L’incontro degli studenti viguzzolesi con Matteo Gamerro

Era già passato nell’estate del 2021 quando stava percorrendo il Cammino di San Michele. È tornato per raccontare la sua esperienza.

Lunedì 27 marzo scorso, tutte le classi della scuola secondaria di primo grado del nostro Istituto Comprensivo si sono recate alla Soms del nostro paese per incontrare Matteo Gamerro, un ragazzo di 44 anni affetto da Sclerosi multipla, una malattia degenerativa che purtroppo non ha cura, può solo essere attenuata dalle medicine. Nell’estate del 2021 Matteo era già passato da Viguzzolo percorrendo il Cammino di San Michele a bordo della sua Joëlette, una speciale sedia a rotelle con gomme tassellate in grado di affrontare qualsiasi terreno.

Quando viaggia, Matteo è sempre accompagnato da suo padre, da sua madre e da alcuni amici di fiducia, con i quali ha instaurato un legame molto profondo. Lungo le varie tappe del cammino, poi, Matteo, conosce altre persone, tra cui Carlo Castaldi, il presidente della Soms “La fraterna” di Viguzzolo, che non solo lo ha accompagnato da Tortona a Bobbio, ma che lo ha poi anche accompagnato al suo arrivo a Roma. [Il tratto del Cammino di San Michele percorso nel 2021 da Matteo Gamerro e a cui aveva partecipato anche il giornalista Sandro Vannucci va dalla Sacra di San Michele a Roma. NdA]

Appena arrivati alla Soms abbiamo preso posto ed è iniziata la proiezione del docu-film “Si può fare” in cui Matteo, con la voce di un doppiatore, racconta la sua esperienza lungo i cammini di San Michele e di Santiago de Compostela. Matteo, infatti, anche se, purtroppo, quasi completamente paralizzato a causa della sua malattia, resta un ragazzo molto curioso e con la voglia di intraprendere nuovi viaggi per il mondo.

Alla fine di questo documentario abbiamo avuto il piacere di incontrare Matteo e i suoi genitori di persona, ai quali abbiamo potuto fare le nostre domande.

Matteo non riesce a parlare in modo comprensibile, quindi per rispondere alle nostre domande è stato aiutato dai suoi genitori e si è avvalso di un puntatore oculare che “legge” gli occhi di Matteo e lo ripete ad alta voce tramite altoparlanti.

La sclerosi multipla si è manifestata 25 anni fa, quando Matteo aveva 19 anni. Egli non si è reso subito conto della gravità della situazione, ma col passare del tempo ha iniziato a perdere l’uso degli arti, quindi ha dovuto avvalersi delle stampelle, poi della sedia a rotelle. Poi la stessa cosa è successa alle braccia e anche al volto. Oggi Matteo ha conservato solo l’uso degli occhi e con quelli (e con il suo puntatore oculare) riesce a comunicare, scrivere libri e organizzare viaggi con i suoi genitori e i suoi amici.

Noi pensiamo pensiamo che questa esperienza sia stata molto formativa per noi. Grazie a Matteo abbiamo capito che si può continuare a vivere anche in condizioni fisiche non ottimali, se lo vogliamo. Per questo vogliamo ringraziare Matteo e la sua famiglia.

I ragazzi della 2^D
Scuola Perosi di Viguzzolo

 

Chi volesse approfondire l’argomento può ascoltare la mia intervista fatta al giornalista Sandro Vannucci durante le riprese del docu-film “Si può fare“.

cc

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