Ieri ci ha lasciato il dott. Ugo Rozzo, di lui e della sua importanza per ricostruire la storia del Banchetto di Tortona, di cui si è parlato su codesto umile blog. Il ricordo di Armando Bergaglio.
IL PROF. UGO ROZZO CI HA LASCIATI
Dobbiamo oggi registrare un nuova gravissima perdita: ci ha lasciati il prof. Ugo Rozzo, anche lui vittima di quel male che non ci dà tregua. Era un benemerito della nostra città, un tortonese dalla vastissima cultura e, per me, un caro amico da sempre. Conseguita la maturità classica, si laureava in lettere all’Università di Pavia, Superato brillantemente il concorso, come direttore degli istituti culturali della città (Biblioteca, Museo, Archivio storico), la sua presenza segnava un rinnovamento. Il patrimonio storico-artistico e culturale della città rappresentava una risorsa che doveva essere valorizzata. Per questo promosse numerose iniziative a cominciare dalle mostre. Ricordo: la vicenda urbana della città, i burattini di Sarina, il Lavello, la Resistenza, Calendari tortonesi, Fausto Coppi. Tipografi tortonesi…. Ed ogni mostra, allestita con materiali di proprietà della città, veniva arricchita con un prezioso catalogo. Ricordo in particolare “Tortona nelle antiche stampe, mappe e carte geografiche”, una esposizione della cartografia conservata tra i fondi comunali che ha significato una autentica scoperta per i tortonesi, con l’annesso catalogo ‘Tortona nei secoli’, un prezioso e documentatissimo volumetto sulle vicende storiche della nostra città. Merita di essere ricordata anche la sua collaborazione al ‘Dizionario biografico degli Italiani’ edito dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana (ormai giunto quasi al 100° volume), dove, tra le altre, sono state raccolte notizie sui tortonesi illustri o meno illustri o addirittura sconosciuti.
Poi il concorso ed il passaggio all’università di Udine (1987), come docente di ‘Storia delle biblioteche e Storia del libro’. Ugo Rozzo fu uno straordinario conoscitore della produzione libraria tra Quattrocento e Cinquecento e su questo argomento ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Ricordo in particolare “la Strage ignorata – I fogli volanti a stampa nell’Italia dei secoli XV e XVI” sulla produzione di ormai rarissimi fogli volanti (e ricordo con piacere che ha presentato anche un mio piccolo foglio, una specie di ‘annuncio economico’ del 1596, e, quindi la più antica pagina stampata a Tortona, oggi conservata). Ha compiuto estese ricerche e pubblicato documenti fino ad allora sconosciuti sullo storico banchetto di nozze sforzesco, avvenuto a Tortona nel 1489. E di questo aveva parlato in un apprezzato intervento per la presentazione del ‘Tacuej ‘d Turtona’ 2014.
Fu uno studioso del periodo della Riforma e profondo conoscitore della produzione libraria dell’epoca, come nel volume “Biblioteche italiane del Cinquecento tra Riforma e Controriforma”. La sua vasta produzione libraria ha avuto recensioni in molte riviste specialistiche d’Europa.
Personalmente ricordo la sua sincera e lunga amicizia che dura dagli anni dell’adolescenza, nel gruppo Studentesco, nella Fuci, poi nella redazione del ‘Popolo Dertonino’, un’amicizia continuata nel tempo anche se gli incontri si facevano più rari data la sua residenza ad Udine, ma ripresa al suo rientro a Tortona, dopo il suo collocamento a riposo nel 2009.
Ai figli Aldo e Lelia, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, invio le più sincere condoglianze
L’articolo è stato pubblicato ieri da Armando Bergaglio su Facebook, la foto è stata scattata da me solo un anno fa, il 28 marzo 2019 al Circolo dei Lettori di Tortona, durante una delle serate in cui Ugo Rozzo presentava i suoi studi. È quello seduto dietro al computer, in piedi col microfono Pino Decarlini mentre introduce la serata.