Tortona prova a contraddirsi sul 25 aprile, ma non ci riesce

Perchè la rievocazione storica è in calo di presenze mentre la celebrazione partigiana le vede aumentare? Cosa c’è sotto?



Tortona raddoppia il 25 aprile

rievocazione storica truppe FEB a Tortona

Ho assistito anche quest’anno alle celebrazioni del 25 aprile. Tortona in questo caso raddoppia perchè alle celebrazioni istituzionali che vedono la deposizione della corona d’alloro, la messa e i discorsi partigiani dopo l’Inno di Mameli, si aggiunge anche la rievocazione storica dell’entrata delle truppe di liberazione brasiliane della FEB in città, avvenuta il 29 aprile 1945.

Doppio appuntamento quindi, già da due anni; da quando gli storici facenti capo alla società storica Pro Iulia Dertona e al Comune di Tortona organizzano l’Evento, coadiuvati da Giovanni Sulla, collezionista di reperti militari ed esperto della storia della Feb, in contatto con l’ambasciata brasiliana a Roma, con il colonnello Ricardo do Amaral Peixoto, massima carica militare in Italia, nonché con il Sig. Mario Pereira del Monumento Votivo Militar Brasileiro di Pistoia.

Lo scorso anno la rievocazione storica in piazza Malaspina ha visto la partecipazione davvero di tanta gente. Complice la novità sono stati in molti coloro che hanno partecipato vestiti in costume. Quest’anno c’è stata molta meno gente, nonostanta la messa a dimora dell’albero della FEB (una Thuja o Tuia, facente parte della grande famiglia dei cipressi, pianta che cresce sia In Italia, dove è chiamata Zepressina, che in Brasile). Quest’anno era presente una delegazione da Alessandria, ma è mancata l’annunciata partecipazione dei sindaci dei comuni medaglia d’oro del tortonese. Oltre ad Alessandria, unica presenza pervenuta il Comune di Tortona, con sindaci, vice sindaci, aspiranti sindaci.

Lo stesso non si può dire della celebrazione tradizionale in corso Leoniero, che invece ha visto la partecipazione di tantissimi tortonesi, meno appariscenti, ma comunque molto numerosi. Molto lontana dalle celebrazioni un po’ assonnate degli scorsi anni, quest’anno la partecipazione è stata molta e ad essa ha partecipato credo tutta la Tortona civile, militare e religiosa, oltre a molte associazioni. Tanta gente da riempire l’intero Corso Montebello e poi da non riuscire a stare tutti contemporaneamente in piazza.

Come mai un cambio di tendenza così repentino, come mai, nonostante la voglia di partecipazione, la più spettacolare rievocazione storica non prende piede?

Proprio quest’anno in cui il Ministro Salvini ha snobbato le celebrazioni del 25 aprile c’è stato un ritorno netto ai valori costituzionali.

Stendiamo un velo pietoso anche su come sono andate le elezioni in Sicilia, luogo in cui il Ministro ha onorato la festa col pretesto di parlare di Mafia. Al primo turno già due dei sette comuni alle urne avranno la Giunta di centro sinistra.

Insomma quello del 25 aprile sembra un epic fail, un contropiede per il ministro felpato: non solo non ha portato vantaggi in attacco, ma ha anche perso consensi in difesa. Non è una novità che gli Italiani alla loro Costituzione non rinuncino tanto facilmente, per non modificarla hanno già detto di no a Renzi (che poi ne ha fatto una questione personale e si è ritirato). Non basta un imbonitore qualsiasi a rimettere in discussione i nostri valori.

Vi ho descritto il quadro generale perchè esso inevitabilmente si ripercuote nel locale. A mio giudizio l’analisi di quanto è avvenuto a Tortona va fatta con questi presupposti ben in mente, soprattutto per “leggere” i dati della grande affluenza alla celebrazione ufficiale e la diserzione da quella più “militarizzata“.

Se posso permettermi un commento, mi sembra che la rievocazione storica, pur dimostrando un alto valore scientifico non sia completa. Anche ascoltando i rumors, i commenti di chi era presente posso dire che il sentimento diffuso sia quello di una rappresentazione ancora troppo “vetrina di politici“, soprattutto in quest’anno di elezioni. Prendere i contatti con l’ambasciata del Brasile a Roma è stato sicuramente un atto meritorio, ma accompagnato da un certo scetticismo di fondo sul valore del 25 aprile da parte di alcuni promotori e facilitatori della manifestazione, anche qui a Tortona non ha pagato.

Beninteso: anche a me piacerebbe poter vivere il significato del 25 aprile in un contesto più ampio, ma forse i tempi non sono ancora maturi. Il valore del 25 aprile è ancora radicato nei valori partigiani e la loro memoria è ancora un elemento necessario a dare un senso alle celebrazioni. Per questo ogni manifestazione che ne sia priva risulta insufficiente.

In definitiva se gli italiani, i tortonesi nel nostro caso, sono messi difronte ad una scelta scelgono ancora l’Italia dei partigiani.

Tortona corteo del 25 aprile 2019

 

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