Climate Strike, anche Tortona sciopera per il clima

Venerdì 15 novembre 2019, anche gli studenti tortonesi scenderanno in piazza per chiedere politiche immediate per porre un freno al cambiamento climatico.



Fridays for Future, il movimento ispirato da Greta Thunberg

Fridays for future Tortona sciopera per il clima

Friday For Future (hashtag = #FridaysforFuture) è il movimento che il 15 marzo 2019 porterà milioni di studenti a scendere in piazza in tutto il mondo. Un venerdì all’insegna dell’ambiente, del rispetto della natura e che chiede una cosa ben precisa: politiche immediate per porre un freno al cambiamento climatico.

1) Dimezzamento delle emissioni entro il 2030 e azzeramento entro il 2050;
2) Velorizzazione della ricerca scientifica;
3) Risolutezza dei governi in ambito ambientale.

Lo sciopero globale è stato promosso da Greta Thunberg, una ragazza svedese di 16 anni che ha dato il via alla grande manifestazione di studenti in tutto il mondo.

Il 20 agosto 2018 Greta ha deciso di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018. La decisione di questo gesto è nata a fronte delle eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l’estate. Voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di carbonio come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al parlamento del suo Paese ogni giorno durante l’orario scolastico. Il suo slogan era Skolstrejk för klimatet (Sciopero della scuola per il clima).

A seguito delle elezioni, ha continuato a manifestare ogni venerdì, lanciando così il movimento studentesco internazionale Fridays for Future. Il suo sciopero del venerdì ha attirato l’attenzione dei media in diverse nazioni e manifestazioni simili sono state organizzate in altri paesi, tra cui i Paesi Bassi, la Germania, la Finlandia, la Danimarca e l’Australia. In Australia migliaia di studenti sono stati ispirati da Thunberg ad intraprendere lo sciopero del venerdì, ignorando l’appello del loro Primo ministro Scott Morrison che chiedeva di smettere con l’attivismo.

La risposta di Greta a chi le diceva che avrebbe dovuto andare a scuola anzichè manifestare è stata perentoria: «Se i politici non fanno niente, è mia responsabilità morale fare qualcosa. E poi perché dovrei andare a scuola? I fatti non contano più. Se i politici non ascoltano gli scienziati, perché mai dovrei studiare?».

Il discorso più famoso di Greta Thunberg è stato quello tenuto il 4 dicembre 2018 alla COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Katowice, in Polonia (La traduzione del discorso la trovate più in basso in questo articolo).

I millennials, in base all’ultimo rapporto dell’ONU sui cambiamenti climatici, sono l’ultima generazione che può davvero fare qualcosa per il benessere del pianeta e invertire la rotta del riscaldamento globale. Il rapporto dell’ONU sui cambiamenti climatici ha infatti messo in chiaro che si hanno ancora 11 anni di tempo per modificare il modo di produrre e di sfruttare le risorse che sta sempre più impoverendo il nostro Pianeta. I governi devono però agire immediatamente, dato che i primi effetti del cambiamento climatico si iniziano a vedere negli inverni sempre più brevi e nell’aumento della temperatura dei mari.

Il 15 marzo 2019 ci sarà la più grande mobilitazione studentesca globale mai vista prima. In tutto il mondo i ragazzi hanno deciso di prendere parte alle proteste che saranno messe in atto e anche in Italia in moltissime città (tra cui Tortona) si scenderà in piazza. La richiesta di Greta è quella di portare con sé un cartello che spieghi il motivo della presenza in piazza e di sfilare poi a piedi per le vie della città, mostrando la forza dell’iniziativa che è nata tra i ragazzi. Il Friday For Future è il modo che milioni di studenti hanno trovato per mostrare la propria voglia di salvare il Pianeta e di scuotere le coscienze addormentate della classe politica dirigente.

La richiesta dei ragazzi di tutto il mondo è ben precisa: un futuro per il Pianeta, per le generazioni che verranno e soprattutto per il nostro ecosistema. Una serie di politiche immediate che mirino a bloccare i gas serra, a diminuire drasticamente le emissioni di Co2 e che portino il clima a ristabilire il suo normale equilibrio. Si deve agire ora, non tra 2 anni, non con le scadenze del 2030, ma in questo momento si devono fare delle politiche che permettano di tutelare i nostri mari, il clima e tutto ciò che riguarda la salute della natura. Si chiede che i governi facciano qualcosa subito e che mettano in pratica delle politiche di tutela del clima, in modo da invertire la rotta e riuscire a salvare il nostro ecosistema.

Sarà interessante valutare come lo scipero di domani sarà in grado di influenzare la campagna elettorale per le prossime elezioni Europee di domenica 26 maggio, quali partiti saranno in grado di rispondere alle richieste dei millenials.

Il programma di #ClimateStrike Tortona

Anche a TORTONA gli STUDENTI scendono in piazza per difendere il Pianeta Con Greta Thunberg

– ore 10.30 partenza del corteo dal Liceo Peano di Tortona;
– ore 11.00 raduno in piazza duomo e partenza per la Torre del Castello

Una volta sul castello la mattinata proseguirà con il discorso degli studenti tortonesi, quindi prenderanno parola gli esperti che spiegheranno nel dettaglio il rischio che sta correndo il nostro pianeta. Una volta terminati gli interventi programmati i microfoni saranno lasciati aperti e chiunque potrà intervenire per dire la sua riguardo al problema e soprattutto per suggerire qualche solizione alla platea.

Evento facebook: https://www.facebook.com/events/293419227994258/

Il discorso di Greta Thunberg al Cop 24 di Katowice

Il mio nome è Greta Thunberg, ho quindici anni e vengo dalla Svezia. Molte persone dicono che la Svezia sia solo un piccolo Paese e a loro non importa cosa facciamo. Ma io ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. Se alcuni ragazzi decidono di manifestare dopo la scuola, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo veramente.

Ma per fare ciò dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto questo possa risultare scomodo. Voi parlate solo di una crescita senza fine in riferimento alla green economy, perché avete paura di diventare impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse idee sbagliate che ci hanno messo in questo casino. (…) Ma non mi importa risultare impopolare, mi importa della giustizia climatica e di un pianeta vivibile. La civiltà viene sacrificata per dare la possibilità a una piccola cerchia di persone di continuare a fare profitti. La nostra biosfera viene sacrificata per far sì che le persone ricche in Paesi come il mio possano vivere nel lusso. Molti soffrono per garantire a pochi di vivere nel lusso.

Nel 2078 festeggerò il mio settantacinquesimo compleanno. Se avrò dei bambini probabilmente un giorno mi faranno domande su di voi. Forse mi chiederanno come mai non avete fatto niente quando era ancora il tempo di agire. Voi dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi.

Finché non vi fermerete a focalizzare cosa deve essere fatto anziché su cosa sia politicamente meglio fare, non c’è alcuna speranza. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come tale. Noi dobbiamo lasciare i combustibili fossili sotto terra e dobbiamo focalizzarci sull’uguaglianza e se le soluzioni sono impossibili da trovare in questo sistema significa che dobbiamo cambiarlo. Non siamo venuti qui per pregare i leader a occuparsene. Tanto ci avete ignorato in passato e continuerete a ignorarci. Voi non avete più scuse e noi abbiamo poco tempo. Noi siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene al popolo. Grazie”.

Fonte: Money.it; Wikipedia; MSAC Tortona.

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