Mobilità urbana – Alessandria stacca tutti e si dota di una rete ciclabile capillare e moderna

Mentre Tortona rimane nel gruppo delle città che rimpiangono il passato, Alessandria guarda al futuro e realizza corsie ciclabili, controsensi ciclabili e case avanzate per le biciclette. Presto la rete ciclabile urbana sarà completata.

Corsia ciclabile ad Alessandria – Foto C. Pasero

È la pagina del Comune di Alessandria su Facebook a segnalarlo ai cittadini. Fino al 2 dicembre prossimo ci saranno disagi alla circolazione dovuti ai cantieri per realizzare corsie ciclabili e altre opere di raccordo fra i tratti di pista ciclabile già realizzati.

Questo è quello che succede quando la carica di assessore ai trasporti e alla mobilità viene data ad un Architetto. Perché, potete scommetterci, alla base di questa trasformazione c’è una scelta politica, ma anche una capacità tecnica che Michelangelo Serra, architetto, assessore in quota Movimento 5 stelle della giunta Abonante, ciclista urbano, ha. Lui che i progetti architettonici ed esecutivi sa leggerli e, all’occorrenza, realizzarli.

Con questo non voglio assolutamente fare polemica contro la giunta Chiodi, che se non altro ha il merito di aver portato a compimento la ciclabile per Viguzzolo, che oggi consente a me e ad altre decine di tortonesi e, soprattutto, di viguzzolesi di muoversi in sicurezza tra la stazione ferroviaria, il quartiere Paghisano e Viguzzolo.

Dobbiamo però ammettere che Alessandria sta dimostrando di avere una marcia in più. Se a Tortona si è preferito porre l’attenzione urbanistica fuori dal centro urbano, realizzando tre lotti di capannoni che hanno dato alla città di don Orione il triste primato di città con il maggior consumo di suolo di tutta la Regione, ad Alessandria si sta intervenendo dentro alla città. A Tortona quel pezzo manca, manca la città dove la gente vive e i commercianti lavorano, che a chi scrive sembra un po’ abbandonata a sé stessa e ai prepotenti di turno che tendono a comportarsi come i signorotti medievali senza, peraltro, averne i requisiti.

Ad ogni modo, mentre Tortona dimentica il centro e si rifugia nelle aree agricole esterne, trasformandole in capannoni per la logistica, Alessandria riscopre sé stessa e si porta al passo coi tempi.

Auto in divieto di sosta nell’area pedonale di Tortona, un pessimo biglietto da visita per la città – Foto M. Galluzzi

Ecco la cronotabella dei cantieri che, veramente con quattro spiccioli e senza consumo di suolo, daranno un nuovo volto alla città. Sembra quasi che la giunta Bonante abbia letto l’articolo che avevo scritto qualche tempo fa per la rubrica Zona 30 (Zona 30 – Quando la vita umana vale meno di una tolla di vernice) e abbia trovato il modo di rendere fruibile in bicicletta la sua città al prezzo delle patate. Senza inventarsi niente, per altro. Che di urbanistica tattica è anni che se ne parla…

Sarà previsto il divieto di fermata con rimozione forzata, dalle 6 fino al termine dei lavori, nelle seguenti giornate e nei seguenti tratti:
16 novembre
• via Maria Bensi, nel tratto compreso tra via della Moisa e via Paolo Sacco, lato destro analogo senso di marcia
• via Bonardi, nel tratto compreso tra via Maria Bensi e corso Carlo Marx, lato destro analogo senso di marcia
17 novembre
• via Maria Bensi, nel tratto compreso tra via Paolo Sacco e via della Moisa, lato destro analogo senso di marcia
• via Bonardi, nel tratto compreso tra corso Carlo Marx e via Maria Bensi, lato destro analogo senso di marcia
20 novembre
• via Maria Bensi, nel tratto compreso tra via Paolo Sacco e via Casalcermelli, lato destro analogo senso di marcia
• via Don Orione, nel tratto compreso tra corso IV Novembre a via San Giovanni Bosco, lato destro analogo senso di marcia
• viale Massobrio, nel tratto compreso tra la rotatoria con via Boves all’intersezione con via Monteverde
21 novembre
• via Maria Bensi, nel tratto compreso tra via Casalcermelli e via Paolo Sacco, lato destro analogo senso di marcia
• via Don Orione, nel tratto compreso tra via San Giovanni Bosco e corso IV Novembre, lato destro analogo senso di marcia
• viale Massobrio, nel tratto compreso tra la rotatoria con via Boves all’ intersezione con via Monteverde
22 novembre
• via XX Settembre, nel tratto compreso tra piazza Mentana e corso Borsalino, lato destro analogo senso di marcia
• spalto Gamondio, nel tratto compreso tra corso IV Novembre e via Marengo, lato destro analogo senso di marcia
23 novembre
• via XX Settembre, nel tratto compreso tra corso Borsalino e piazza Mentana, lato destro analogo senso di marcia
• spalto Gamondio, nel tratto compreso tra via Marengo e corso IV Novembre, lato destro analogo senso di marcia
24 novembre
• spalto Marengo, nel tratto compreso tra via Monteverde e viale Milite Ignoto, lato destro analogo senso di marcia
• via Marengo, nel tratto compreso tra spalto Marengo e corso La Marmora, lato destro analogo senso di marcia
27 novembre
• spalto Marengo, nel tratto compreso tra viale Milite Ignoto e via Monteverde, lato destro analogo senso di marcia
• via Marengo, nel tratto compreso tra corso La Marmora e spalto Marengo, lato destro analogo senso di marcia
28 novembre
• corso Borsalino, nel tratto compreso tra spalto Gamondio e la rotatoria cavalcavia Brigate Ravenna, lato destro analogo senso di marcia
29 novembre
• corso Borsalino, nel tratto compreso tra la rotatoria cavalcavia Brigate Ravenna e spalto Gamondio, lato destro analogo senso di marcia
30 novembre
• spalto Marengo, nel tratto compreso tra via Marengo e viale Massobrio, lato destro analogo senso di marcia
1 dicembre
• spalto Marengo, nel tratto compreso tra viale Massobrio e via Marengo, lato destro analogo senso di marcia
2 dicembre
• via 1821, nel tratto compreso tra via Claro e corso La Marmora, lato destro analogo senso di marcia
• corso Cento Cannoni, nel tratto compreso tra corso La Marmora e spalto Gamondio, lato destro analogo senso di marcia

Con un po’ di invidia mi recherò sempre più volentieri ad Alessandria, non fosse altro che per provare il gusto di pedalare in una città in cui è piacevole farlo. Chissà che anche il commercio cittadino non ne abbia un giovamento?

cc

ps: la foto che ho utilizzato per la copertina di questo articolo è di Claudio Pasero, storico socio fondatore di FIAB Alessandria, che commenta così:

Dopo anni e anni di battaglie, proposte, misurazioni, manifestazioni, richieste… finalmente le CORSIE CICLABILI.

Ci voleva un assessore vissuto oltralpe per alcuni anni per portare ad Alessandria – città di autodipendenti incalliti, di natura scettica e impermeabile al cambiamento – uno strumento adottato da decenni in tutta Europa e da qualche anno in tantissime città italiane.

 

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