Giovedì 23 maggio scorso presso la sede della Società Geografica Italiana di Roma è stato presentato il volume “Lo scienziato alpinista Umberto Monterin”. Tra gli autori, capitanati da Gianluca Mercalli, il tortonese Michele Soffiantini.
Lo scienziato alpinista UMBERTO MONTERIN
Giovedì 23 maggio 2019 si è tenuto presso la sede della Società Geografica Italiana di Palazzetto Mattei in Villa Celimontana a Roma, nell’Aula “Giuseppe Dalla Vedova”, la presentazione del volume “Lo scienziato alpinista Umberto Monterin“, illustre climatologo, esploratore e precursore negli studi sui cambiamenti climatici.
Hanno presentato il prof. Antonio Ciaschi, Università di Roma Lumsa, il prof. Michele Freppaz, Università di Torino e il tortonese Michele Soffiantini.
Tra gli autori, oltre a Freppaz e Soffiantini figurano Luca Mercalli, Daniele Cat Berro, la nipote Marta Monterin, Alessandro M.Noguera e Nadia Guindani.
Nella fotografia, da sinistra Soffiantini, i nipoti Marta e Umberto Monterin, il prof. Antonio Ciaschi ed il prof.MicheleFreppaz.
Il libro “Lo scienziato alpinista UMBERTO MONTERIN”
“Lo scienziato alpinista UMBERTO MONTERIN” (Edizioni Le Château) è una figura poco conosciuta. Scomparso prematuramente nel 1940, fu Illustre climatologo, esploratore e precursore negli studi sui cambiamenti climatici. Un team di studiosi capitanati da Luca Mercalli ha portato da poco a termine un interessante approfondimento sulla sua figura.
Umberto Monterin
Umberto Monterin (Gressoney-La-Trinité, 1887-1940) fu un vero figlio della montagna. Professore di geografia fisica alpina, ricercatore in diverse discipline quali la glaciologia e la climatologia, fu anche direttore degli Osservatori Meteorologici del Monte Rosa. Pubblicò oltre 60 articoli scientifici e ancora oggi è ricordato dagli studiosi di tutto il mondo come l’iniziatore della climatologia storica. Ampliò i suoi studi conducendo indagini sullo spopolamento montano e ricerche nelle regioni inesplorate del Sahara libico dove scoprì come i fattori che determinarono l’espansione glaciale alpina, abbiano agito anche alle più basse latitudini terrestri. Ben sintetizzano la straordinaria attività di Umberto Monterin le parole del prof. Augusto Biancotti: “É tutta la sua vita ad essere una realizzazione tenace e continua, sferzata dai venti turbinosi dei 4000 metri, esaltata dai silenzi solenni delle cime solitarie, illuminata dalla meditazione rievocativa e dalla deduzione tratta dal grande libro, eloquente per chi lo sa sfogliare, della Natura.”
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