Il comunicato stampa che Non Una di Meno Alessandria ha deciso di diffondere in occasione del 25 novembre, Giornata contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere.
Insieme continuiamo a lottare
In Italia 1 donna su 3 ha subito violenza nella sua vita; nel 90% dei casi la violenza è agita dal partner o dall’ex partner.
Il 62% delle donne che hanno subito violenza ha tra i 30 e i 49 anni.
Il 61% delle donne che hanno subito violenza ha un diploma o una laurea.
1,4 milioni di donne hanno subito molestie sui luoghi di lavoro.
3.344 sono le donne uccise in Italia per mano di un uomo violento tra il 2000 e 31 ottobre 2020. 91 sono le donne uccise, ad oggi, nel 2020.
Questi dati ci dicono quanto la violenza sulle donne sia sistemica nella nostra società e trasversale.
Il femminicidio è solo la punta dell’iceberg, ma la narrazione che se ne fa è il segno più visibile di una società che legittima la ricerca di attenuanti per l’uomo violento e che colpevolizza la donna.
I giornali troppo spesso agiscono narrazioni violente, giudicando e mettendo alla gogna sulla pubblica piazza le donne e i loro corpi.
È a partire da qui che oggi, 25 novembre, nella Giornata contro la violenza sulle donne, abbiamo deciso di ribadire che sui nostri corpi decidiamo noi e che insieme continueremo a lottare contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere.
Lo abbiamo fatto facendo parlare i muri della Casa delle Donne, che proprio in questo momento è sotto attacco, perché crediamo che gli spazi trasfemministi di autodeterminazione e crescita collettiva siano, oggi, quanto più necessari.
Sui nostri corpi decidiamo noi è ciò che vogliamo urlare alla Regione in merito alla circolare con la quale viene limitato l’accesso all’aborto farmacologico e dato libero accesso alle associazioni pro life all’interno delle strutture ospedaliere.
Sui nostri corpi decidiamo noi è quanto vogliamo dire a ogni uomo che non conosce il significato della parola consenso.
Insieme continuiamo a lottare perché se ci fermiamo noi, se si ferma la lotta trasfemminista, se si fermano le Case delle Donne, si ferma il mondo.