La lectio magistralis di Massimo Cacciari a Tortona

Ieri sera Sala della Fondazione gremita per l’appuntamento con la presentazione del libro “La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo” di Massimo Cacciari.



Umanesimo Tragico

Massimo Cacciari è stato a Tortona. Ospite del Gruppo di ricerca filosofica Chora, ha intrattenuto per quasi due ore gli oltre 200 tortonesi che hanno riempito la Sala della Fondazione CR Tortona.

Matteo Canevari e Alessandro Galvan, rispettivamente vice-presidente e presidente del gruppo di ricerca filosofica attivo a Tortona dal 1998, hanno introdotto la serata. In pratica si è analizzato cosa è successo nelle menti degli intellettuali, da Dante in poi, in un’Italia (che ancora non era tale) che stava attraversando una profonda crisi politico-identitaria.

Tanta storia, che sta alla base per capire il momento in cui la riscoperta dei classici fece da ponte per il passaggio alla nuova era, quella del Rinascimento con le scoperte (geografiche e scientifiche) da cui fu generato.

Non un’erudizione fine a se stessa ma un modo per ri-leggere l’umanità e, soprattutto, per interpretarla. Per questo l’umanesimo di ieri alla Sala della Fondazione è un Umanesimo tragico, in cui l’Uomo si è reso conto dei suoi limiti, prigioniero della “fortuna“, intesa come natura e relazioni con gli altri.

La domanda da porsi non è “Cosa è l’uomo?” ma bensì “Chi sei tu uomo?“, chi decidi di essere? Vuoi vivere nelle passioni o cercare di conoscere te stesso e il mondo (anche e soprattutto attraverso gli autori classici) e saperlo da un lato interpretare e dall’altro raccontare?

Non si è parlato solo di filosofia, ieri, ma anche di filologia (oltre che di storia). La filologia, infatti, è alla base dell’umanesimo, obbligato a confrontarsi con una lingua nuova, il Volgare, che aveva ormai preso il posto del Latino.

Quanto umanesimo c’è nel nostro tempo, quanto la crisi che stiamo vivendo può avere analogie con quella che attraversò la nostra penisola a partire da Trecento? è la domanda che aleggiava in sala e alla quale Massimo Cacciari ha risposto riproponendo la domanda iniziale: “Chi vuoi essere tu, uomo?” Vuoi essere un uomo che alimenta il pensiero attraverso l’uso delle parole? Vuoi parlare, o ti accontenti (per carenza di strumenti dialettici) di “essere parlato“? L’unico modo perché la nostra era non finisca tragicamente sulla “Nave dei pazzi“, alla deriva senza nocchiere e con un albero della cuccagna al posto dell’albero maestro, è quella di amare la conoscenza, non per mera erudizione ma per saperla interpretare (con il pensiero e quindi con le parole) ed essere convincenti nel darne una nostra interpretazione attraverso una lingua efficace (ancorché mai completa), attraverso il “Volgare illustre“.

Gli incontri filosofici del Gruppo Chora proseguiranno, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, con il patrocinio della Città di Tortona, in collaborazione con l’Unitre di Tortona alla Biblioteca Civica di Tortona, in Via Ammiraglio Mirabello 1 con il ciclo di incontri:

La sfida della libertà – Filosofia e politica nell’Italia del Ventennio”.

Martedì 5 novembre 2019 ‒ ore 17.30
Gianni Castagnello
Benedetto Croce e il Manifesto degli intellettuali antifascisti

Martedì 12 novembre 2019 ‒ ore 17.30
Alessandro Galvan
Piero Martinetti e la coscienza intransigente

Martedì 19 novembre 2019 ‒ ore 17.30
Giuseppe Cospito
Antonio Gramsci e il fascismo

Martedì 26 novembre 2019 ‒ ore 17.30
Giorgio Gatti
Piero Gobetti: “che cosa ho a che fare io con gli schiavi?”

Martedì 3 dicembre 2019 ‒ ore 17.30
Chiara Giorgi
Lelio Basso e la lettura di Marx

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.