Una strada ancora in salita per il Pride di Tortona

Alcuni permessi sono ancora da concedere, ma gli organizzatori sono ottimisti: sarà una festa bellissima in memoria dei moti di Stonewall.

Dopo aver ripreso la notizia di gay.it, che annunciava la scelta di Tortona come sede del Pride del 6 luglio p.v., mi è stato segnalato che la Giunta Comunale ha dato parere negativo per quanto di sua competenza. Inoltre per il corteo, l’autorizzazione viene rilasciata dalla Prefettura, che non si è ancora espressa in merito. Infine, il 6 di luglio piazza Malaspina sarà già occupata da un’altra manifestazione di cinema all’aperto.

Gli organizzatori hanno prontamente replicato quanto segue: “Tutta la documentazione è stata presentata agli organi competenti, il percorso può essere modificato a seconda delle esigenze del Comune. Le alternative saranno quelle di concludere il corteo esattamente da dove è partito o in un’altra piazza non occupata da altre manifestazioni. Lo scopo primario di questo Pride a Tortona e di manifestare per i propri diritti, sanciti dall’articolo 3 della Costituzione Italiana, e ricordare l’origine del Pride in conseguenza dei moti di Stonewall del 28 giugno 1969. Il nostro non vuole essere assolutamente un Pride basato sull’ostentazione, ma che vuole, seguendo le indicazioni del nostro slogan, portare colore nel buio. I negozianti di Tortona ne avranno sicuramente un beneficio, i bar durante il tragitto dove le persone compreranno dell’acqua da bere, e i punti di ristoro a fine manifestazione. I cittadini vedranno una manifestazione colorata ma non volgare. Rivendichiamo il diritto a manifestare. Per seri motivi di ordine pubblico il Pride di Tortona potrà essere rimandato ma non annullato.

Ma cos’è un Pride e che vantaggi porta alle comunità che lo ospitano?

Il Gay Pride, o Pride, contro le discriminazioni di ogni genere e per i diritti di tutti/e, è un evento annuale celebrato in molte città di tutto il mondo per onorare la diversità e promuovere i diritti LGBTQ+, non è solo una festa colorata e festosa. È anche un’opportunità per le località che lo ospitano.

Innanzitutto, il Gay Pride è un momento di celebrazione e inclusione, in cui persone di tutte le identità di genere e orientamenti sessuali si riuniscono per mostrare solidarietà e sostegno reciproco. Questo evento promuove un clima di accettazione e tolleranza, contribuendo a creare comunità più aperte e inclusive.

Le città che abbracciano la diversità attraverso il Pride possono godere di una reputazione positiva come luoghi accoglienti e progressisti e ne hanno un ritorno economico immediato, dal momento che questo genere di Eventi attira un gran numero di visitatori da altre città e paesi. Persone che spendono denaro in alloggi, ristoranti, bar, negozi e altri servizi locali.

È importante sottolineare che il Gay Pride non è solo un’opportunità economica, ma anche un momento di sensibilizzazione e educazione sulla diversità e sull’inclusione. Le attività culturali, educative e politiche associate all’evento possono contribuire a promuovere il rispetto dei diritti umani e la lotta contro l’omofobia e la discriminazione.

In definitiva, ospitare un evento di questo tipo non solo porta benefici tangibili a breve-medio termine, ma anche vantaggi immateriali, come quello di migliorare agli occhi dell’opinione pubblica la reputazione delle città ospitanti.

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