Tortona sempre più vicina alla pedonalizzazione di piazza Duomo

Prevista anche la riapertura del parcheggio Passalacqua, il mobility manager, incentivi per chi si muove in bicicletta e un parcheggio custodito per i camion diretti alla sempre più vasta area logistica.

Sono questi i punti già definiti del programma di Checco Galanzino, patron di Entsorga ed Azalai, che intende candidarsi alla carica di Sindaco di Tortona per Italia Viva. Ne dà notizia il settimanale Settegiorni a Tortona.

Negli ultimi anni si è fatta sempre più pressante la necessità di pedonalizzare e quindi valorizzare una delle piazze più rappresentative di Tortona, ma neanche la giunta in carica sembra essersene accorta.

Sono sempre più frequenti le lamentele per l’eccessiva indulgenza verso gli automobilisti strafottenti che, in barba alle indicazioni orarie, sfruttano il permesso di residenti per lasciare h24 l’auto parcheggiata in via Emilia sud. È questo il tallone di Achille della giunta Chiodi. Quelle auto in sosta abusiva sono di intralcio e di pericolo, tanto che nei mesi scorsi per risolvere il problema si era pensato di vietare alle biciclette di circolare in via Emilia. Una scelta sciagurata e ritirata nel giro di pochi mesi, che tuttavia sono stati sufficienti per spezzare l’idillio del sindaco leghista con i cittadini tortonesi.

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In questi quattro anni e mezzo non sono mancati gli inviti, più o meno espliciti, a capire quali sono le esigenze di una città post-moderna. Non solo “codesto umile” blog, ma testate ben più autorevoli hanno suggerito al sindaco Chiodi quale fosse la strada da seguire. Purtroppo il messaggio non è stato recepito.

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Anche FIAB Tortona sezione Malabrocca aveva dato suggerimenti per un’alternativa credibile al divieto di circolazione per i velocipedi nelle aree parcheggio abusivo pedonali, ma anche in questo caso le aspettative di chi, residente o turista, voglia vivere la città dal vivo e non dietro al parabrezza di un’auto sono state disattese.

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Per questo a chi scrive si sono illuminati gli occhi quando ha letto i primi quattro punti del programma elettorale presentati da Checco Galanzino.

Il mondo si sta dirigendo verso una mobilità urbana sempre più sicura e sostenibile. Dopo decenni a venerare la dea automobile ci si è resi finalmente conto che, se si vuole un traffico scorrevole, nei centri urbani le ingombranti, inquinanti, pericolose, novecentesche “stufe a quattro ruote” è meglio lasciarle in garage o nei parcheggi di interscambio.

I benaltristi mi diranno che c’è altro a cui pensare, ma io rimango fedele alla lezione che mi ha dato mia nonna: “Prima la salute, poi tutto il resto“. Per questo soffro a vivere in una città inutilmente inquinata, inutilmente intasata. Soffro anche a vivere in una città in cui chi è più prepotente ha la meglio e può infischiarsene delle esigenze degli altri.

Sarebbe bastato tanto così, sarebbe bastato copiare. Gli esempi di città virtuose, anche medio-piccole sono sempre più numerosi. La realtà dei fatti è che la giunta Chiodi non l’ha fatto, non ha creduto che potesse esistere una Tortona migliore.

La campagna elettorale di Checco Galanzino parte con il piede giusto, che sia la volta buona?

 

 

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