Approvata la delibera che vieta il transito delle biciclette in via Emilia. I cicloturisti si cerchino altre destinazioni!
È stata approvata a Tortona nei giorni scorsi la delibera di Giunta che a breve vieterà il transito delle biciclette e dei monopattini nelle aree pedonali di via Emilia e vie limitrofe.
Questo singolare provvedimento ha colto di sorpresa i tortonesi che, appesantiti dal panettone natalizio, non possono ancora credere alla notizia. È stata soprattutto FIAB Tortona a farsi sentire con una nota uscita questa mattina su La Stampa di Alessandria e poi pubblicata anche da codesto umile blog.
Come osservato dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, il mal di pancia che si è preso Luigi Bonetti, assessore pro tempore alla viabilità, è da un lato superfluo (la legge c’è già, basta farla rispettare), dall’altro potenzialmente dannoso. Per tutelare le persone a piedi, si gettano in pasto alle automobili quelle in bici. Non potendo ancora volare, i ciclisti saranno costretti a deviare in corso Montebello e in via Giulia. Ma a questo il solerte assessore sembra non averci pensato. Per non parlare del danno economico causato dal fatto di rendere un po’ più bike unfriendly la città che fu di Fausto Coppi e Luigi Malabrocca.
Io abito a Tortona da quasi 20 anni e da sempre, quando sono in bicicletta, cerco di transitare in via Emilia per evitare di avere a che fare con le auto. È forse una suggestione la mia, ma muovermi in bicicletta tra le vetture non mi dà un senso di sicurezza. Spesso i mezzi a due ruote semplicemente non vengono visti da chi è a bordo delle auto. Questo vale per biciclette e monopattini, ma anche per le motociclette. Mancate precedenze, tagli di strada e sorpassi tipo “rasetta” sono all’ordine del giorno. Non è un segreto: auto e bici sono difficili da far convivere sulla stessa carreggiata stradale. Ma veniamo a noi, vediamo dove fa acqua questa delibera di Giunta. Per completezza ricordiamo che la delibera è stata approvata senza aver sentito il parere dei cittadini né quello del Consiglio Comunale:
- Innanzitutto, come è la stessa FIAB a evidenziare, basterebbero già le prescrizioni del comma 4 dell’articolo 182 del CdS a tutelare il transito pedonale. L’articolo di legge in vigore prevede infatti che le bici vadano condotte a mano nel caso in cui “le condizioni della circolazione siano di intralcio o di pericolo per i pedoni”. Forse che la Giunta Comunale non si senta in grado di far rispettare le regole? Strano per una coalizione che proprio sul tema del rispetto delle regole ha portato avanti la sua campagna elettorale.
- Poi, ammesso e non concesso che non sia possibile tracciare in via Emilia Sud un corridoio largo 2,5 metri in cui imbottigliare il traffico ciclistico, non è stata indicata alcuna viabilità alternativa. Semplicemente le persone in bicicletta non potranno più pedalare lungo la via Emilia. Anche qui una critica a chi ha approvato la delibera è lecita e doverosa: Possibile che non si sia pensato ad un percorso alternativo? Roba da matti.
Non so voi, ma se io fossi nel sindaco Chiodi investirei 100€ in vernici e la corsia ciclabile la disegnerei in via Emilia, perché in via Giulia e Corso Montebello vi posso garantire che è molto più complicato. Oggi ho provato a pedalare in corso Montebello e, almeno da piazza Ester Mietta a Largo Borgarelli lo spazio per superare non c’è. Corso Montebello è in salita e non tutti hanno e-bike o gambe buone. Io questa sera ho avuto la fortuna di avere alle spalle un automobilista che non aveva fretta, ma cosa succederà nelle ore di intenso traffico? Quando immancabilmente qualcuno si sentirà in diritto di correre in barba ai limiti di velocità e alle più elementari norme di prudenza? Ripeto: “ATTENZIONE: Nel tratto finale di Corso Montebello non c’è spazio per superare, le auto devono accodarsi alle biciclette!!!”
Questa è la user experience che intendiamo offrire ai cicloturisti? Siamo sicuri che chi sceglierà di visitare la nostra città vorrà tornarci e che ne parlerà bene a parenti, amici e conoscenti?
Il cicloturismo è un settore in crescita, la torta da spartire è di 5 miliardi di euro e aumenta di anno in anno. La Giunta Comunale di questo è informata? Intende fare qualcosa per provare ad attrarre qualche spicciolo anche sul nostro territorio? Perché l’impressione è che si stia comportando come alcuni automobilisti: semplicemente i cicloturisti non li vede. Il guaio è che, se continuerà ad approvare delibere che li ignorano, i cicloturisti non li farà vedere neanche a noi cittadini, che non potremmo così vendere loro i nostri prodotti e servizi. Questo a casa mia si chiama danno, danno economico.
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