Dopo una delibera drammatica, ritirata dopo pochi mesi, è ora il DUC a dettare le linee guida per una città più decorosa.
Sono in corso di esecuzione gli interventi previsti dal progetto strategico del distretto urbano del commercio “Tortona è” finanziati dalla Regione Piemonte con cofinanziamento comunale e mirati a valorizzare gli spazi urbani che hanno la presenza di attività commerciali.
Il progetto, del costo di 182.500 euro complessivi (120 mila finanziati dalla Regione nell’ambito del DUC e 62.500 euro direttamente dal Comune) prevede essenzialmente due interventi principali: il rifacimento totale dell’impianto di illuminazione dei portici di via Emilia, piazza Duomo e piazza Lugano con la rimozione di tutte le apparecchiature esistenti (in parte non più utilizzate) che comportano attualmente una scarsa resa illuminotecnica, nessun pregio artistico e, soprattutto, un elevato consumo di energia elettrica. Il secondo intervento riguarda l’installazione di infrastrutture di ricarica per le e-bike.
A completamento dei lavori è prevista una pulizia generale delle volte dei portici e piccoli interventi di ripristino degli intonaci e delle tinte dove necessario.
Il rifacimento dell’illuminazione dei portici è stato studiato per permettere di migliorare sia la resa luminosa sia la sicurezza degli utenti, scegliendo un elemento a basso impatto sotto il profilo architettonico. È stata prevista quindi la rimozione dei proiettori esistenti sopra le vetrine dei portici Frascaroli, la rimozione dei proiettori sul colonnato dei portici a volta e la rimozione dei globi luminosi posti ai lati delle vetrine. Il tutto verrà sostituito da nuovi ed eleganti proiettori bidirezionali con tecnologia a led di ridotto impatto visivo e posti nella parte superiore dei portici, con i quali si andrà ad illuminare il passaggio pedonale e le volte, oltre agli affreschi presenti sulla volta dei portici Frascaroli.
Le colonnine per la ricarica delle e-bike, invece, saranno di diversa tipologia a seconda dell’ubicazione e permetteranno, oltre alla ricarica, anche il gonfiaggio dei pneumatici e la realizzazione di piccole riparazioni. Tutte le stazioni saranno dotate di apposita rastrelliera per il parcheggio di biciclette e monopattini.
Questi interventi rientrano nell’ambito della valorizzazione del centro storico, cuore delle attività commerciali cittadine, connotando la “Città di Coppi” come attenta all’utilizzo della bicicletta, anche nelle sue declinazioni più moderne.
Sembra passato un secolo da quel brutto fine anno del 2022 quando, sotto l’albero di Natale, i tortonesi trovarono il divieto di accesso alle biciclette in via Emilia. Forse il progetto “Tortona è“, promosso dal DUC sarà in grado di far capire anche ai nostri solerti amministratori che se si vuole favorire il commercio bisogna aprire alla mobilità attiva e non ostacolarla. Anche perché i portici sicuri sono i portici in cui la gente è libera di passeggiare in serenità in sicurezza, senza che le auto in sosta o in transito abusivo costituiscano intralcio o pericolo.
Se vi ricordate le rastrelliere erano il primo punto chiesto da FIAB Tortona sezione Malabrocca, dopo due anno sono arrivate! Quanto tempo passerà adesso per adottare le altre richieste fatte a suo tempo? Vedi: Dopo il divieto al transito ai velocipedi in via Emilia, la sezione Malabrocca di FIAB chiede al Comune un percorso alternativo per le biciclette
Non dico la Zona 30 in Corso Montebello, ma almeno le Corsie ciclabili in via San Marziano e Corso Romita, e in corrispondenza delle due rotonde di largo Borgarelli e di Piazza Roma potrebbero decongestionare il centro ed aumentare il numero di biciclette in città. Se l’intervento è fatto a favore del commercianti questa soluzione sarebbe da applicare quanto prima, dato che molto più di chi è solito spostarsi in auto, chi si sposta in bicicletta è propenso a fare acquisti nelle attività locali..
Se vogliamo attrarre nuovi cittadini a vivere qua da noi dovremo avere una città con standard un po’ più adeguati. Perché mai un milanese dovrebbe trasferissi a Tortona se ad accoglierlo non troverà una città a misura d’uomo, ma un posto in cui anche fare una passeggiata in centro diventa faticoso?
Speriamo dunque che laddove non arrivò FIAB arrivi almeno il DUC a far ragionare i nostri solerti amministratori e che non ci tocchi mai più di svegliarci la vigilia di Natale con nuovi, assurdi, divieti.