Zona 30 – 5 accessori che rendono più sicura l’esperienza della bicicletta

Il secondo di due articoli dedicati ai dispositivi da utilizzare per affrontare gli spostamenti in bicicletta nella massima sicurezza possibile.

Buongiorno e buona settimana a tutti,

continuiamo oggi a parlare dei dispositivi di sicurezza per la bicicletta, argomento suggerito dal direttore di Limonte News Fabio Mazzari. Dopo aver visto quali sono i Dispositivi di sicurezza per prevenire gli incidenti con la bicicletta, questa settimana parleremo dei dispositivi che ci proteggono quando siamo in sella.

La prima accortezza che mi sento di consigliare a tutti è la velocità, che deve essere adeguata ad ogni situazione che affrontiamo. Ricordate sempre che chi va piano, non solo  va sano e va lontano, ma limita anche il danno in caso di incidente.

Una seconda accortezza è quella della posizione da tenere sulla strada, intesa proprio come luogo della carreggiata da occupare. Più ci teniamo distanti da dove passano i mezzi a motore, meglio è. Mi piace fare il paragone con il portiere di una squadra di calcio: per lui è fondamentale occupare la giusta zona dell’area di rigore per prevenire che gli attaccanti avversari sferrino il tiro, prima ancora che essere pronto ad uno scatto felino per pararlo. Anche per chi va in bicicletta dovrebbe valere la stessa regola: bisogna occupare il più possibile la parte di strada non frequentata da “oggetti circolanti non identificati”. La nostra “area di rigore” è bene proteggerla e renderla il più possibile inviolabile. Ogni volta che non si può fare a meno di “entrare in traiettoria”, per attraversare o per compiere tratti di strada in comune, occorre prestare la massima attenzione.

5 accessori che rendono più sicura l’esperienza della bicicletta

Passando ai dispositivi di protezione passiva veri e propri, ne elencherò qui 5, fanno tutti parte dell’abbigliamento del ciclista.

È evidente che se si finisce sotto ad un mezzo di 3,5 tonnellate avere o non avere la testa protetta non cambia di molto la nostra sorte, ma in altri casi berrettino e/o casco possono essere molto utili, diventando fondamentali in almeno due situazioni: nel caso di cadute e nel caso in cui lungo la sede stradale sia presente della vegetazione. Nella prima situazione che può capitare, il casco protegge la testa e la visiera del berrettino il viso. Per questo il mio consiglio è di indossarli contemporaneamente tutti e due. Qualche “craniata” a rami e foglie prima o poi vi capiterà di darla. Se avete cappellino e/o casco saranno loro a spostare i rami e a prendere la botta, che diversamente si scaricherà direttamente sulla vostra epidermide.

Anche gli occhiali sono un dispositivo molto utile, estendendo la protezione ai nostri occhi. Non avete idea di cosa si nasconda all’interno dell’atmosfera: pollini, insetti, sciami di piccoli insetti e, nel caso di scarsa manutenzione della sede ciclabile, anche rami, rametti e foglie. Tutte cose che è meglio che non ci entrino negli occhi. Per sicurezza sarà meglio anche tenere la bocca chiusa, in maniera che nulla vi possa entrare per caso.

Infine i guanti che proteggono le mani anche dal freddo e un paio di scarpe adatte: chiuse e non scivolose. Non dovranno tradirci quando l’unica possibilità di non cadere sarà il riprovevole gesto di “mettere il piede a terra”.

Ogni volta che non “indossiamo” una di queste corazze dobbiamo esserne consapevoli ed aumentare il grado di prudenza. Come? Anche in questo caso, riducendo la velocità per limitare il danno.

Claudio Cheirasco

Foto: Amazon


Questo articolo è stato pubblicato su Limonte News col titolo: MAGAZINE ZONA 30 – DISPOSITIVI DI SICUREZZA PASSIVA PER CHI VA IN BICICLETTA

Vedi tutti gli articoli della rubrica “Zona 30 – La città delle persone

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.