Alcune riflessioni al ritorno della Bicistaffetta organizzata dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta per sensibilizzare istituzioni e cittadini sulla mobilità ciclistica e il cicloturismo.
La Bicistaffetta 2018 di FIAB sull’itinerario AIDA
Si è conclusa venerdì scorso l’edizione 2018 di Bicistaffetta, l’iniziativa istituzionale di FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta che promuove la realizzazione della rete ciclabile nazionale Bicitalia (www.bicitalia.org) e sensibilizza localmente istituzioni e cittadini sui temi delle infrastrutture di rete e dei servizi per la mobilità ciclistica e per il cicloturismo.
La manifestazione si è svolta dal 23 settembre sull’intero itinerario di AIDA – Alta Italia Da Attraversare (ciclovia BI20 della rete Bicitalia – www.bicitalia.org/it/
La “doppia” Bicistaffetta è stata preceduta da una giornata di prologo nella giornata di sabato 22 settembre, con due appuntamenti istituzionali nelle rispettive località di partenza.
– Al Moncenisio (Valle di Susa), alle ore 15.30 presso l’Ecomuseo Le Terre al Confine, incontro tra gli amministratori pubblici francesi e italiani per la firma del protocollo d’intesa tra l’Unione Montana Valle Susa e la Communautè des Commune Haute Maurienne Vanoise con il Syndacat du Pays de Maurienne per la definizione di un percorso infrastrutturale sulla mobilità ciclabile Francia – Italia nei due territori.
– A Trieste, alle 17.30 presso il Museo Civico Teatrale Carlo Schmidl, Convegno Ciclovia AIDA dove, insieme a amministratori e autorità, si è parlato di numeri e opportunità del cicloturismo con un focus particolare ai territori del Friuli Venezia Giulia.
Bicitalia è uno dei progetti “forti” di FIAB e poggia prevalentemente sulla viabilità minore esistente o potenziale e sul recupero di argini di fiumi, sedimi ferroviari dismessi, strade vicinali. Attraverso Bicistaffetta, FIAB individua ogni anno un itinerario differente che viene percorso e mappato da una delegazione di circa cento “ambasciatori del cicloturismo” che ne valuta gli aspetti tecnici (anche in relazione agli standard di Eurovelo e del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche) e le valenze turistiche e culturali, promuovendo in diversi punti del tragitto incontri con gli amministratori locali per delineare lo stato dell’arte della ciclabile e parlare di future prospettive di sviluppo e investimento.
La particolarità del progetto di AIDA è quella di volere collegare le città del nord Italia sfruttando per oltre il 50% itinerari già realizzati o in fase di progettazione (percorsi come la Francigena Valsusina, le ciclabili dei canali Cavour, Villoresi e Martesana, il percorso regionale BI1 Garda-Venezia, la ciclovia del Sile e molte altre ciclovie nel Friuli Venezia Giulia), unendo i vari tracciati esistenti piuttosto che creare nuove infrastrutture.
Di ritorno dalla Bicistaffetta il coordinatore delle associazioni FIAB del Nordovest Giorgio Ceccarelli ha scritto una lettera all’Assessore alla Cultura e Turismo e all’Assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte. Nella lettera, pubblicata qui sotto, si osserva lo stato di arretratezza della nostra regione rispetto ad altre per quanto riguarda le infrastrutture dedicate alla bicicletta.
Foto fiab-onlus.it; Valsusaoggi.it.
La lettera di Giorgio Ceccarelli agli assessori della Regione Piemonte
Vedi il documento originale cliccando QUI.
All’Assessore alla Cultura e Turismo
di Regione Piemonte
Antonella Parigi
All’Assessore ai Trasporti e Infrastrutture
di Regione Piemonte
Francesco Balocco
LORO SEDI
Torino, 29 settembre 2018
Buongiorno,
sono di ritorno, insieme agli amici delle Associazioni FIAB piemontesi, dalla BICISTAFFETTA 2018, l’niziativa che quest’anno ha promosso la Ciclovia AIDA dal Moncenisio a Trieste.
Vi ringrazio innanzitutto per la Vs. collaborazione che ci ha aiutato nella buona riuscita dell’iniziativa, e nel contempo vi vorrei trasmettere una delle tante impressioni che ho avuto durante questa settimana di viaggio.
Partendo dal Moncenisio ho attraversato un Piemonte ricco nei paesaggi, nella cultura e nelle persone, ma povero nelle strade: il Ticino è ancora una frontiera dove purtroppo noi facciamo la parte di chi è rimasto indietro rispetto a chi, dall’altra parte, ha buoni percorsi per la bicicletta, continui, sicuri e segnalati.
Ho visto con dispiacere che Lombardia e Veneto sono avanti di almeno un decennio nella realizzazione di infrastrutture ciclabili.
Vi chiedo, con amicizia e rispetto per quello che è stato il vostro lavoro in questi anni, di dare un rapido avvio a progetti e cantieri, nei pochi mesi che purtroppo restano al termine di questo ciclo amministrativo.
Ho il timore che la prossima Amministrazione, qualunque ne sia il colore politico, possa buttare all’aria anni di confronto e di lavoro fatti insieme.
Cordiali saluti
Giorgio Ceccarelli
coordinatore FIAB Nordovest