Tortona Oggi riapre i battenti

Dopo tre mesi di scarsa attività questa è la prima volta che scrivo guardando al futuro e non solo a come difendersi dal coronavirus, che rimane la priorità.



Eccoci qua

Eccoci qua.

È dal 29 aprile che non scrivo, ho fatto passare quasi un mese. A dire il vero anche aprile e marzo non sono stati mesi di grande produttività da parte mia, con solo 22 articoli complessivi, meno di una dozzina al mese di media.

Insomma, un disastro! La fase 1 in qualche modo l’ho retta, è stata la fase due, iniziata ufficialmente il 4 maggio, a farmi trovare impreparato. Complice la scuola, che per tutto il secondo quadrimestre si è svolta nella modalità “a distanza” e quindi al computer, la mia produttività sul blog è quasi sparita. Stessa sorte ha subito la pagina facebook Tortona Oggi: marzo e aprile sono andati avanti per inerzia e a maggio c’è stato lo stop. Un mese sabbatico? Forse, ma le mie energie sono ancora molto basse.

Del periodo di quarantena si salva solo, anzi è un vero e proprio piccolo gioiello, la mia diretta della processione del Venerdì Santo. Quest’anno la Pasqua è stata surreale, ognuno a casa sua, senza quasi sapere cosa succedesse per strada. Suggestive le immagini del Papa in una Piazza San Pietro deserta e, nel suo piccolo, Tortona, con il nostro Vescovo mons. Vittorio Violasolo con la croce” a rendere omaggio a Cristo e alla città tutta, rappresentata del sindaco Federico Chiodi. Con loro don Claudio e don Luca, le forze dell’ordine e pochissimi altri colleghi giornalisti.

Io da bambino venivo portato alla “processione del venerdì santo“, come viene chiamata a Savona, il luogo in cui si svolge ogni due anni quella a cui sono più legato. È un momento importante della città in cui avevo i nonni e lo è diventato per me. Ha trovato la maniera di entrare nel mio modo di essere. Ricordi confusi su cui aleggia un alone di solennità. Uno dei percorsi che mi hanno portato all’età adulta e che ancora suscitano il mio interesse. Per questo anche quest’anno non ho voluto perdermela, così mi sono presentato in piazza Duomo alla partenza. Ho iniziato a riprendere e a seguire la Via Crucis, nessuno mi ha fermato.

Mano a mano che ci avvicinavamo al Santuario, lungo la processione, erano sempre di più le persone che partecipavano all’evento tramite facebook. Sono andato avanti a trasmettere fino a che ho avuto batteria, fin quasi alla fine. Poi tutti a casa a sanificare le mascherine e a fare i conti con la vita in cattività.

Comunque eccomi qua, senza nuove idee particolari. Intendiamoci, non che l’intenzione di Tortona OGGI di raccontare gli “usi, costumi e manie” di questa piccola città di provincia sia superata, ma forse serviranno nuovi progetti editoriali per mantenerla valida. Vedremo.

Intanto ripartiamo così, da dove ci eravamo lasciati, come se niente fosse, anche se è impossibile fare finta di niente, vi renderete conto di come il coronavirus ci abbia costretti a cambiare, e di molto, i nostri usi e costumi e ci abbia iniettato nuove manie con le quali fare i conti.

Tutto è ancora così diverso da “prima“. La socialità va reinventata senza cedere al gioco del coronavirus, ma senza neanche abbandonarsi troppo alla tecnologia dell’informazione e della comunicazione. La tecnologia non riposa mai e tende a non far riposare mai neanche noi. È comoda, ragiona e lavora per noi, ma rischia di atrofizzare il nostro cervello e il nostro corpo… e il nostro cuore.

Quindi, Tortona: “Ripartiamo“! Grazie a chi mi ha seguito fino a qua, grazie a chi si è preoccupato per me e mi ha scritto per avere notizie, grazie soprattutto a chi vorrà continuare questo cammino con me.

saluti
cc

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