianchi quella forza della natura: “Fausto, avrai al tuo fianco un ciclope“, aveva detto.

Carrea passò così al professionismo nel 1949 con la Bianchi di Coppi con cui partecipo ad otto Giri d’Italia e due Tour de France. Al Tour de France del 1952 Carrea si trovò a far parte di un gruppetto, di fuggitivi non ripresi. Arrivato al traguardo non si rese conto di aver conquistato la maglia gialla e tornò tranquillamente in albergo come sempre. Dopo poco un gendarme corse a riprenderlo per riportarlo alla cerimonia di premiazione. Quando Carrea incontrò Coppi non seppe che dire: “Questa maglia non mi spetta” fu il suo tentativo di scusarsi immediatamente bloccato dal Campionissimo.  Il giorno dopo Carrea fu il primo corridore in assoluto ad indossare la maglia gialla durante la scalata all’Alpe d’Huez, maglia gialla che alla fine della tappa il suo capitano gli riprese e portò poi da dominatore a fino a Parigi.

Per anni, dopo essersi ritirato, Carrea scalò in solitaria l’Alpe d’Huez qualche giorno prima del passaggio del Tour, quasi sempre senza venir riconosciuto dai tifosi: “un pellegrinaggio che nulla al mondo mi farebbe perdere” lo definì Carrea.

Insieme ad Ettore Milano quella di Sandrino Carrea fu una vita da gregario ma non priva di soddisfazioni: i due non vincevano mai, era Coppi a vincere per loro mentre loro portavano acqua, panini, tubolari, amicizia: <<…anche noi avevamo il nostro interesse dichiarò Carrea col Fausto si guadagnava bene, tutto quello che la squadra portava a casa lo lasciava a noi gregari, un signore che non diceva mai “devi fare qua, devi fare là“, lui sapeva che facevamo sempre quello che potevamo>>.

Nel 1956 si separa da Coppi, continuando nella Bianchi che ebbe Defilippis come leader, avendo Fausto fondato la sua squadra la Carpano-Coppi.

Fonte: Il Calendario ufficiale di Fausto Coppi Edizione 2024 – Associazione Serse e Fausto Coppi APS ETS
sersefaustocoppiaps@gmail.com – (39) 348 2241543

Carrea, un naso grande come un campanile

Carrea è un canzone scritta da Donatello e Gianni Rossi. Il video, realizzato tra ottobre 2008 e marzo 2009, è un progetto e una produzione ART Artavista Round Things, per la regia di Giuliano Illiani, e riprese e montaggio di Amilcare Fossati. Con la partecipazione straordinaria di Andrea “Sandrino” Carrea nella parte di sé stesso, di Andrea Sabatini, nella parte di Carrea bambino, e di Gianluca Gaiardo, il ciclista esordiente sulle strade tortonesi. Foto e video di Carrea e Coppi sono di repertorio. I musicisti che suonano con Donatello sono: Alfio Contarino (tastiere); Gege Picollo (chitarra); Davide “Dado” Sacchi (contrabbasso); Stefano Gilardone (batteria). Si ringrazia il Museo della bicicletta presso la Cantina Sociale di Tortona.

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