Chi è il “Cicloturista Puro” e quali sono le Sue Preferenze di Viaggio

Continuiamo l’analisi del Terzo rapporto italiano sul cicloturismo. Scopriremo oggi il profilo del Cicloturista “Puro”.

Il cicloturista “puro” nel 2022 rappresenta un cluster equamente diviso tra uomini e donne, con una leggera prevalenza di uomini (55,1%). Questo cluster è caratterizzato da una varietà generazionale, con una quota maggioritaria di giovani appartenenti alla Generazione Y o Millennials (37,8%), seguita dalla Generazione X (32,7%) e da una significativa presenza di Baby Boomers (17,3%).

Questo tipo di cicloturista offre al mercato una pluralità di opportunità, condividendo la passione per la bicicletta come elemento centrale delle loro vacanze. L’esperienza turistica in bicicletta diventa uno stato d’animo, particolarmente per le generazioni più anziane che cercano di combinare il turismo con l’attività fisica.

La maggior parte dei cicloturisti “puri” ha una formazione scolastica, svolge già una professione e ha un reddito medio, il che li rende un target di interesse per l’industria turistica. Interessante è anche la presenza di un 16,1% di medium-high spenders, che includono principalmente i Baby Boomers, che sono solitamente più abbienti.

La varietà generazionale dei cicloturisti si riflette anche nella scelta della compagnia di viaggio. Circa un terzo di loro viaggia con il proprio partner, mentre una significativa quota (22,0%) preferisce godersi una vacanza in solitaria. Un’importante percentuale (21,0%) decide di vivere l’esperienza turistica in bicicletta insieme agli amici.

La bicicletta rimane un mezzo di condivisione e socializzazione durante le vacanze. Mentre si pedalano, i cicloturisti scambiano impressioni sui paesaggi attraversati con le persone care o gli amici, creando ricordi indelebili di un viaggio lento, intenso ed emozionale.

Rispetto al 2021, si registra un aumento nella percentuale di cicloturisti che viaggiano da soli (+3,0%), evidenziando una tendenza verso una forma più intima di turismo che combina il viaggio attraverso il territorio con un’esplorazione interiore, connettendosi con l’ambiente circostante e vivendo la libertà di una vacanza in bicicletta.

I dati del 2022 evidenziano anche alcuni cambiamenti nelle principali motivazioni di vacanza. Mentre in passato i cicloturisti erano principalmente interessati all’enogastronomia tipica del territorio, ora è la natura a suscitare un forte interesse (22,2%), richiamando un turismo all’aria aperta che si sposa bene con l’utilizzo della bicicletta.

Nonostante il viaggio in bicicletta sia una forma di turismo attivo, molti cicloturisti sono interessati a portare a casa un souvenir delle loro vacanze. Il 20,0% è interessato allo shopping per avere un ricordo tangibile dell’esperienza. Altre motivazioni di viaggio significative sono la cultura (17,0%) e il buon cibo (15,2%), sebbene non siano prioritari.

Vi è anche un interesse per la natura, con il 15,0% dei cicloturisti che apprezza il mare o il lago, e il 12,1% che predilige la montagna. Questo evidenzia una sorta di “duplicità naturalistica” tra i cicloturisti, che apprezzano entrambi gli scenari.

Quando si tratta di ospitalità, la maggior parte dei cicloturisti “puri” sceglie di pernottare in hotel (28,0%), seguiti da agriturismi (11,0%) e campeggi (7,0%). Queste opzioni di alloggio sono coerenti con la natura all’aperto del turismo in bicicletta.

La permanenza media dei cicloturisti “puri” è più lunga rispetto alla media generale dei turisti, con il 44,5% che soggiorna tra 7 e 13 notti. Il giudizio complessivo sull’esperienza è positivo, con una valutazione media di 8,2 su 10. Gli aspetti più apprezzati includono la qualità del cibo e delle bevande, la cortesia e l’ospitalità della gente e la ristorazione. Alcuni aspetti migliorabili sono il costo dell’alloggio e l’offerta culturale.

La spesa media giornaliera pro capite dei cicloturisti “puri” si attesta sui 69,7 euro. Le spese per il viaggio di andata e ritorno sono di circa 163,5 euro, mentre quelle per l’alloggio si aggirano intorno ai 53 euro. Le principali voci di spesa includono il noleggio di attrezzature sportive (21,7%), le scuole e le lezioni sportive (20,8%) e gli impianti sportivi (15,7%).

I cicloturisti stranieri tendono a spendere di più rispetto agli italiani, non solo per le spese di viaggio, ma anche per l’alloggio, con una differenza media di 15 euro.

Infine, il 65% dei cicloturisti “puri” ha scritto o scriverà recensioni online sull’esperienza di vacanza, utilizzando principalmente i social media. Facebook è il canale più utilizzato (83,3%), seguito da Instagram (52,0%) e TripAdvisor (37,8%). Un dato interessante è l’utilizzo di TikTok (5,2%), che emerge come un canale di tendenza tra i giovani cicloturisti.


Quello che avete appena letto è il riassunto, creato grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale del secondo capitolo del Terzo Rapporto Italiano sul Cicloturismo realizzato dall’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche e Legambiente.

Il Rapporto “Viaggiare con la bici, La via italiana al cicloturismo 2023” è basato su indagini campionarie condotte dall’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio. Fornisce preziose informazioni sui comportamenti e le spese dei turisti in Italia. Le indagini coinvolgono oltre 20.000 turisti italiani e stranieri che hanno trascorso almeno due notti in strutture alberghiere o extra-alberghiere. I dati raccolti con interviste face to face sono stati suddivisi in due categorie: i “cicloturisti puri“, che scelgono il nostro paese per il cicloturismo, e i “turisti con la bicicletta“, che praticano attività cicloturistiche durante le vacanze.
L’analisi copre le caratteristiche dei turisti, le modalità di organizzazione delle vacanze, le fonti di informazione e prenotazione, le attività svolte e le voci di spesa.

oppure


One Response to "Chi è il “Cicloturista Puro” e quali sono le Sue Preferenze di Viaggio"

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.