Detar Tali Muca e Edoardo Riva De Onestis, due giovani tortonesi morti per strada

Sabato al Fausto Coppi ci sarà il triangolare in memoria di “Tali”, un giovane tortonese ucciso dalla violenza stradale. Il Sindaco Chiodi ricorderà anche Edoardo Riva De Onestis, morto qualche settimana prima, anche lui giovane e alla guida di un’auto.

Ho pubblicato il comunicato stampa dell’Evento sportivo “Con Tali nel cuore, nato per “unire sentimentalmente tutta la comunità cittadina, per ricordare l’anima solare di chi oggi non è più fisicamente tra noi, ma vive costantemente dentro i nostri cuori”.

E mi sono chiesto: chi era questo giovane così ben voluto dalla comunità tortonese e come mai non è più con noi?

Detar Tali Muca è morto il 13 aprile di quest’anno a 26 anni, nel reparto di rianimazione dell’Ospedale di Parma, 24 ore dopo un bruttissimo incidente stradale avvenuto sull’autostrada A21, in direzione Torino, all’altezza di San Pietro in Cerro in provincia di Piacenza.

Tali era di origine albanese, aveva la passione per il calcio il che faceva di lui un giovane molto conosciuto in città e in provincia.

Detar Tali militava in Prima Categoria e giocava per il Sale dopo aver giocato in passato nelle giovanili del Derthona, poi in prima squadra all’Audax e quindi nel Sale.

Nella tarda mattinata di mercoledì 13 aprile è stato coinvolto in un gravissimo incidente stradale che lo ha visto avere la peggio dopo aver tamponato violentemente un mezzo pesante. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, è stato elitrasportato in codice rosso all’ospedale di Parma, dove si è spento il giorno seguente. È stata una morte sul lavoro, Tali era un driver per la ditta Ecoprogram, nel settore della logistica.

Durante il primo Memorial “Con Tali nel Cuore” il Sindaco Chiodi ricorderà anche un altro giovane che ha perso la vita quest’anno in circostanze analoghe: Edoardo Riva De Onestis, morto sulla ss 95 tra Tortona e Castelnuovo Scrivia.

Edoardo Riva De Onestis era ancora più giovane di Detar Tali, aveva solo 20 anni quando ha perso il controllo della sua auto e si è schiantato contro un albero alle 5.45 di lunedì 20 febbraio recandosi al lavoro presso l’Agenzia delle Dogane di Rivalta Scrivia.

Anche per Edoardo non c’è stato nulla da fare, anche Edoardo giocava a pallone. Era portiere della Castelnovese e nell’ultimo campionato militava nel Salice Valle Staffora, formazione di Terza Categoria Lombardia.

Cosa lega queste due morti premature, tragiche, ma alle quali siamo un po’ assuefatti?

Ogni giorno in Italia muoiono 10 persone nel traffico. È normale tutto questo? Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani compresi nella fascia d’età 15-29 anni, il 35% del totale. Sia Detar Tali che Edoardo rientrano in pieno in questa statistica.

Quindi viva il Memorial “Con Tali nel Cuore” che ci ricorda come la sorte pò essere meschina, ma anche viva il Memorial “Con Tali nel Cuore” che ci dà la possibilità di fermarci un attimo e riflettere.

Ovviamente sulle vere dinamiche degli incidenti c’è il massimo riserbo, ma, se andate a leggere le descrizioni dei due incidenti che ne fecero i giornali, vi renderete conto da soli che è stata la velocità ad uccidere i due ragazzi, probabilmente mischiata ad una qualche forma di distrazione.

Con questo non voglio fare nessuna morale, siamo stati tutti giovani e tutti abbiamo fatto mille errori. Alla maggior parte di noi è andata bene e di questi errori abbiamo potuto fare tesoro, cosa che non è capitata a Tali ed Edoardo e a tantissimi altri.

Ecco allora, il mio personale significato che vorrei dare al Memorial “Con Tali nel Cuore” è quello di domandarmi se per guadagnare pochi minuti valga la pena di mettere a rischio la nostra e l’altrui incolumità sottovalutando i pericoli che presenta per sua natura la strada?

Forse sarebbe ora di cambiare approccio perché 10 morti al giorno sono migliaia all’anno, solo in Italia. Numeri paragonabili a quelli di un conflitto armato.

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