Sabato ad Alessandria ci sarà la manifestazione Lgbtqi+ contro il taglio del Ddl Zan

Un ritrovo in piazza Santo Stefano organizzato da “Non finisce queer” – gruppo giovanз Lgbtqi+ di Alessandria.

Foto fatta Al Gay Pride 2019

Noi di “Non finisce queer” – gruppo giovanз Lgbtqi+ di Alessandria – saremo in piazza Santo Stefano sabato 6 novembre, dalle ore 16, appoggiatз da altre realtà del territorio, per manifestare il nostro dissenso verso l’affossamento del Ddl Zan, avvenuto in maniera indecorosa all’interno di una istituzione importante come il Senato della Repubblica.

Siamo un gruppo di giovanз alessandrinз che durante il Pride del 2019 si sono conosciutз e hanno pian piano dato vita a un progetto che quest’anno, da settembre, ha ufficialmente preso il via, grazie anche al finanziamento di Fondazione SociAL e di Associazione Cultura e Sviluppo, attraverso il bando Swipe it up.

Contiamo di portare in piazza testimonianze di persone direttamente interessate – non solo della comunità lgbtqia+ ma anche donne e persone con disabilità – brevi discorsi di attivistз del territorio, alcune nostre riflessioni in quanto organizzatorз dell’evento. Le esporremo una dietro l’altra, intervallate da piccole pause. Nel rispetto delle normative vigenti anti Covid-19, ci faremo ascoltare da chi vorrà fermarsi per ricominciare dalla piazza, dalla società civile, un pezzo di quel percorso lungo e travagliato che mira ad una società più giusta ed equa.

Il Ddl Zan è morto, ma noi no. Siamo stanchз, amareggiatз, ma non staremo zittз. Non è ammissibile che ogni giorno escano notizie di persone picchiate, derise, cacciate di casa, uccise, solo perché esistono – e nessuno faccia niente. Peggio, si specula sulla loro e sulla nostra pelle.

Era una legge che avrebbe quantomeno iniziato a mettere in luce un problema che esiste e che non scomparirà ignorandolo. Non avrebbe messo il bavaglio a nessuno, come si usa dire in malafede da certe parti. Sarebbe stato solo un piccolo e utile tassello.

Siamo un paese che a giugno riempie le città di bandiere arcobaleno, ma che poi si gira dall’altra parte quando una donna viene trattata da cittadina di seconda classe, quando un ragazzo gay viene insultato e picchiato per strada; siamo un paese che sputa in faccia alle persone trans*, disegnate come caricature e pervertiti; siamo un paese pigro, ipocrita, che soffia sul fuoco della violenza e che straparla di libertà, calpestandola invece. Siamo un paese che non impara mai.

Non vogliamo vivere in questa Italia, ma al contempo non vogliamo abbandonarla a sé stessa, lasciarla in mano a una classe dirigente in buona parte ottusa.

Chiediamo a tutte le persone che hanno a cuore queste idee di scendere in piazza con noi, perché non siamo pochi, ma dobbiamo dimostrarlo facendoci vedere.

Per maggiori info potete contattarci sulla pagina Facebook “Non finisce queer” e su Instagram @nonfiniscequeer.

 

Non finisce queer###