Per Tavolozza il muro di Piazza Milano




Pubblico l’articolo di Fabrizio Falchetto già pubblicato sulla pagina facebook dell’inchiostro fresco con il Titolo: PER TAVOLOZZA UN MURO, OVVERO QUANDO L’ARTE NON HA BISOGNO DI ATELIER.

Fabrizio Falchetto Secondo Murale di piazza Milano a Tortona

PER TAVOLOZZA UN MURO, OVVERO QUANDO L’ARTE NON HA BISOGNO DI ATELIER

Da Fabrizio Falchetto, artista di strada, riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:

“Questa mattina ho fatto un’opera con la tecnica del “Pasting up” di social art su un muro di piazza Milano, perché l’argomento mi stava un po’ qui, sull’anima …, perché faccio fatica a sopportare i potenti che invece di fare del bene all’umanità non considerano minimamente il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente che abbiamo avuto in prestito dalle generazioni future.

Spero che oltre l’aspetto sociale venga apprezzato anche quello estetico; devo dire che i pochi passanti a quell’ora di mattina presto mi hanno fatto i complimenti sia per la composizione che per il messaggio, e i complimenti fanno piacere alle belle donne e … penso che facciano piacere a tutti.

E io vi faccio i complimenti per come fate il giornale, perché tante notizie che leggo da voi, non le trovo dalla concorrenza.

Se posso rubarvi ancora due righe vi dico che la composizione ovviamente è mia, l’immagine in parte è mia originale (l’omino e le parole di contorno in verde e rosso), il sole e le bolle le ho prese dal sottopassaggio di Pontecurone opera di …(boh…), e la Terra e i fiori li ho scaricati da internet.

Il messaggio più esplicito (quello in nero) era scritto su una cassetta alla biennale di Venezia (ed. 2013 …?, quella curata da Sgarbi, forse era il 2011, non ricordo) e mi è sempre rimasta impressa per il suo contenuto universale, mentre il motto nel cartello dell’omino era un titolo di giornale del giorno dopo la comunicazione al mondo che gli Stati Uniti non avrebbero rispettato la convenzione di Parigi sul clima (mi pare il 2 giugno).

Il messaggio sociale mi pare fin troppo esplicito e … “è l’unico che abbiamo, rispettiamolo”, e chi non è d’accordo … beh, penso sia proprio un cretino certificato.

Se qualcuno volesse vederla dal vivo, come ho detto è su un muro di piazza Milano a Tortona (AL), poco distante dall’altra mia opera “+ cultura – paura”.

Il muro naturalmente è legale e mentre la stavo facendo si è presentato un socio dell’impresa costruttrice e mi ha fatto i complimenti.

Se ritenete la cosa degna e volete darne notizia … grazie, e se potete dire anche che alcune mie opere sono esposte a Palazzo Guidobono nella mostra dei contemporanei tortonesi fino al 9 luglio, vi ringrazio due volte.

Cordialmente.
Fabrizio

Il murale di Pontecurone

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