Noi siamo il Derthona, un progetto di azionariato popolare nel calcio

L’intervista che feci ad Andrea Freddo per il numero di Febbraio 2017 de “l’inchiostro fresco”, ancora inedita sul web.



Noi siamo il Derthona, un progetto di azionariato popolare nel calcio

Del periodo da tirocinante giornalista ho ricordi confusi, mi ricordo precisamente cosa avevo scritto (circa 250 articoli in due anni tra carta stampata e web a cui si aggiungono i 17 video (che potrete trovare in questa playlist) e le prime puntate del Country User), ma non sempre dove trovare gli articoli. Molti li ho portati su “codesto” blog, ma non tutti:alcuni sono rimasti solo sul sito online dell’inchiostro, altri sono stati pubblicati sull’edizione cartacea e sono rimasti lì.

Uno di quelli che sul web non erano mai usciti è quello che vi propongo oggi. È tornato di attualità in seguito alla seconda puntata della “Diretta Bar Stadio in collaborazione col Bar Tiziana” di domenica scorsa, in cui ho intervistato nuovamente Andrea Freddo, sono passati quasi tre anni…

Ecco qui dunque la seconda Diretta Bar Stadio e a seguire l’articolo uscito su “l’inchiostro fresco” (cartaceo) di Febbraio 2017.

“Noi siamo il Derthona, un progetto di azionariato popolare nel calcio” – Articolo uscito sul mensile “l’inchiostro fresco” di Febbraio 2017

Abbiamo incontrato Andrea Freddo il Presidente del Trust “Noi siamo il Derthona”.

Un Trust è un istituto per cui sono i tifosi stessi a governare le società sportive, in questo caso il Derthona FBC 1908, la squadra storica di Tortona.

Il Trust appartiene, unico in Piemonte, a “Supporters in campo”, una rete nazionale di circa trenta associazioni di promozione sportiva di squadre anche importanti come il Venezia e il Verona.

Noi siamo il Derthona” vuole essere un’evoluzione nel mondo del calcio, un veicolo identitario e non solo di business che si impegna sui seguenti fronti:

  1. Il recupero della memoria storica della squadra che è stata il riferimento per Tortona dal 1908 anno della sua fondazione fino al 2016, anno in cui la Società non si è più iscritta al campionato di serie D;
  2. Iscrivere la prima squadra al prossimo campionato che non potrà essere quello di serie D ma uno che verrò affidato dalla Federazione. Attualmente il settore giovanile milita in campionati provinciali e regionali.
  3. Ricucire il legame perso tra il Derthona Calcio e la città;
  4. Salvaguardare lo Stadio Fausto Coppi ed integrare le attività che si svolgono al suo interno. Sull’esempio di Omegna, luogo in cui lo Stadio di Calcio è stato recuperato anche per altre iniziative si potrebbe pensare ad un utilizzo estivo con l’allestimento di un punto di ristoro, che servirebbe l’intero Parco del Castello, e alla realizzazione di eventi sportivi e culturali.

La conversazione con Andrea si è poi fatta meno formale e ci siamo scambiati qualche battuta sul Marketing Territoriale, attività che entrambi riteniamo strategica per Tortona in questo momento e che potrà contrastare la tendenza attuale che vede ogni attore del territorio “fare da sé” senza cercare occasioni di collaborazione.

Il calcio può essere un modo per unire le persone in questa cittadina che è abituata da troppo tempo a vedere solo le cose negative e questo ne affossa l’orgoglio. Quello di cui Tortona ha bisogno è un po’ di fiducia sul suo futuro e forse può trovarla anche attraverso la ripartenza del Derthona Calcio.

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