Agriturismi: frenata delle prenotazioni in agosto, gli Italiani hanno finito i soldi

Il caro prezzi e le (mancate) politiche sul reddito annientano il potere di acquisto degli italiani. Le vacanze lunghe ormai sono un lusso riservato agli stranieri.

Giorgia Meloni fotografata dal cognato, ministro Lollobrigida, in un agriturismo pugliese

I mesi di giugno e luglio hanno lasciato ben sperare ma le prenotazioni di agosto hanno ridimensionato l’entusiasmo iniziale. Anche in provincia di Alessandria sulle vacanze in agriturismo, rilevate da Agriturist, è terminato l’effetto post Covid, che aveva spinto gli italiani verso spazi verdi, e iniziano a pesare inflazione e aumento dei costi.

Dopo i mesi di maggio e giugno veramente positivi ci aspettavamo un’estate da boom. Purtroppo, così non è per diverse ragioni. Tutto il settore turistico paga innanzitutto l’incertezza dell’andamento climatico, a cui si aggiunge l’aumento dei costi, l’inflazione, il caro benzina e quello dei biglietti per chi viaggia in treno o in aereo”, spiega Augusto Congiotti, presidente di Agriturist, l’associazione di Confagricoltura che ha dato il nome all’agriturismo in Italia.

Va nella stessa direzione l’analisi di Franco Priarone, presidente di Agriturist Alessandria: “Per le famiglie, le incognite sul futuro sono ancora troppe. Abbiamo notato che i turisti italiani optano soprattutto per vacanze brevi, di uno o due giorni durante il fine settimana. A salvare la stagione sono gli stranieri che dall’Europa, soprattutto dall’Olanda, hanno deciso numerosi di scegliere i nostri agriturismi per una vacanza più lunga”.  

I turisti apprezzano soprattutto la possibilità di trascorrere una vacanza esperienziale in agriturismo, abbinando il soggiorno in strutture accoglienti con attività che vanno dalla degustazione dei prodotti tipici alle passeggiate, alla possibilità di praticare sport all’aria aperta.

Cresce l’attenzione del pubblico sulle tematiche della sostenibilità ambientale e una vacanza in agriturismo risponde perfettamente alla richiesta di una maggiore sensibilità al rispetto della natura e del territorio. Non a caso durante l’anno, Agriturist ha promosso attività come l’Open day nelle fattorie didattiche e il programma Scatta il Verde che hanno consentito di raggiungere un pubblico famigliare al quale abbiamo potuto raccontare le opportunità di un’esperienza educativa e di svago nelle nostre strutture”, conclude Priarone.

Il Piemonte dispone di una ottima rete di agriturismi – è il commento di Lorenzo Morandi, alessandrino, presidente regionale di Agriturist – Negli anni i gestori delle nostre strutture, che sono prima di tutto agricoltori, hanno saputo sviluppare una vera e propria cultura dell’accoglienza. Ora è sempre più indispensabile fare rete con gli enti di promozione turistica per costruire offerte differenziate che possano decongestionare le città nei periodi critici, come lo scorso luglio, proponendo pacchetti che permettano conoscere e apprezzare anche le infinite bellezze dell’Italia rurale

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