Bologna, un’altra idea di città è possibile!

Dal primo luglio Bologna sarà una città 30, è il primo capoluogo italiano ad adottare questo provvedimento.

Buongiorno e buona settimana a tutti,

A partire dal 1 luglio, a Bologna il limite di velocità sarà di 30 km/h. Il provvedimento riguarderà il 70% del territorio comunale. All’interno di “Bologna città 30” sono previste strade facenti funzione di corridoio di scorrimento, in cui il limite sarà mantenuto a 50 km/h.

Fino al primo gennaio del 2024  non sono previste sanzioni. Sei mesi sono il tempo necessario, secondo il sindaco Matteo Lepore, per portare a termine alcuni interventi propedeutici, tra cui la sistemazione della segnaletica e l’avvio di programmi di sensibilizzazione e informazione per educare i cittadini sulle nuove norme di circolazione e sull’importanza di una guida responsabile e rispettosa, che migliorerà la sicurezza stradale, la qualità della vita, l’ambiente e lo spazio pubblico.

Quella che verrà realizzata a Bologna è una “altra idea di città, in cui si agisce in modo sistemico per ottenere una città più vivibile nel suo complesso, senza accanirsi su interventi sporadici per tenere in equilibrio un sistema di mobilità che non funziona più.

Come ben sanno gli esperti di mobilità urbana, guidare a velocità più bassa non solo riduce di molto l’inquinamento ambientale e acustico prodotto dai motori e dagli pneumatici delle automobili, ma contribuisce anche a rendere il traffico più fluido. In pratica, a partire dal primo luglio, gli automobilisti bolognesi impiegheranno mediamente 12 secondi in più per ogni viaggio, ma potranno farlo in maniera più sicura, più fluida e con meno stress.

Una città in cui si riduce il pericolo costituito dalle automobili ed aumenta la qualità dell’aria, inoltre, promuove gli spostamenti a piedi o in bicicletta, riducendo ulteriormente il traffico.

Questa misura rende Bologna la prima città capoluogo italiana ad essere “città 30”. Milano lo sarà a partire dal 2024. In Europa le “città 30” sono una realtà ben più consolidata, tra queste ci sono quattro capitali: Bruxelles in Belgio, Parigi in Francia, Zurigo in Svizzera e Helsinki in Finlandia.

Interessante è il caso di Valencia in Spagna, che vede alla guida della trasformazione della città un assessore alla mobilità italiano: Giuseppe Grezzi.

Ovviamente gli interventi per la realizzazione di “Bologna città 30” non si limiteranno al posizionamento della segnaletica con i nuovi limiti di velocità, ma consisteranno anche in una serie di interventi urbanistici: saranno realizzati attraversamenti rialzati, dossi e incroci più visibili. Gradualmente saranno ridisegnate le strade, creando spazi più ampi e sicuri per le persone, nuove piazze pedonali, piste ciclabili, strade scolastiche e marciapiedi più ampi.

Chi scrive si augura che la trasformazione di Bologna possa essere da stimolo e di esempio per politici e cittadini e che finalmente anche in Italia prenda piede un’altra “idea di città”.

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