Libri e censura nel Cinquecento: successo per la presentazione del volume di Ugo Rozzo a Tortona

Le Sale dell’Annunziata della Biblioteca Civica hanno ospitato un evento molto partecipato in ricordo dello studioso tortonese.

C’era grande attesa per la presentazione del libro Libri e censura nell’Italia del Cinquecento di Ugo Rozzo, e il pubblico tortonese non ha deluso: mercoledì 11 giugno le Sale dell’Annunziata della Biblioteca Civica “Tommaso De Ocheda” si sono riempite di appassionati, studiosi e cittadini curiosi di scoprire il lavoro di uno degli intellettuali più raffinati del nostro territorio.

Il volume, pubblicato da Edizioni Dell’Orso nella collana La lettera e il torchio, raccoglie gli appunti lasciati dallo studioso viguzzolese Ugo Rozzo (1940–2020), frutto di oltre cinquant’anni di ricerca sui testi e le istituzioni che caratterizzarono il periodo della Riforma e dell’età della censura libraria. Un tema tanto specifico quanto affascinante, che continua a offrire spunti attuali sul controllo dell’informazione e sulla libertà di pensiero.

Alla presentazione – organizzata dal Centro Studi Ugo Rozzo con il sostegno dell’Amministrazione comunale e della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona – sono intervenuti studiosi di primo piano: Edoardo Barbieri, docente universitario e direttore della collana che ospita il volume; Lorenzo Di Lenardo, allievo di Rozzo e curatore dell’opera insieme a Stefania Villani, Giorgio Gatti e Lelia Rozzo; e ancora la stessa Lelia Rozzo e la moderatrice Cinzia Rescia. Presente anche il professor Giuseppe Polimeni, che ha portato un contributo sentito e apprezzato.

Il luogo scelto per l’incontro non è stato casuale: proprio nelle sale che ospitano la biblioteca personale di Rozzo – affidata alla città dai suoi familiari – il pensiero dello studioso ha potuto “parlare” al pubblico, grazie alle parole di chi ha condiviso con lui passioni e percorsi di ricerca.

L’appuntamento ha confermato ancora una volta quanto Tortona sia capace di accogliere e valorizzare momenti culturali di qualità. Un’occasione preziosa non solo per ricordare la figura di Ugo Rozzo, ma anche per riflettere sull’importanza del libro come strumento di libertà e sulla necessità, oggi più che mai, di difendere la circolazione delle idee.

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