Il racconto di Chiara dell’esperienza alla XXIV giornata nazionale contro le mafie, realizzata grazie all’aiuto del presidio di “Libera Tortona”.
L’ISTITUTO MARCONI A NOVARA CONTRO LE MAFIE
21 marzo 2019, “Passaggio a Nord-Est, orizzonti di giustizia sociale”. XXIV giornata nazionale promossa da “Libera” contro le mafie: migliaia nelle piazze italiane, a Padova, città pilota, più di 50.000 persone .
L’Istituto Marconi-Carbone era presente con 6 classi, 2AA, 2BE, 3AM, 3BS, 2AC, 3BC a Novara, città scelta a rappresentare il Piemonte, alla manifestazione che si è svolta in memoria delle vittime innocenti di mafia. Moltissime le scuole di ogni ordine e grado. La piazza Martiri della Libertà, inondata di bandiere e cartelli, si é raccolta in ascolto dei 1011 nomi di vittime pronunciati dal palco. Toccante il discorso del fondatore, Don Luigi Ciotti, che auspica un futuro sempre più impegnato per le nuove generazioni. Pomeriggio trascorso in attività laboratoriali legate al tema. Ringraziamo Nicola Santagostino del presidio di “Libera Tortona” e per aver contribuito alla organizzazione dell’evento.
L’esperienza attraverso gli occhi di Gaia, 16 anni, che ha vissuto la giornata in modo intenso con i suoi compagni di scuola: “Il prendere parte ad una manifestazione è un qualcosa che riesce sempre a lasciare l’impronta sulle persone che vi partecipano. La camminata verso la piazza centrale di Novara è stata un momento intenso, all’inizio vissuto da molti di noi con una certa superficialità, come se si andasse ad una festa C’erano tantissime persone di ogni età, famiglie che ci salutavano dai balconi, tante bandiere che sventolavano… ma solo nel momento in cui è iniziata la lettura dei nomi, quella lunghissima lista che sembrava non finire mai, si è diffusa la consapevolezza tra noi più giovani, di cosa c’è dietro alla parola “mafie”, abbiamo iniziato a percepire l’orrore: dietro a quei mille nomi ci sono state delle persone, delle vite, delle famiglie distrutte e dei lutti, nomi di persone che hanno solo cercato di essere giuste e di sconfiggere nel loro piccolo un problema così grande, anche a costo di dare la vita. Oltre a vittime innocenti illustri come Falcone, Borsellino, Don Puglisi, sono state ricordate anche persone del tutto innocenti, che magari per sbaglio sono finite sotto il mirino della mafia e quest’ultime credo siano quelle che più fanno capire che queste organizzazioni criminali in parte potrebbero toccare tutti, semplicemente trovandosi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Molto toccante è stato anche il discorso del fondatore dell’associazione “Libera” Don Ciotti, che con le sue parole ha invitato tutti i ragazzi e i giovani a non lasciarsi accecare dalla ricchezza e dal potere, non collaborare con le organizzazioni criminali anche se sono le uniche in Italia che fanno continue proposte di lavoro. Ci ha chiesto di affrontare i temi attuali come l’immigrazione senza luoghi comuni, con uno sguardo aperto e solidale. Ci ha chiesto di voler bene ai nostri insegnanti, soprattutto quelli che ci hanno coinvolto in questo progetto “insegnanti non per professione ma per vocazione”.
I laboratori del pomeriggio sono stati in parte interessanti, ci siamo divisi in tanti sotto gruppi a seconda dell’argomento scelto: mafia e cibo, le eco mafie, le mafie al nord… Nell’incontro proposto al nostro gruppo, in prevalenza periti chimici, gli animatori di Libera hanno mostrato, attingendo a tanti esempi tratti dalla realtà quotidiana, come le organizzazioni criminali abbiano il controllo su tutte le parti dell’economia, soprattutto quelle in cui si possono fare soldi facilmente, peccato che in questo settore sia comunque difficile agire da consumatore consapevole.
Sicuramente le persone che hanno partecipato alla manifestazione sono tornate a casa con una visione più realistica della “mafia” e magari con la voglia di agire concretamente contro di essa e questo è possibile anche semplicemente rimanendo persone giuste, coraggiose e capaci di dire la verità “.
Gaia Magrassi 2AA. Chimica, materiali e biotecnologie