Tortona – Ha un nome e un volto la persona che nutre i piccioni

Nutrire i piccioni è un atto pericoloso per l’uomo e per i piccioni stessi. In molti comuni è vietato per il proliferare di malattie.

Gli automobilisti tortonesi si sono scocciati di dover ricorre all’autolavaggio un giorno si e l’altro pure perché ormai non è più possibile parcheggiare la propria auto senza che qualche piccione vi lasci cadere sopra “pizze” di guano, che è altamente corrosiva e costringe così il malcapitato a correre all’autolavaggio per rimediare al danno.

In pratica a Tortona il prezzo del parcheggio è la spesa minore, dato che poi, ogni volta, bisogna anche pagare quella che è ormai stata ribattezzata “tassa autolavaggio“.

Al di là che le feci dei piccioni possono contenere agenti patogeni che trasmettono malattie all’uomo, doversi difendere da questo strano tipo di “piogge acide” non è certo piacevole.

Per questo l’associazione cittadina “In macchina sei figo, in bici sei povero” ha messo delle fototrappole in uno dei punti in cui quotidianamente sono nutriti i piccioni nella nostra città: i giardini del defunto ospedale.

Adesso ha un nome e un volto la persona che così poco ha a cuore il decoro della nostra città e la salute dei suoi abitanti.

Tuttavia dall’associazione fanno sapere che non intendono ancora rendere pubblico quel nome perché la persona in questione rischia il linciaggio.

Adesso sappiamo chi sei, si legge in una nota diffusa nei giorni scorsi, se non la smetti renderemo pubblica la tua faccia di… guano!”

Nel ringraziare chi si è preso cura del benessere di tutti, invitiamo a smetterla di dare da mangiare ai piccioni, che tra l’altro il pane non è certo l’alimento più adatto a mantenerli in salute. Come animali selvatici il cibo dovrebbero procurarselo da soli, magari nutrendosi di parassiti delle piante e comunque con quello che Madre Natura mette a loro disposizione.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.