Ai fini della classifica l’arrivo è fissato al traguardo volante di Carbonara Scrivia, poi trasferimento a Tortona e la sfilata in c.so Cavour.
La Giunta tortonese mantiene la linea dura con le biciclette anche in occasione dell’arrivo dell’11^ tappa del Giro d’Italia di mercoledì 17 maggio p.v.
In molti casi, soprattutto nelle fasi finali della corsa quando le velocità aumentano e gli spazi si restringono, alcuni pedoni tra il pubblico sono stati colpiti dai ciclisti in volata, che hanno creato microfratture alle mani con le quali si sporgevano con i telefonini (in qualche caso creando anche danni materiali, quando gli iphone colpiti dai ciclisti sono caduti a terra).
“In questa maniera tuteliamo il pubblico, che ha tutti i diritti di fare le riprese senza che la propria incolumità venga messa a rischio, ha dichiarato l’assessore Cattivacci. Le bici condotte a mano hanno anche un altro vantaggio; sono più lente e quindi le fotografie vengono meno mosse“.
Insomma la Giunta derthonina sembra inamovibile su questo punto: a Tortona le bici non le vogliamo. Chiediamo scusa ai commercianti della via Emilia per aver candidato Tortona a città di tappa del Giro d’Italia, non succederà più.
Ai fini della classifica generale l’arrivo è fissato a Carbonara Scrivia, comune confinante con Tortona, in cui i ciclisti transiteranno in arrivo da Gavi. Quello che all’apparenza sarà un traguardo volante è in realtà la linea di arrivo della tappa. All’uscita del paese di Carbonara, la carovana del Giro si trasferirà a Tortona con un limite massimo di 10 km orari e poi sfilerà con bici a mano per tutto corso Cavour. I cartelli di divieto di accesso alle bici saranno posizionati nelle prossime settimane e comunque in tempo con l’arrivo della Carovana rosa.
In assenza dell’assessore Mastici, assente giustificato, è il sindaco Sviti a commentare la notizia. “A Tortona abbiamo deciso che laddove non transitano le automobili non possano transitare neanche le bici, a meno che queste ultime non siano condotte a mano. Noi usiamo il vezzo di dichiarare che le bici vadano condotte a spinta per confondere il più possibile le idee ai nostri concittadini, che rimangono con il dubbio se la spinta sia da dare con le mani o con le gambe, ma questo è un altro discorso. Mercoledì 17 maggio le strade interessate dal passaggio del Giro d’Italia saranno chiuse al traffico, questo le renderà di fatto aree pedonali e quindi deliberabili come vietate al transito ciclistico.
Abbiamo ricevuto molte lamentele. Le bici da corsa vanno effettivamente troppo veloci. Ma lei pare? Perché una persona per bene dovrebbe spendere centinaia di migliaia di euro in automobili di lusso se poi, fermo al semaforo, viene superato da una semplice bicicletta?”
La scorsa campagna elettorale l’abbiamo vinta con lo slogan “A casa!”, siamo sicuri di poter vincere anche quella del prossimo anno. Lo slogan è già pronto: “A mano!“.