È stata un successo l’arrivo della tappa del Giro d’Italia a Tortona, ora bisogna difendere il vantaggio

L’arrivo della Tappa 11 Camaiore-Tortona del Giro d’Italia 2023 illumina Tortona nel mondo degli appassionati di ciclismo e non solo.

Con una nota stampa il Comune di Tortona definisce un successo l’arrivo a Tortona dell’undicesima Tappa Camiore-Tortona del Giro d’Italia 2023, ed ha ragione: possiamo ricordare il 17 maggio 2023 come una giornata di festa per Tortona.

Ora che la Festa è finita (e chi non se l’è goduta affari suoi) è il momento di guardarsi in faccia e decidere. Vogliamo sfruttare la visibilità che Tortona e tutto il nostro territorio hanno avuto dalla diretta TV in cui si è parlato di noi e del nostro territorio, oppure non ci interessa?

Perché immagino che del milione e 240 mila spettatori che hanno seguito la tappa su RAI Sport, ai quali si aggiungono le centinaia di migliaia di Eurosport, i milioni di views su RAI Play e coloro che seguono sulla carta stampata e sul web, qualcuno avrà la curiosità di venire a visitare Tortona e i suoi dintorni nel prossimo futuro.

Questa volta, a differenza con quanto avvenuto per il mondiale di Enduro, non credo che ci siano questioni: il target degli appassionati di bici è perfettamente allineato con quello che può sostenere il nostro territorio. Se le motociclette in qualche maniera deturpano il territorio, questo non vale per le biciclette. I cicloturisti sono perfettamente compatibili con la nostra offerta turistica sia che essi facciano una vacanza in bicicletta inserendo il nostro territorio ad un itinerario con più tappe, sia che essi facciano una vacanza con la bicicletta, vale a dire che considerino la bicicletta come una delle possibili opportunità, insieme ad altre, per conoscere il nostro territorio.

Allora dobbiamo chiederci questo: “Ma che rapporto ha Tortona con le biciclette?” Perché nello sfavillante mondo del Giro d’Italia tutto è bellissimo ed organizzato in maniera impeccabile, ma quando il Giro se ne va rimaniamo soli e dobbiamo fare i conti con la realtà. Che senso ha promuovere la nostra città nel mondo del ciclismo se poi non si hanno i servizi per i ciclisti? Visto che per qualche tempo, grazie alla visibilità avuta dall’arrivo della tappa Camaiore-Tortona, la nostra città e il nostro territorio saranno esplorati da chi ci ha conosciuti attraverso il Giro d’Italia, che politiche abbiamo intenzione di mettere in atto per lasciare una buona impressione?

Ce lo abbiamo un piano? Siamo in grado di realizzarlo? Inoltre, consentitemi di ribadirlo ancora una volta, ma è evidente a tutti: ma perché continuiamo ad utilizzare il salotto buono della nostra città come un’autorimessa? Ma secondo voi, questo ci fa fare bella figura?

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