Il ministro Salvini vuole fare guerra a pedoni e ciclisti, fermiamolo

È in discussione in questi giorni alla Camera il ddl del Nuovo Codice della Strada. Se verrà approvato renderà illegali gli autovelox sulle strade con limite a 30 km orari, vale a dire quelle frequentate dalle categorie deboli della strada, tra cui le zone residenziali, le scuole e gli ospedali. Siamo veramente disposti a trasformare le nostre strade in luoghi in cui vige l’anarchia?

Il disegno di legge va verso l’approvazione alla Camera. Per le associazioni la riforma, ribattezzata “Codice della Strage”, peggiora fortemente la sicurezza.

A opporsi sono le associazioni dei familiari delle vittime della strada e altre realtà da tutta Italia, che hanno fatto partire un primo mail bombing indirizzato a chi siede in parlamento e su questa riforma sta votando in questi giorni. Se anche tu desideri contribuire alla causa e scrivere ai Senatori e Deputati eletti nella tua regione trovi le indicazioni per farlo in calce a “codesto umile” articolo.

«Qualora fossi la prossima vittima stradale innocente causata dal Nuovo Codice, la responsabilità politica della stessa ricadrebbe anche su chi – tra voi – voterà a favore o comunque non farà nulla per fermare il Nuovo Codice della Strage», si legge nella mail. Senza modifiche a palazzo Madama, il ddl diventerà esecutivo dando delega al governo di riscrivere il codice della strada.

Un provvedimento, quello che ci si auspica che venga fermato, ritenuto inefficace per diversi aspetti. Innanzitutto per via del suo approccio ideologico, che cavalca le emozioni suscitate dai casi mediatici “ubriaco alla guida“, “drogato alla guida“, che però causano solo il 5% degli incidenti. È la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Antidroga ad aver divulgato questi dati nella “Relazione annuale ISTAT-ACI 2022 sul fenomeno delle tossicodipendenze“. Peggiorano invece le norme di prevenzione delle principali cause degli incidenti, vale a dire la velocità troppo elevata, la distrazione alla guida e le mancate precedenze, compresa l’abitudine tutta italiana di non dare precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali. Malcostume che ci si guarda bene dal colpire. Lo abbiamo già detto, il MIT del ministro Salvini strizza l’occhio agli indisciplinati del volante e al loro “paladino“, un vandalo o un gruppo di vandali che distrugge il bene pubblico degli autovelox, ultimo baluardo della società civile contro la prepotenza di pochi farabutti.

Più velocità e meno autovelox, dunque e restrizione, specie per gli Enti locali, di fare controlli ed elevare multe. In particolare ci sembra assurdo il divieto di utilizzare gli autovelox, anche se omologati, nelle “zone 30” cioè nei luoghi in cui l’incolumità degli utenti vulnerabili della strada è a più alto rischio: zone residenziali, scuole ospedali, ecc…

Aumenta dunque la tolleranza per chi, alla guida di moto, auto, furgoni e camion, se ne frega delle regole, che avrà la quasi certezza di farla franca, mentre invece chi le rispetterà, le regole, passerà per fesso e non avrà più nessun motivo per farlo. Fa specie che la sicurezza sia stato un cavallo di battaglia durante la campagna elettorale della destra, coalizione attualmente al Governo del Paese. Forse che con sicurezza si sia intesa la sicurezza di farla franca?

Da un lato, dunque, apertura alla velocità, dall’altro aumento delle difficoltà di rendere le nostre città più vivibili. Viene sottratto potere ai Comuni, che non potranno più decidere cosa è meglio per la cittadinanza, ma avranno le mani legate da regole generali decise dal Ministero. Sarà ridotta la possibilità di realizzare ZTL e aree pedonali; le norme sulla ciclabilità, che se giustamente incentivata è in grado di ridurre, a costo zero, il traffico veicolare, andrà incontro a norme più stringenti. Sarà congelata la possibilità di fare ricorso a strumenti urbanistici in uso da decenni in quasi tutti gli altri Paesi europei e da noi introdotti solo nel 2020, come le corsie ciclabili e i doppi sensi ciclabili.

