La Regione Piemonte investe 40 milioni di euro per creare nuove ciclovie e promuovere una mobilità dolce e sostenibile.
La Regione Piemonte mira a diventare leader in Europa per la presenza di chilometri di ciclovie attrezzate, investendo 40 milioni di euro per creare nuove ciclovie e promuovere una mobilità dolce e sostenibile. Sono stati identificati tre progetti principali: la “Corona di Delizie” per collegare le residenze reali piemontesi, le “Colline Unesco” e la ciclabile del “Lago Maggiore“.
Ogni progetto riceverà 10 milioni di euro, mentre altri 10 milioni saranno destinati a nuove tratte proposte dagli enti locali, per un totale di 40 milioni. Tutti gli interventi rientrano nei finanziamenti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
Il presidente Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi hanno sottolineato l’importanza della bicicletta come mezzo ideale per scoprire il territorio e hanno promosso lo sviluppo cicloturistico come strategia per valorizzare e consentire un accesso sostenibile alle risorse del territorio, oltre a favorire una rivitalizzazione economica.
Le tempistiche prevedono l’avvio dei progetti di fattibilità entro settembre 2023 e la conclusione dei lavori entro dicembre 2027. Queste ciclovie si inseriscono nel Piano regionale per la mobilità ciclistica, che include 28 percorsi per un totale di 3.000 chilometri, con il 40% già completato.
La “Corona di Delizie” mira a sviluppare una mobilità ciclabile di oltre 40 km all’interno del progetto più ampio della “Corona Verde”, una cintura che circonda Torino con aree verdi, residenze reali, reti fluviali e campi coltivati, rappresentando un modello di sviluppo sostenibile e durevole.
Le “Colline Unesco” si sviluppano tra le colline riconosciute dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità e mirano a collegare le principali “core zone” del sito, con già un tratto realizzato di 13 km tra Canelli e Nizza Monferrato.
Per quanto riguarda il “Lago Maggiore“, il finanziamento riguarda un primo lotto di lungolago particolarmente affascinante per la vista sulle Isole Borromee.
Foto: Gazzetta d’Alba
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