Ancora solo parole e niente fatti sulla ripresa dei lavori. La notizia è stata data da «Il Piccolo» nell’edizione cartacea di martedì 7 settembre.
La ciclopedonale per Viguzzolo sembra ormai essere diventata una barzelletta. Un iter di approvazione di quasi cinque anni: durante la festa patronale di Viguzzolo del 2016, a settembre, il Comitato Smart Land aveva iniziato a raccogliere le firme, poi ci sono stati tutti i vari incontri con i comuni, la Provincia e addirittura un viaggio a Torino, per parlare direttamente con la Regione Piemonte. Insomma, la pista ciclabile sarà lunga all’incirca 5 chilometri. Mal contati ci sono voluti un anno a chilometro per vedere finalmente l’apertura del cantiere, che ha aperto i primi giorni di marzo di quest’anno. È stato aperto qualche settimana in cui i lavori sembravano procedere bene e poi a maggio si è fermato. Speriamo di non dover aspettare altri 5 anni per vedere la fine dei lavori!
Ormai siamo come San Tommaso, se non vediamo non crediamo, non ce ne farete una colpa. Di questi ultimi tempi è tutto un brulicare di notizie, mezze notizie, contro-notizie. Insomma, nessuno ha saputo come mai i lavori della ciclabile per Viguzzolo si fossero interrotti, neanche il Comitato Smart Land, che veniva anche abbastanza snobbato dal Comune di Tortona, capofila della cordata di Enti Pubblici che hanno consentito di accaparrarsi il finanziamento per la realizzazione dell’opera attraverso il bando Percorsi Ciclabili Sicuri. Più volte interpellato in maniera informale dai membri del comitato, faceva lo gnorri e li lasciava venire a conoscenza delle notizie dai giornali.
Chi segue codesto umile blog conosce abbastanza bene le vicende legate alla ciclabile per Viguzzolo, chi ancora ne le sa può cercarle cliccando sul tag #Vigu18, così facendo troverete tutto in ordine cronologico. Noterete che a partire dal 2019 le notizie hanno iniziato a farsi sempre meno frequenti (nonostante chi scrive trovi ogni occasione e ogni scusa per parlare della pista ciclabile NdA). Poche notizie, ma ben confuse: a dicembre veniva comunicato che i lavori sarebbero partiti a gennaio (in pieno inverno!), poi invece i lavori sono iniziati a marzo e subito interrotti prima ancora della metà di maggio. Poi più niente notizie, nonostante cittadini e Comitato chiedessero cosa stesse succedendo. A luglio (tramite La Stampa di Alessandria) veniva data la notizia che i lavori sarebbero ripresi a luglio, al massimo entro agosto. Secondo voi sono iniziati i lavori entro i termini promessi? Bravi avete indovinato, la risposta e no. Altra presa … di tempo.
Arriviamo finalmente a questa settimana (pieno mese di settembre ed esce, questa volta sul Piccolo di Alessandria (cartaceo del 7 settembre 2021), un articolo che di fatto riprende quello de La Stampa di un mese fa, ma sposta le promesse avanti di un mese. Questa volta si parla di riapertura del cantiere “a breve” e comunque in tempo per terminare il cantiere entro fine settembre, forse i primi giorni di ottobre. Badate bene, chiudere: terminare i lavori. Non semplicemente riprenderli. Sempre sul Piccolo di martedì si fa il nome di tre nuove ditte che si accaparrano parte dei lavori, hanno le professionalità richieste per far fronte alle varianti progettuali passate al vaglio della Regione.
A questo punto, nell’augurarci che questo benedetto cantiere si rimetta in movimento, è auspicabile che i termini promessi dal Comune per il completamento dei lavori non vengano rispettati, perché ci chiediamo proprio quale potrebbe essere il risultato di lavori fatti così sbrigativamente…
Spero vivamente di potervi dare presto l’unica notizia che tutti stiamo aspettando vale a dire la notizia che il cantiere finalmente riapra. Mi auguro veramente di tornare a parlare di questo tema molto, molto presto. Speriamo che le date indicate questa volta vengano rispettate e non siano invece solo altre parole al vento.
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