Oltre all’aumento del traffico e all’aumento della pericolosità di muoversi a piedi e, soprattutto, in bicicletta, sarà anche più difficile trovare parcheggio. È previsto l’obbligo rafforzato di prevedere parcheggi liberi su strada, penalizzando i residenti nei quartieri, le persone con il contrassegno per diversamente abili e i corrieri, che faranno ancora più fatica a trovare posti riservati per il parcheggio vicino alla propria abitazione i primi, e gli stalli di carico/scarico merci i secondi.

Più traffico con meno controlli, dunque, e conseguente ulteriore diminuzione della salubrità dell’aria nelle nostre città, ridotta rotazione dei parcheggi e più pericolo per tutti. Più che un Codice della Strada un annunciato “Codice delle Stragi“, che infatti è il modo in cui le associazioni attente alla sicurezza stradale, alla mobilità sostenibile e alla qualità dell’aria hanno ribattezzato il ddl Salvini.

Legambiente, FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Clean Cities Campaign, ASviS, Amodo, Fondazione Michele Scarponi, Associazione Lorenzo Guarnieri, fondazione Marco Pietrobono, Fondazione Luigi Guccione e Vivinstrada hanno lanciato, per le giornate dal 9 al 12 marzo, “Stop al Nuovo Codice della Strage”, una mobilitazione contro la revisione del Codice della Strada proposta dal MIT a cui si uniscono numerose associazioni e attiviste/i di tutta Italia.

Domani pubblicheremo il comunicato stampa con cui viene annunciata la mobilitazione, che sabato 9 marzo alle ore 11 in prossimità del Ponte Tiziano, lato stazione avverrà anche nel Capoluogo della nostra Provincia. Per ora vi lascio le slide con cui Andrea Colombo, Consulente legale esperto di mobilità e sicurezza stradale, evidenzia le criticità più gravi del disegno di legge C. 1435.

Al termine delle slide le indicazioni per partecipare al mail bombing

Mail bombing, scrivi anche tu a chi sta in Parlamento

⚠️ STRADE SICURE E STRADE VIVE: PRIMA CHIAMATA NAZIONALE ALL’AZIONE. SCRIVIAMO ADESSO A CHI STA IN PARLAMENTO ⚠️
Il Parlamento ieri ha iniziato a votare il nuovo Codice della Strada che ci porterà indietro di 40 anni: con la proposta di Salvini avremo più incidenti più traffico più malattie da inquinamento. Ci opponiamo a questo nuovo codice della strage: siamo cittadine/i e ci uniamo alle associazioni “familiari vittime sulla strada”e a centinaia di tecnici

👇🏽 INVIA IN AUTOMATICO DALLA TUA MAIL, FACCIAMOLO INSIEME ADESSO SCRIVENDO A PARLAMENTARI DELLA REGIONE DOVE VIVIAMO 👇🏽

Abruzzo | https://dsdt.short.gy/stopCdS-ABRUZZO

Basilicata | https://dsdt.short.gy/stopCdS-BASILICATA

Calabria | https://dsdt.short.gy/stopCdS-CALABRIA

Campania | https://dsdt.short.gy/stopCdS-CAMPANIA

Emilia-Romagna | https://dsdt.short.gy/stopCds-EMILIAROMAGNA

Friuli-Venezia Giulia | https://dsdt.short.gy/stopCdS-FRIULIVENEZIAGIULIA

Lazio | https://dsdt.short.gy/stopCdS-LAZIO

Liguria | https://dsdt.short.gy/stopCdS-LIGURIA

Lombardia | https://dsdt.short.gy/stopCdS-LOMBARDIA

Marche | https://dsdt.short.gy/stopCdS-MARCHE

Molise | https://dsdt.short.gy/stopCdS-MOLISE

Piemonte | https://dsdt.short.gy/stopCdS-PIEMONTE

Puglia | https://dsdt.short.gy/stopCdS-PUGLIA

Sardegna | https://dsdt.short.gy/stopCdS-SARDEGNA

Sicilia | https://dsdt.short.gy/stopCdS-SICILIA

Toscana | https://dsdt.short.gy/stopCdS-TOSCANA

Trentino-Alto Adige | https://dsdt.short.gy/stopCdS-TRENTINOALTOADIGE

Umbria | https://dsdt.short.gy/stopCdS-UMBRIA

Valle d’Aosta | https://dsdt.short.gy/stopCdS-VALLEDAOSTA

Veneto | https://dsdt.short.gy/stopCdS-VENETO

One Response to "Il ministro Salvini vuole fare guerra a pedoni e ciclisti, fermiamolo"

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.