Piazza Allende sarà intitolata a Enrico Bellone. Sulla giunta leghista di Tortona l’ombra del revisionismo storico

La memoria del più laido golpe sudamericano lascia posto a quella del fisico tortonese. La piazza di Arena Derthona sarà intitolata a Enrico Bellone.



Un torto ad entrambi

I processi sociali non si fermano né con il crimine né con la forza.
SALVADOR ALLENDE

A Tortona piazza Salvador Allende diventerà piazza Enrico Bellone. La memoria tortonese del presidente Cileno destituito da un golpe militare appoggiato dagli USA nel 1973 lascia il posto a quella (stiamo ancora parlando di memoria) dello storico della scienza e divulgatore scientifico tortonese, scomparso nel 2011.

A quanto pare non è più in discussione la decisione presa nei giorni scorsi dalla giunta leghista che ci siamo regalati alle ultime elezioni. Il tutto è avvenuto abbastanza in sordina devo dire, sicuramente senza una discussione pubblica. Discussione che le buone maniere avrebbero richiesto, anche perché, come prevedibile, è stata ritenuta sbagliata da tantissima gente e da quasi tutti gli organi di informazione, ad eccezione del direttore di una testata locale vicina a un certo modo xenofobo di intendere il mondo, che in questi giorni ha pubblicato più di un articolo sull’argomento continuando a dire le stesse cose, fondamentalmente: hanno fatto bene, chi si lamenta è da denigrare, fidatevi di me che sono il decano dei giornalisti.

Non contento di aver già fatto sparlare di sé per alcuni articoli di stampo razzista che favorirono l’elezione dell’attuale giunta di centro destra, il nostro giornalista da qualche tempo continua a difenderne l’operato a spron battuto. Senza farsi scrupoli di omettere le notizie che in qualche modo potrebbero mettere in imbarazzo i nostri amministratori, amplificandone altre che invece li mettono in buona luce e, come in questo caso, difendendo l’indifendibile in modo maldestro.

Ricordiamo qui a noi stessi e a tutti chi è stato Salvador Allende, il Presidente cileno, eletto democraticamente e poi deposto con l’uso della forza l’11 settembre del 1973 tramite un golpe militare, che ha portato il suo paese a 17 anni di dittatura militare così cruenta da essere stata assurta a simbolo della guerra fredda e dell’ingerenza degli Stati Uniti d’America nelle questioni interne dei paesi dell’America Latina.

A Tortona nel 1978 si decise di intitolare la piazza “dei baracconi” a Salvador Allende, anche in conseguenza di un discorso che tenne proprio il prof. Bellone riguardo al golpe del 1973. Per come la vedo io, la scelta della Lega Nord cittadina è molto sbagliata, in quanto fa torto ad entrambi i nostri importanti antenati. Ad Allende perché se ne cancella la memoria, a Enrico Bellone, perché lo si costringe a cannibalizzare una persona che stimava.

È vero, esistono cose più importanti ed urgenti di cui occuparsi, dunque perché questo accanimento verso la toponomastica? Non hanno nulla di meglio da fare in Giunta? Non si sono accorti che abbiamo un intero quartiere in attesa di avere i nomi delle strade? Ma soprattutto: perché prendere una decisione in grado di scontentare così tanta gente, tra cui, se fosse ancora vivo, lo stesso Enrico Bellone? Per chi non lo sapesse, l’eminente fisico volle per se funerali laici, non proprio i funerali “perbene” che intendeva Matteo Salvini quando, nonostante l’incarico di Ministro degli Interni, portava avanti la campagna elettorale per i sindaci della Lega baciando il rosario in ogni piazza italiana (è stato anche a Tortona, ricordate?).

Insomma non ci stupisce se in alcune discussioni sui gruppi facebook locali qualcuno sia arrivato ad accusare la Lega di Tortona di fare revisionismo storico. Ce ne sono tutti i presupposti. Voi con quale altro nome chiamereste questa fretta di togliere dalla circolazione la memoria di un personaggio scomodo?

Foto: Salvatore Lo Leggio, alamy stock foto

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