Il corriere Automarocchi sceglie Tortona per consumare altri 36.000 mq di suolo

Per par condicio pubblichiamo sia il comunicato stampa del comune che le osservazioni sui social di chi non ci sta a cementificare altro suolo.



Il comunicato stampa del Comune di Tortona

Il colosso dell’autotrasporto Autamarocchi investe a Tortona

Al termine di una serie di colloqui la multinazionale Autamarocchi, colosso dell’autotrasporto, ha deciso di ampliare l’area di sua proprietà a Tortona, investendo nel nostro territorio. L’annuncio è arrivato al termine dell’incontro tenutosi martedì 23 giugno presso la sede centrale della società a Trieste, a cui hanno partecipato il presidente Oscar Zabai e gli amministratori delegati Alessandro Zabai e Cristiano Donà con il vice Sindaco Fabio Morreale e i tecnici dell’ufficio Urbanistica del Comune di Tortona, in missione nel capoluogo friulano.

L’operazione verrà inserita nella nuova proposta di variante generale al Piano Regolatore e sottoposta alla prossima conferenza dei servizi con Regione Piemonte e Provincia di Alessandria. Sarà realizzata un’area industriale di 36 mila mq nelle immediate adiacenze del casello autostradale, con la costruzione di una nuova officina ed un vasto autoparco, andando a realizzare l’unico punto di assistenza presente in Piemonte. Nel complesso, l’insediamento garantirà 215 posti di lavoro.

Si tratta di un’operazione molto importante – ha dichiarato il vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica Fabio Morrealesia per l’aspetto riguardante lo sviluppo economico e industriale, sia la tutela occupazionale della nostra città, ma anche dal punto di vista ambientale, consentendo di togliere dal concentrico cittadino parte del traffico su gomma, riducendo l’inquinamento. Da oltre 13 anni la Società proponeva questa operazione e nell’ultimo periodo pareva certa l’intenzione di trasferire l’area fuori Tortona. Anche per questo siamo soddisfatti per essere riusciti a salvaguardare un’importante realtà occupazionale sul territorio, che con questo ampliamento offrirà nuove opportunità”.

Ed ecco le critiche sui social, qualcuno paventa l’ipotesi di speculazione fondiaria

Ma non è che ci han preso per il naso?

1) Acquista un terreno in piena campagna in una zona agricola e non collegata ad altre aree edificabili, con l’idea di mettere i tuoi camion, attualmente parcheggiati in affitto a casa di un’altra azienda regolarmente insediata in zona industriale.
2) Chiedi al Comune di trasformare il terreno dalla destinazione agricola a quella industriale, cambiando il suo valore da 1 a 100 e sostenendo che quel terreno diverrà punto di riferimento aziendale e porterà lavoro in zona.
3) Metti il Comune alle strette fingendo di scegliere alternative migliori in altri territori disponibili ad accogliere l’istanza.
4) Fai finta di non sapere che l’unica soluzione plausibile per trasformare la destinazione dell’area è quella di una variante strutturale specifica al piano regolatore che comporta tempi lunghi e, all’azienda, un notevole esborso economico per la compensazione richiesta per legge.
5) Accetta, allora, che la trasformazione del terreno da agricolo ad industriale avvenga nell’ambito della variante generale al piano regolatore, come ti dicevano già da oltre 10 anni, così da renderla praticamente gratuita.
6) Dillo al Comune, che griderà al miracolo.

=> Per caso si riferisce al caso Automarocchi ? Con tutti i siti industriali abbandonati non concederei mai una conversione di area agricola per fare un piazzale…

=> L’operazione se non ricordo male è iniziata nel 2006 con una giunta di destra e viene completata da una giunta di………..Vediamo se indovini ??
Ho però la sensazione che il terreno non sia stato pagato 1 ma molto di più !!! Prima o poi i debiti elettorali devono essere pagati !!

Foto: Sardegna soprattutto

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