Vice presidente della Provincia di Alessandria e sindaco di Paderna, Matteo Gualco può essere il primo politico tortonese ad entrare nel Consiglio Regionale tra le file della maggioranza.
Matteo Gualco dal 2009 è sindaco di Paderna. È primo cittadino del piccolo borgo sui colli tortonesi da tre mandati, così come da tre mandati è Consigliere in Provincia di Alessandria, Ente Locale per il quale è oggi Vice Presidente.
Si candida alle elezioni regionali dell’8 e del 9 giugno di quest’anno per Forza Italia. Io che scrivo vanto un’esperienza in comune con Matteo, un’esperienza di successo: quella di aver trasformato in realtà il sogno di una pista ciclopedonale che collegasse Tortona a Viguzzolo.
A partire dal 2016, anno in cui durante la Festa Patronale di Sant’Anna il Comitato Smart Land, di cui sono stato membro, ha raccolto le prime firme, e fino al 2023, anno in cui l’infrastruttura è stata completata, ho incontrato diverse volte Matteo. Uno dei meriti del Comitato Smart Land, infatti, è stato proprio quello di aver stimolato il dialogo tra gli Enti Locali e Matteo è sempre intervenuto in rappresentanza della Provincia di Alessandria, di cui è stato prima Consigliere con delega ai lavori pubblici e quindi Vice Presidente.
Quando ho saputo che Matteo si candida alle elezioni Regionali sono stato molto contento, così come sono molto contento di poter pubblicare l’intervista che segue.
cc
Matteo Gualco, perché ti candidi alle elezioni regionali?
L’esperienza in Provincia mi ha consentito di conoscere bene il nostro territorio, sia i suoi punti di forza che le sue criticità. Conto in Regione Piemonte di essere ancora più incisivo. Considero queste elezioni una grande occasione: per la prima volta un rappresentante dell’area tortonese potrà entrare nel Consiglio Regionale tra le file della maggioranza, fino ad ora non è mai successo.
Quali sono i punti di forza e quali le criticità da te individuate per la Provincia di Alessandria?
Il nostro è un territorio situato in una posizione strategica importante. Abbiamo, in un raggio di 150km, 15 milioni di potenziali clienti; siamo ricchi di eccellenze enogastronomiche, di aspetti culturali che non hanno nulla da invidiare a nessuno. Per questo abbiamo un potenziale turistico elevatissimo, anche se in buona parte ancora da sfruttare.
Tuttavia la nostra Provincia è anche molto frammentata: dei 187 comuni che ne fanno parte, ben 150 sono di piccole dimensioni e quindi scarsamente strutturati per poter cogliere le occasioni che oggi si presentano sotto forma di bandi pubblici. Gli Uffici Tecnici non riescono a stare dietro a tutto e questo rende difficile, se non impossibile, per loro accedere ai fondi messi a disposizione dalla Regione e dal PNRR.
Come intendi valorizzare i punti di forza?
Dal mio punto di vista occorre dare una svolta al turismo. Avendo un bacino di prossimità di 15 milioni di persone, dobbiamo finalmente costruire dei pacchetti turistici plurigiornalieri, in maniera da mantenere i turisti sul nostro territorio. Gli ingredienti del turismo sono la cultura, i capitali e la formazione, per questo è necessario creare un volano per gli investitori privati che sia in grado di catturare l’attenzione anche dei “big” del settore. Il modello che vorrei perseguire è quello della vicina Alba. Lo strumento più idoneo a promuovere il nostro territorio è realizzare due eventi fieristici a livello nazionale e internazionale. Gli Eventi che ho in mente sono due fiere annuali, una in primavera ed una in autunno, itineranti tra i sette comuni centro zona della provincia (Alessandria, Acqui, Casale, Novi, Ovada, Tortona, Valenza). Fondamentale è avvalersi di una struttura manageriale quindi potenziando Alexala. In questo modo saremo in grado di promuovere al meglio il nostro territorio e le eccellenze locali.
Come intendi affrontare le criticità?
In questo periodo storico in cui sono presenti molti Bandi PNRR occorre creare una unità operativa che aiuti i Comuni più piccoli fornendo le adeguate consulenze e avvalendosi di aziende specializzate da individuarsi con bando. Un po’ come era avvenuto per il bando “Percorsi ciclabili sicuri”. Quella volta, l’unione di 5 progetti sotto un’unica regia ci aveva consentito di vincere senza problemi il bando.
Su cosa stai lavorando adesso?
Tra le mie deleghe ho quella per realizzare i contratti di fiume sul territorio. Abbiamo terminato la fase istruttoria per i torrenti principali ed in questo momento, prima di terminare la mia esperienza presso l’ente, vorrei avviare la fase istruttoria per costituire il contratto di fiume del Curone.
Il Contratto di Fiume è un Istituto giuridico che mette insieme soggetti pubblici e privati realizzando tavoli tecnici volti a pianificare gli interventi necessari al bacino. Far parte di un Contratto di Fiume consente ai Comuni di avere una premialità nel momento in cui si partecipa ai bandi, che tendono sempre più a favorire chi ha saputo mettersi in rete. Il Curone è il primo corso d’acqua minore a cui si dedica un Contratto di Fiume, operazione che richiede più di un anno per le fasi di preparazione e realizzazione.
Inoltre è a buon punto il lavoro che stiamo portando avanti per realizzare una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) Provinciale del valore di 64.000.000 di euro. A giugno uscirà la gara europea che ci consentirà di individuare il soggetto qualificato in grado di gestire le comunità.
La CER è uno strumento complesso che prevede l’associazione di produttori, consumatori e prosumer, termine inglese che indica chi è sia produttore che consumatore. Affinché si possa prendere la tariffa premio occorre che l’energia prodotta sia istantaneamente consumata dai soggetti aderenti. Il Gestore aiuterà i Comuni a partecipare al PNRR che prevede un 40% a fondo perduto. Il restante 60% non sarà difficile da reperire poiché sono impianti che grazie alla tariffa premio consentiranno un veloce rientro di capitali. Avere una CER di dimensione provinciale aiuta a suddividere e quindi ridurre i costi fissi di gestione, che sono spalmati tra un numero elevato di soggetti. I consumatori che aderiscono ad una CER hanno un risparmio in bolletta di una quota che varia tra il 25% e il 30%.
Perché i cittadini tortonesi dovrebbero votarti l’8 e il 9 giugno?
Per cogliere l’occasione di avere finalmente un Consigliere regionale che rappresenti questo territorio tra le file della maggioranza, dando quindi a loro stessi una maggior probabilità di veder realizzati i progetti di questo territorio. Se volete essere rappresentati come Tortonesi in consiglio Regionale l’8-9 Giugno ricordatevi di votare, la scheda è quella verde, scrivendo GUALCO accanto al simbolo di Forza Italia. Grazie!