Le azioni per risollevare il comparto vitivinicolo, Protopapa in Cia ad Alessandria

Il Piemonte conta 59 vini a denominazione (17 Docg e 42 Doc) ma ha rese produttive più basse rispetto ad altre Regioni con meno varietà.



Protopapa in Cia, le azioni per risollevare il comparto vitivinicolo

“Il Piemonte non è uguale a Emilia, Puglia e Sicilia per numero di denominazioni”

Si è svolto nella sede provinciale Cia Alessandria l’incontro tra gli associati rappresentativi del territorio vitivinicolo alessandrino e l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa, invitato dai dirigenti dell’Organizzazione per ragionare insieme sul rilancio e la prevenzione della crisi del settore, dopo il Covid-19.

Erano presenti il presidente provinciale Cia Gian Piero Ameglio e quello regionale Gabriele Carenini, il direttore Paolo Viarenghi e la vice Cinzia Cottali, il responsabile Impresa Franco Piana, i referenti di ufficio, il membro Agrion Carlo Ricagni; gli imprenditori presenti: Gianfranco Semino (per il Novese), Bruno Fortunato (Acquese), Gabriele Gaggino (Ovadese).

In Piemonte, oltre l’80% del vino prodotto è a denominazione di origine e conta 17 DOCG e 42 DOC. Tuttavia, le rese medie ad ettaro sono basse e la crisi economica che si apre a seguito della crisi sanitaria inducono a pensare a strategie ed interventi differenti.

Spiega Viarenghi: “Ringraziamo l’Assessore che ha accordato il nostro invito, cui abbiamo espresso le nostre preoccupazioni per le Misure attivate dal Governo nazionale, che riteniamo insufficienti: il Piemonte, con il numero elevato delle sue denominazioni, non può essere trattato alla stregua delle altre regioni, dove le rese arrivano ad essere fino a sei volte maggiori rispetto noi, come accade in Emilia Romagna, Puglia e Sicilia”.

Le proposte Cia formulate all’Assessore prevedono la riduzione della resa con la conseguente possibilità di accedere ad una integrazione del reddito aziendale attraverso lo strumento della vendemmia verde selettiva facoltativa; la distillazione di emergenza (in prima battuta per i vini bianchi e per altri vini di pronta beva), con un valore economico adeguato; l’apertura di un bando specifico del PSR (Piano di Sviluppo Rurale – operazione 4.1.1) per l’acquisto dei vasi vinari per permettere l’aumento della capacità di stoccaggio degli stabilimenti, particolarmente per i vini strutturati e da invecchiamento. Inoltre, Cia ha evidenziato l’importanza della promozione dell’Enoturismo piemontese a favore del turismo di prossimità, e successivamente con azioni mirate al pubblico estero, data la contrazione dei mercati locali e dell’esportazione.

L’assessore Protopapa, ben consapevole di questa problematica, porterà le tematiche evidenziate con forza da Cia al Tavolo Stato-Regioni previsto nei prossimi giorni, in quanto si tratta di un problema reale che risulterebbe di ulteriore danno per il comparto alessandrino e piemontese, già piegato dalla crisi.

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