Sono tantissimi i quadri di proprietà del Comune di Tortona, donati nei secoli da generosi concittadini. Ora hanno una loro sede espositiva.
E’ stata inaugurata domenica 21 aprile la Pinacoteca Civica di Tortona presso Palazzo Guidobono, già sede del MA-DE Museo Archeologico Dertona e dell’Atelier Sarina.
La Pinacoteca comprende spazi per circa 150 mq di superficie complessiva e si articola in diversi locali passanti, aventi altezza interna di circa 4,50 m. I fruitori provenienti dal piano terra attraverso lo “scalone d’onore”, accedono alla prime due sale disposte in serie, dalla più grande ad una più piccola, entrambe caratterizzate dal soffitto in legno a cassettoni e dagli affacci sul giardino archeologico verso via Luca Valenziano. Il percorso si conclude nelle salette di fondo, dalle superfici ridotte, con soffitti a volta, di cui l’ultima a sinistra contraddistinta da una parete vetrata verso una corte interna di via Pietro Pernigotti.
“Il patrimonio artistico del Comune di Tortona è un tesoro che appartiene a tutti i cittadini ed è un onore, oltre che una responsabilità, per l’Amministrazione poterlo restituire ai Tortonesi e più in generale al pubblico che visita Palazzo Guidobono – ha dichiarato il Sindaco Federico Chiodi – è con orgoglio che possiamo affermare di aver arricchito e ampliato l’offerta culturale della Città: uno sforzo per il quale voglio ringraziare i colleghi di Giunta, a iniziare dal Vicesindaco Fabio Morreale, il Consiglio Comunale che ha condiviso i passi necessari a raggiungere l’obiettivo, i funzionari del Comune, i professionisti che hanno lavorato per ottenere questi risultati. Ma la migliore ricompensa è l’apprezzamento da parte del pubblico che, sempre più numeroso, vuole conoscere le bellezze di Tortona!”.
“La Pinacoteca Civica, nella sua rinnovata sede potrà finalmente mostrare i tesori pittorici delle collezioni civiche, rappresenta un altro tassello nel mosaico che compone l’offerta di spazi e servizi della Città di Tortona – ha aggiunto il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Fabio Morreale – Sono stati mesi di lavoro intenso, con l’importante e costante sinergia con l’arch. Roberto Nivolo, che posso annoverare oggi come un cittadino onorario per la sua professionalità, sensibilità e caparbia volontà di raggiungere anche questo traguardo. L’orgoglio con cui oggi entriamo nella nuova Pinacoteca non è soltanto nel tagliare un nastro, ma di avere la piena consapevolezza che anni di impegno coerente e convinto hanno arricchito Tortona, hanno permesso di dare grande dignità ai nostri meravigliosi luoghi della Cultura, ad un territorio che permetteranno a tutti di restare sorpresi di fronte a ciò che abbiamo e che, spesso, non ci rendiamo conto di quanto sia bello e affascinante”.
La Pinacoteca Civica per molti anni non è stata fruibile al pubblico, tranne che per alcune opere esposte nella sede della Biblioteca Civica. La collezione artistica, ricca di oltre 300 opere, bastevoli appena a dare un’idea della cultura artistica tortonese tra XVI e XX secolo, acquista nuova vita grazie all’allestimento firmato dall’architetto e scenografo Francesco Fassone. Il nucleo più antico è rappresentato da una serie di opere di soggetto religioso, presumibilmente provenienti da chiese e conventi soppressi, concessi in comodato al Museo Diocesano, dove alcune sono attualmente esposte. Da questi si distaccano per argomento una “Bambocciata” attribuita a Faustino Bocchi (1659-1741) e una copia o variante d’autore datata 1660 de La clemenza di Alessandro di Charles Le Brun. Consistente è la galleria dei ritratti, che inizia con uno splendido Marchese di Durazzo di Hyacinte Rigaud (1659-1743), prosegue con un bel mezzo busto di Vittorio Amedeo III re di Sardegna databile al 1774-75, per concludersi con la ritrattistica contemporanea che immortala alcuni tortonesi illustri quali il compositore Lorenzo Perosi (1872-1956), il Santo Luigi Orione (1872-1940) e il politico Giuseppe Romita (1887-1958). Tutta basata su riferimenti storici è la pittura di Giuseppe Savina (1824- 1849), un valente pittore romantico tortonese, allievo di Hayez, ma morto troppo giovane (a soli 25 anni) per raggiungere la fama che il talento, già evidente nelle prove accademiche conservate nella civica quadreria, sicuramente gli avrebbe procurato. Ben documentata è la delicata e varia pittura di Cesare Saccaggi (1868-1934); di sicuro interesse artistico sono poi i paesaggi dei pittori tortonesi tra Ottocento e Novecento, alcuni noti anche al di fuori dell’ambiente locale: Angelo Barabino (1883-1950), Mario Patri (1883-1952), Pietro Dossola (1887-1974). Un limpido acquarello a firma di Pietro Bagetti immortala la fortezza di Tortona protagonista in tutta la sua imponenza nel 1796. È questa l’ultima veduta di Tortona con il suo storico castello: nel 1801 il forte viene demolito per ordine di Napoleone. Completa le Raccolte Artistiche una galleria di busti, in marmo o gesso, di personaggi che hanno variamente illustrato la storia tortonese, da Napoleone Bonaparte ai Generali Giuseppe Passalacqua (1794- 1849) e Antonio Ferrari (1816- 1886), medaglie d’oro del Risorgimento ed una cospicua serie di tele di pittori della scuola tortonese tutte restaurate dal 2020 ad oggi, esposte lungamente a decoro degli uffici del Sindaco e della Giunta a Palazzo comunale.