Il Consiglio dei Ministri apre il Piemonte alle auto inquinanti

Slitta di un anno il divieto di circolazione diurna delle auto inquinanti e riguarderà i comuni con più di 30.000 abitanti. Tortona e i comuni minori sono quindi “salvi”. Determinanti sono stati i benefici avuti dal superbonus 110%.

I veicoli diesel Euro5 potranno circolare in tutto il Piemonte fino all’autunno 2025, informa la Regione Piemonte: a stabilirlo è il decreto approvato dal Consiglio dei ministri che impegna le Regioni del bacino padano (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) ad aggiornare i rispettivi piani per la qualità dell’aria valorizzando le numerose misure ambientali alternative al blocco dei mezzi attuate nel biennio 2021-2023.”

«Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all’intero Governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l’intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte – ha dichiarato il presidente della Regione Alberto CirioIl lavoro di squadra ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire: era necessaria una legge da parte del Governo, che è prontamente intervenuto con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte”.

Questo risultato – ha proseguito il presidente – è il frutto del lungo e complesso lavoro fatto sotto la guida del ministero dell’Ambiente dai tecnici della direzione regionale e di Arpa, che ha permesso di valorizzare gli effetti delle tante misure messe in campo in questi anni grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr: in particolare quelle di efficientamento energetico, dal momento che l’inquinamento non è generato solo dal traffico veicolare. Azioni che continueremo a potenziare perché l’attenzione della Regione resta massima per la tutela dell’ambiente e della salute. Abbiamo triplicato le risorse previste per il miglioramento della qualità dell’aria e a breve lanceremo un altro pacchetto per sostenere le famiglie nell’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale e aiutare le imprese a sostituire i mezzi più inquinanti».

Dopo aver ricordato che «abbiamo già rottamato 704 autobus del trasporto pubblico con nuovi mezzi a basse emissioni e altri 749 saranno sostituiti entro il 2024, abbiamo prorogato gli incentivi regionali per la sostituzione di stufe e impianti di riscaldamento inquinanti, su cui abbiamo investito complessivamente 9 milioni di euro» e che a questo si aggiungono gli interventi del Superbonus 110 per cento, che contribuiscono alla riduzione delle emissioni generate dagli edifici», l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati ha annunciato che «ora, come richiesto dal Governo, siamo pronti per rivedere il Piano tutela dell’aria del 2019 per integrarlo con misure alternative e più efficaci al blocco dei diesel Euro5».

Ora è arrivato il decreto che stabilisce proprio queste misure alternative. La prima riguarda “la revisione e l’aggiornamento dei Piani sulla qualità dell’aria da parte delle Regioni che nel 2017 avevano firmato l’Accordo di Programma, al fine di riesaminare i contenuti dei provvedimenti adottati alla luce dei risultati già conseguiti di riduzione delle emissioni inquinanti“. Tuttavia, è la seconda la disposizione più rilevante perché impone che “le misure di limitazione della circolazione di veicoli di categoria ‘diesel Euro 5’, possono essere attuate esclusivamente” dal primo ottobre 2024 e “in via prioritaria nei comuni superiori ai 30 mila abitanti, dotati di un’adeguata rete di trasporto pubblico locale e dove ci sono valori inquinanti alti che possono incidere sulla tutela della salute“. In ogni caso, si tratta di una “facoltà che viene meno e che diventa un obbligo a partire dal primo ottobre 2025, sempre nei comuni” con le stesse caratteristiche.

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