Davide: “Grazie a Tortona Oggi ho trovato lavoro”

Un ulteriore successo di questo blog, che si scopre utile anche per mettere in contatto domanda e offerta di lavoro. Davide ci racconta come sta andando la sua nuova esperienza…



Un blog di utilità sociale

Proprio così, per una volta questo Blog è stato di pubblica utilità. Ha svolto una sorta di ruolo di Ufficio di Collocamento, riuscendo a mettere in contatto domanda e offerta di lavoro. Ma non prendeteci l’abitudine, molto probabilmente si tratta solo di un caso di “fortuna del principiante“.

Chi mi legge si ricorderà di “Davide, tortonese d’adozione per amore e per lavoro“, il perito agrario originario di Lecce che da poco si è trasferito a Tortona. Davide stava cercando un lavoro che gli desse la possibilità di continuare a vivere qui con noi.

Ebbene, nei giorni scorsi Davide si è fatto vivo, ringraziandomi perchè il mio articolo gli era stato utile: grazie ad esso ha trovato lavoro. Gli ho immediatamente dato appuntamento per un caffè… e per farmi raccontare come era andata.

Il giorno stesso che è uscito l’articolo sono stato contattato. – mi ha raccontato Davide – Un conoscente del mio attuale datore di lavoro, che è il proprietario di una grande e storica azienda agricola alle porte di Tortona, si era imbattuto nella mia storia raccontata su tortonaoggi.it e, sapendo che questi era in cerca di qualcuno che gli desse una mano in campagna, gli ha dato il mio numero di telefono. Sono stato chiamato ed ho iniziato subito un periodo di prova. Ho iniziato con il raccolto delle Pesche di Volpedo e poi, visto che le cose andavano per il meglio, sono rimasto per l’inizio della vendemmia. Ho avuto molta fortuna perchè ho trovato buone persone che mi hanno accolto come un figlio.”

Ah ecco, ho pensato subito, interpretando da un punto di vista comunicativo la vicenda. “La tua fortuna è stata quella di essere stato presentato da una terza persona, che in qualche modo ti ha fatto da referente spendendo per te una buona parola e quindi ti ha migliorato agli occhi del suo conoscente.

Ad ogni modo sono contento che le cose siano andate così, un po’ per Davide, un po’ per il suo datore di lavoro e un po’ anche per me, che ho potuto essere utile. Ci tengo a precisare che l’unico vantaggio che ho avuto dal raccontare la storia di Davide è stato un caffè. Non ho ricevuto compensi, non ne ho chiesti e non ne avrei accettati, sono fatto così.

Questa volta lo scambio di battute è stato più veloce. Davide era appena tornato dal lavoro in campagna, era quasi l’ora di cena e doveva rientrare a casa in tempo per fare una doccia.

“Quello che mi ha colpito è la competenza dei miei datori di lavoro, spesso al sud mi prendevano in giro quando usavo termini troppo tecnici. Questo un po’ mi infastidiva, perchè ritengo che usare un linguaggio corretto sia l’unico modo per non fraintendersi. Qui in Piemonte, almeno secondo la mia esperienza, si usano i giusti termini per descrivere le tecniche da usare, oppure le malattie delle piante, ecc. Il mio datore di lavoro è sempre disponibile a spiegarmi i trucchi del mestiere. Anche con i figli c’è molta intesa, con loro mi sento più un amico che un semplice dipendente, forse questo dipende anche dal fatto che siamo coscritti. – Poi ride – Tra l’altro sto anche imparando un po’ di dialetto, ad esempio giù da noi la parola coscritti non è usata (si dice piuttosto “della stessa classe” oppure “coetanei”), ma la cosa di cui sono più contento è la mia crescita professionale. Quando studiavo da perito agrario non pensavo che fossero così tante le cose che avevo ancora da imparare. Nel lavoro che svolgo c’è tanta fisicità, ma è anche un lavoro che richiede preparazione tecnica, che sto affinando velocemente. Credo che a breve potrò iniziare ad usare i macchinari”.

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