I Suroti dicono addio a Sutil – Il ricordo di Faustino Fiori

Lavorare con Sutil è stato bellissimo, con lui non c’era soggezione, si saliva sul palco e se il pubblico reagiva bene si improvvisava anche tutto lo spettacolo.

Tino e Sutil durante uno spettacolo dei Suroti

Francesco Maria Balduzzi in arte Sutil se ne è andato a 67 anni, lunedì 10 ottobre scorso all’Ospedale Molinette di Torino, dove era ricoverato per una trombosi all’arteria epatica. Lascia la moglie Elsa Bottazzi con la quale era sposato da quattro anni. È stata lei stessa a dare la notizia su Facebook, che ha commentato con le seguenti parole: “Ci siamo conosciuti 7 anni fa e ci siamo sposati 4 anni fa, ma purtroppo la vita è stata molto dura con noi e mi ha lasciato sola dopo così pochi anni. Mi rimangono solo i ricordi“. Non verranno celebrati funerali, Sutil sarà tumulato sabato mattina al cimitero di Tortona.

Sutil

Francesco Maria era conosciuto dai più come Sutil Pöc Erti, fondatore ed anima dei Suroti, la Compagnia di Teatro comico dialettale che per 10 anni ha calcato le scene del Tortonese, della Lomellina e dell’Oltrepò. I Suroti hanno iniziato la loro avventura teatrale nel 2011. Il gruppo originario era composto da: Sutil Pöc Erti (Francesco Maria Balduzzi) fondatore e presidente; Rosanna Razza e Tino (Faustino Fiori), compositore e arrangiatore. È proprio dalle iniziali dei nomi dei tre attori che deriva il nome di SU (Sutil) – RO (Rosanna) – TI (Tino). Nelle loro esibizioni venivano accompagnati dai Cantur di Montemarzino.

La loro avventura artistica è stata un crescendo di successi bruscamente interrotti dal Lockdown dovuto al Covid 19, periodo che il destino non ha voluto che superassero. Nell’estate 2021, infatti, Rosanna ha lasciato il gruppo per motivi di famiglia, poco dopo di lei anche i Cantur di Montemarzino hanno rinunciato. A Dire il vero Sutil e Tino non si sono dati per vinti e hanno ricostituito il gruppo, avvalendosi della collaborazione di Elena Bonadeo e Carlo Trausi. Putroppo però la malattia di Sutil non li ha fatti andare oltre ai primi due spettacoli, tenuti nella primavera del 2022 a Villalvernia e a San Rocco di Voghera. Poi Sutil ha iniziato a non stare bene e le date hanno cominciato ad essere rimandate, fino a lunedì scorso, giorno in cui Sutil si è spento.

In molti in questi giorni hanno speso delle belle parole sul ricordo che ha lasciato Sutil e vogliamo farlo anche noi. Per questo abbiamo raggiunto per telefono il suo socio storico Faustino Fiori in arte Tino, al quale abbiamo chiesto qualche notizia in più sui Suroti e su Sutil.

La Formazione storica dei Suroti: Faustino Fiori – Rosanna Razza – Francesco Maria Balduzzi

I Suroti hanno esordito il 12 agosto del 2011 a Gerola, il paese di Sutil. Ci eravamo conosciuti da poco tramite Rosanna, entrambi arrivavamo da altre realtà. Ai tempi Francesco Maria Balduzzi era regista della Compagnia teatrale di Molino dei Torti che aveva bisogno di una figura maschile per uno spettacolo e Rosanna aveva chiesto a me se ero disponibile. Tra me e lui ci fu subito feeling. Qualche tempo dopo mi ha chiamato, aveva intenzione di mettere su uno spettacolino per la festa del suo paese, Gerola appunto, lui abitava lì. Lo spettacolo è piaciuto veramente tanto e così abbiamo deciso di andare avanti e vedere se lo spettacolo avrebbe funzionato anche in altre piazze meno “casalinghe”.

Per farla breve, nei 10 anni di attività i Suroti hanno tenuto 211 spettacoli in 63 località diverse del Tortonese, della bassa Lomellina e dell’Oltrepò pavese, dalla Buca di Salice Terme al Civico di Tortona, dal Brallo a Valenza, da Caldirola a Casteggio, da Pavia a Castelnuovo Scrivia. L’ultima estate abbiamo fatto un tour strepitoso. Eravamo impegnati anche per tre/quattro date a settimana in lungo e in largo su tutto il territorio. Continuavamo a smontare e rimontare il palco. Possiamo dire che eravamo all’apice, il pubblico continuava ad aumentare e con lui la nostra popolarità. Nessuno si sarebbe immaginato quello che stava per succedere. L’ultimo spettacolo è stato il 28 dicembre 2019 a Casalnoceto. Una serata indimenticabile. Spesso le nostre serate avevano successo, ma quella volta forse è stata la migliore in assoluto. C’era una piena mai vista ed è venuto tutto bene, sia da parte nostra che da parte dei Cantur di Montemarzino. Avremmo dovuto riprendere in primavera, avevamo già le date fissate per marzo e aprile, ma il Covid ce le ha fatte cancellare. Durante la lunga sosta forzata Rosanna ha dovuto abbandonare per motivi di famiglia e noi, con l’aiuto di Elena e Carlo siamo riusciti ad andare avanti. Avevamo progetti, ma Francesco Maria si è ammalato e con la nuova formazione siamo riusciti ad andare in scena due sole volte.

Fin qui tutto bene. Sicuramente Tino si è trovato a raccontare la storia dei Suroti decine di volte in passato e il tono di voce è neutro, quasi non fa trasparire emozione. Quando gli facciamo la fatidica domanda “Com’era lavorare con Sutil? Che tipo era?” invece scatta qualcosa, la voce cambia, viene rotta da quello che forse è un pianto, sicuramente commozione.

Io Francesco e anche Rosanna avevamo un feeling, un’armonia veramente particolare. Sutil era un istintivo, quasi mai studiava l’intero copione a memoria, lui amava improvvisare e noi eravamo costretti ad adattarci e quindi improvvisavamo molto anche noi. I nostri erano spettacoli comici, che consentono di andare a braccio, a differenza di altri tipi di spettacolo, in cui conoscere molto bene la parte è fondamentale. Col tempo abbiamo imparato ad adattarci a come rispondeva il pubblico. In alcune serate, quando avevamo il pubblico giusto, potevamo improvvisare dall’inizio alla fine dello spettacolo.

Lavorare con Francesco è stato molto bello, era una persona che sapeva mettere a proprio agio, con lui si saliva sul palco tranquilli. Era molto amato dal pubblico ed era un personaggio anche per il modo in cui si vestiva. Il suo abbigliamento particolare era un suo vezzo: «Io sono sutil e mi vesto da sutil» diceva sempre…

Francesco Maria Balduzzi in arte Sutil

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