Nati negli anni Novanta dello scorso secolo, i Consorzi Turistici di rilevanza regionale in Piemonte sono 12. Il distretto che fa capo a Tortona è l’unico a non essersene ancora dotato. Con la Legge Regionale del 2016 è più facile, vediamo perchè.
Tortona avrà un Consorzio Turistico Locale?
Giovedì 22 febbraio 2018 presso la sala della Fondazione C.R. Tortona è stato presentato il Consorzio Turistico del tortonese, moderatrice Denise Morelli, che ha anche seguito a livello scientifico il progetto.
Il primo a prendere la parola è stato Andrea Cerrato, presidente dei Consorzi Turistici Piemontesi, che ha spiegato come con la Riforma Regionale del Turismo del 2016 riconosce e regolamenta i consorzi turistici. In Piemonte esistono 9 ATL, Aziende Turistiche Locali, la DMO (Destination Management Organization), braccio operativo della Regione Piemonte e poi 22 consorzi turistici, di cui 12 riconosciuti di rilevanza regionale.
I Consorzi tra operatori turistici sono strutture private atte alla promo-commercializzazione del prodotto turistico locale e del suo indotto (filiera). Per fare turismo occorre che gli operatori di tutta la filiera turistica si conoscano e collaborino.
A livello Piemontese i consorzi turistici sono nati negli anni novanta, per lo più in contemporanea alle ATL, il territorio tortonese, di fatto, è l’unico senza un consorzio turistico [e si vede N.d.A.].
Dalla costituzione di un Consorzio Turistico alla piena operatività, vale a dire alla possibilità di partecipare ai Bandi Europei, devono passare almeno due anni, durante i quali il consorzio deve camminare sulle proprie gambe.
Arrivando per ultimo, il consorzio tortonese può sfruttare l’esperienza degli altri che porta inevitabilmente a proporre un turismo esperienziale con le modalità indicate nel video seguente.
Denise Morelli ha quindi spiegato nel dettaglio il progetto turistico ieri proposto, che inevitabilmente diventa progetto di sviluppo locale. Ad esempio è assurdo non sfruttare l’attrattività dell’Outlet di Serravalle. In Germania con un Outlet dalle dimensioni di un decimo di quello di Serravalle si riescono a riempire gli alberghi di tutta la zona, proprio perchè c’è una precisa proposta turistica locale per gli avventori. Anche in questo caso invitiamo a vedere il video per entrare nel dettaglio.
Ha preso quindi la parola Corrado Bonadeo, Presidente del Consorzio Piemonte Obertengo, che si occupa di servizi tecnici al mondo del vino, ma che è anche commercialista e avvocato e ha portato “nero su bianco” i dati turistici piemontesi e tortonesi. Il nostro territorio ha tanta presenza straniera, dati influenzati dai numerosi ospiti del Camping di Garbagna ma che comunque sono indicativi del valore esperienziale presente. L’intervento di Bonadeo si è poi spostato in ambito tecnico, sui requisiti che deve avere un consorzio turistico, sui costi e sull’iter di costituzione, per finire poi a parlare del nome da dare al consorzio tortonese, che non è ancora stato deciso. La mancanza di una univocità nel chiamre il nostro territorio è infatti un problema che si ri-presenta ogni volta che si parla di turismo. (Difficile fare marketing del territorio senza un brand unico).
Corrado Tonello, Tour Operator per aziende, con servizi dedicati in esclusiva per i dipendenti delle aziende, un Cral 2.0 con un sito, chiuso al pubblico, riservato ai clienti e che vanta quasi 150.000 visite mensili. Numeri importanti, insomma. Con un partner simile il Consorzio, ne siamo sicuri, partirà sotto una buona stella.
Durante la serata han preso anche la parola Luca Benicchi, Maria Paola Cola e Walter Massa che hanno portato le loro esperienze di operatori, a vario titolo, nella filiera turistica tortonese.
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