Ripresa incoraggiante nel turismo post-pandemia: presenze e spesa in crescita, con il cicloturismo che vive una nuova fase di sviluppo.
Il settore del turismo è stato fortemente colpito dalla pandemia, ma nel 2022 si è registrata una ripresa significativa, soprattutto grazie alla stagione turistica estiva e al ritorno dei turisti stranieri. Le presenze turistiche in Italia nel 2022 hanno registrato un aumento del 16,7% rispetto all’anno precedente, mentre la spesa dei turisti è aumentata del 17,4% rispetto al 2021. Nonostante ciò, l’impatto economico complessivo del turismo nel 2022 è ancora inferiore al 2019, con un gap del 9,0%, ma si prevede che questo divario possa essere recuperato presto.
La pandemia ha portato a cambiamenti nel comportamento dei turisti, rafforzando la tendenza verso una vacanza attiva e un maggiore contatto con la natura. In particolare, il cicloturismo ha registrato una forte crescita durante la pandemia, con un aumento del 11,5% delle presenze legate al turismo attivo/sportivo dal 2019 al 2022. Nel 2022, sono state registrate 33 milioni di presenze attribuibili al cicloturismo, rappresentando il 4,3% delle presenze totali.
L’ascesa del cicloturismo ha avuto un impatto economico significativo, con una spesa stimata di oltre 4 miliardi di euro nel 2022. Le presenze di cicloturisti “puri” sono più che raddoppiate dal 2019 al 2022, passando da circa 4,5 milioni a oltre 9 milioni. Inoltre, le presenze di turisti attivi, che scelgono lo sport come principale motivazione per la vacanza, sono aumentate dell’11,5% rispetto al 2019, raggiungendo i 63 milioni nel 2022.
Questo aumento significativo dei cicloturisti ha portato a una maggiore specializzazione dell’offerta e a un’offerta personalizzata con servizi di maggior valore aggiunto. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare per l’Italia come destinazione cicloturistica. Le infrastrutture stradali non sempre consentono un’esperienza cicloturistica serena e completa, e la qualità delle strutture ricettive varia notevolmente tra quelle bike-friendly specializzate e quelle meno orientate al cicloturismo.
Per garantire il successo del cicloturismo, è necessario un forte investimento nelle infrastrutture ciclabili, comprese le piste ciclabili e le colonnine di ricarica per le biciclette elettriche. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza offre risorse importanti per sostenere lo sviluppo del cicloturismo. Inoltre, è essenziale promuovere una cultura del rispetto e della sicurezza stradale per i cicloturisti, poiché l’aumento del numero di ciclisti comporta una maggiore incidentalità.
L’Italia ha ancora un enorme potenziale nel settore del cicloturismo, e il raggiungimento di una migliore rete infrastrutturale e una maggiore consapevolezza culturale consentirà di sfruttare appieno le opportunità economiche offerte da questa forma di turismo attivo.
Quello che avete appena letto è il riassunto, creato grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale del secondo capitolo del Terzo Rapporto Italiano sul Cicloturismo realizzato dall’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche e Legambiente.
Il Rapporto “Viaggiare con la bici, La via italiana al cicloturismo 2023” è basato su indagini campionarie condotte dall’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio. Fornisce preziose informazioni sui comportamenti e le spese dei turisti in Italia. Le indagini coinvolgono oltre 20.000 turisti italiani e stranieri che hanno trascorso almeno due notti in strutture alberghiere o extra-alberghiere. I dati raccolti con interviste face to face sono stati suddivisi in due categorie: i “cicloturisti puri“, che scelgono il nostro paese per il cicloturismo, e i “turisti con la bicicletta“, che praticano attività cicloturistiche durante le vacanze.
L’analisi copre le caratteristiche dei turisti, le modalità di organizzazione delle vacanze, le fonti di informazione e prenotazione, le attività svolte e le voci di spesa.
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