Il medioevo del Marconi è a portata di bus

Anche se sono dei “primini” l’articolo glielo pubblichiamo lo stesso e con i complimenti per lo stile molto brillante. Bravi ragazzi.



Un viaggio nel Medioevo

Ore 07.15 di martedì 03 dicembre: tutti pronti alla partenza per la nostra prima visita d’istruzione da studenti delle scuole superiori, il pullman ci aspetta per portarci in Valle d’Aosta. Siamo gli studenti della 1^AR Amministrazione, Finanza e Marketing dell’I.I.S. Marconi di Tortona e con noi viaggiano i nostri compagni più anziani della 2^AR ed un gruppo di studenti “veterani” della 3^AR. Il freddo è pungente, ma siamo impazienti di vivere questa divertente esperienza: un tuffo nel Medioevo, in una delle regioni più affascinanti e ricche di tradizioni storiche e culturali d’Italia.

All’entrata della Valle incontriamo l’imponente Forte di Bard, costruito nei secoli sul presidio ostrogoto della Clausuræ Augustanæ, e poi castelli e ruderi di fortezze: abbarbicati come uccelli rapaci sugli speroni rocciosi, torreggiano sulla strada che ripercorre in parte le tappe dell’antica Via Francigena: Ussel, Cly, Graines…, ognuno con la sua storia e le sue leggende.  L’appuntamento per noi è, invece, davanti al portone d’accesso alla cinta muraria di uno dei “gioielli” del turismo e dell’architettura storica valdostani: il castello di Fénis. Il maniero spunta tra gli alberi, elegantemente adagiato su un collinetta imbiancata dalla brina; il suo massiccio donjon, le mura merlate e la torre colombaia si stagliano su un cielo azzurrissimo e sul profilo delle montagne innevate, ma, come ci spiega subito la guida, questo vistoso dispiegamento di capacità difensive non è che la voluta manifestazione del prestigio e della potenza dei signori di Challant, che ne hanno gettato le fondamenta alla fine del XII secolo, continuandone la costruzione e l’ampliamento fino al 1400. Anche se il mobilio non è purtroppo quello originale, disperso all’inizio del ‘700 dall’ultimo conte di Challant, e se buona parte della cinta è frutto del sapiente restauro ottocentesco e neo-medievalista dell’architetto Alfredo d’Andrade, gli ambienti di Fénis ci hanno riportato indietro nei secoli, svelando abitudini e ritmi di vita degli antichi signori, delle loro famiglie, dei loro soldati e della loro gente. Un’epoca dura, seppur ricca di fermenti e fonte di suggestioni, nei secoli a venire, per artisti, letterati e sognatori.  Foto di rito: tutti in posa all’interno del gigantesco camino della cucina del castello (la cappa fumaria è la più grande d’Europa) e poi davanti al bellissimo affresco della scuola di Jaquerio “San Giorgio che libera la Principessa”, sullo scalone del cortile centrale.

Nel pomeriggio, tour alla scoperta delle antiche bellezze artistiche del capoluogo valdostano: il Foro, lo splendido teatro romano ed il prezioso complesso della Collegiata e del Chiostro di Sant’Orso, veri tesori di arte sacra medievale, il tutto allietate dalle luci festose e dai profumi speziati dei Mercatini natalizi: un’atmosfera magica e coinvolgente, che ci ha uniti e fatti conoscere meglio, quasi un augurio propizio per la continuazione del nostro percorso scolastico.

1^AR Amministrazione. Finanza e Marketing

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