Massimiliano Mesenasco illustra agli studenti del “Marconi” le nuove strategie di promozione del territorio.
Grazie al progetto “Beni Culturali: il Cuore dell’Umanità”, la Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali promuove da anni la sensibilizzazione dei giovani nei confronti di quell’immenso patrimonio di beni, materiali ed immateriali, che fa da sempre del nostro paese un polo mondiale dell’arte, del “saper fare” umano e della cultura in generale. Agli studenti dell’I.I.S. “Marconi” di Tortona il progetto ha così offerto, dalla data d’inizio del suo avvio, innumerevoli e diversificate esperienza ed occasioni di confronto per la loro formazione umana e professionale futura.
La valorizzazione del territorio, della sua civiltà e dei suoi prodotti è uno dei cardini di una visione economica ambiziosa ed innovativa, che riconosce i potenziali delle proprie risorse e, in un’ottica non più di sfruttamento, ma di crescita, conservazione e promozione, li coniuga in una sapiente fusione di passato e futuro. L’acquisizione delle competenze della nuova scuola consente così ai giovani di apprezzare e riscoprire responsabilmente la storia, le “cose”, i valori e le tradizioni, non come facenti parte di un passato a loro indifferente, ma come un punto di partenza per costruire il loro mondo.
Su questa linea, martedì 06 dicembre, nella Biblioteca dell’I.I.S. “Marconi”, il Dott. Massimiliano Mesenasco, Product manager con vasta esperienza internazionale e “vecchia conoscenza” dei partecipanti al progetto, è tornato a parlarci di come, e perché, il supporto delle nuove tecnologie costituisca la via privilegiata per la valorizzazione dei beni del nostro territorio e di tutti i territori in generale. “Marketing territoriale e tecnologia – Innovare per promuovere il territorio” il tema dell’incontro, incentrato sulla definizione dei concetti fondamentali del marketing applicati allo sviluppo del turismo nelle sue varie forme. Un turismo, quello proposto da Mesenasco, non più consumistico e “di massa”, come in precedenza, ma reso in qualche modo “colto” e consapevole, rispettoso dei tempi dell’uomo e della natura, ma anche capace di comprendere ed amare quelle “tecniche” che, dall’antichità ad oggi, dall’innesto dei vitigni, alla tradizione dell’accoglienza e dell’ospitalità, dalla produzione dei “sapori e degli aromi” delle eccellenze gastronomiche e non solo, arrivano a sposare felicemente programmazione, business plan, strategie di immagine e tecnologie informatiche.
Le “4 P” del marketing tradizionale: product, price, place e promotion si ampliano nel loro significato e consentono alle aziende di pianificare le proprie strategie di marketing, accentuando l’aspetto caratterizzante, assoluto ed esclusivo del prodotto offerto. Il “bene” capace di attirare e soddisfare i turisti inizia proprio da un processo di “educazione” interiore ed esteriore e la sua definizione finale è spesso molto complessa e di difficile programmabilità, proprio per il forte impatto soggettivo e sociale che comporta.
Il marketing territoriale prevede una maggiore attenzione etica nei confronti del prodotto stesso ed uno sviluppo equilibrato che preservi le risorse presenti, rafforzando al tempo stesso il tessuto socio-economico. In conclusione il nostro relatore non si è limitato però ad illustrarci elementi di conoscenza teorica, ma ci ha coinvolti piacevolmente in una riflessione su di una situazione concreta. Il territorio tortonese, a questo proposito, dispone di ampie potenzialità turistiche, che possono essere sviluppate affrontando sfide interne ed esterne non solo legate alle scelte del singolo imprenditore. Per realizzare un tale cambiamento diventa fondamentale valutare l’impatto di questo tipo di marketing sul territorio, cercando sempre di mantenere la sostenibilità ambientale, umana ed etica. È necessario ridurre la stagionalità, migliorare la qualità del lavoro turistico, ottimizzare l’uso delle risorse naturali e considerare l’impatto dei trasporti turistici sul contesto umano e geografico. Attraverso l’utilizzo del marketing e della tecnologia si può quindi creare un nuovo modello di turismo, legato alla ricerca dell’autenticità attraverso un atteggiamento partecipativo e responsabile sia del mondo dell’imprenditoria, che della collettività.
Beatrice POGGIO
5^ AR Amministrazione, Finanza e Marketing