Incontri cicloletterari de La Mitica 2016





Proseguono DOMENICA 21 Febbraio, alle ore 17 a Castellania (Alessandria) gli incontri cicloletterari de La Mitica 2016

Gli Incontri Cicloletterari de La Mitica 2016

La maglia ufficiale de La Mitica è stata presentata agli incontri cicloletterariSono partiti sotto una buona stella gli incontri cicloletterari del 2016. Domenica 17 gennaio nella sala riunioni del Borgo di Castellania, gremita da un centinaio di persone, Gino Cervi ha condotto la serata in cui è stata presentata dal Comitato Colli di Coppi la maglia della ciclostorica La Mitica che, giunta alla quinta edizione, da quest’anno avrà la divisa ufficiale.

E’ stato un successo l’incontro con Paolo Aresi per parlare del suo libro “La vita a pedali” e non solo di quello: anche di passato di futuro, del significato del tempo e di come il nostro tempo abbia spesso appiattita la visione del proprio futuro e necessiti di ritrovare il senso del tempo.

L’emozione è stata forte, non solo perchè, diciamolo, il Borgo di Castellania ha un sentore di “Santuario del ciclismo” ma anche perchè Paolo Aresi è veramente un bravo scrittore. Il momento top della serata è stato raggiunto quando gli è stato chiesto di leggere un pezzo del suo libro.

Paolo Aresi ha incominciato a leggere una parte dell’ultimo capitolo. E’ il momento in cui Felice Gimondi si appresta a diventare campione del mondo di Ciclismo a Barcellona nel 1973.

Copertina de La vita a pedali: il libro presentato da Paolo Aresi agli incontri cicloletterariMancano dieci chilometri e stiamo andando forte e la stanchezza stringe i muscoli e lo stomaco, annebbia la vista. Ma non vado male.

Quando il belga è partito, ho recuperato senza difficoltà. Lui non voleva partire davvero, lo so. Era una prova. Voleva vedere come rispondevamo. Questa volta abbiamo risposto tutti, nessuno si è staccato.

E adesso siamo qui su questo asfalto e sotto questo cielo così azzurro e il sole del pomeriggio rende tutto dorato, tutto bello. Ogni tanto vedo il mare. E’ azzurro e verde, come la mia bicicletta.

Siamo rimasti in quattro.

Penso che non ce la farò. Siamo in quattro e due sono più veloci di me. Allo sprint mi batteranno, come sempre. Come a Mendrisio due anni fa.

C’è ancora la salita del Montjuich, la strada che sale all’altura sopra Barcellona. Ai primi giri ho guardato il mare, ho ammirato questo panorama. Poi qualche sguardo fugace, poi più niente. La corsa è diventata dura, durissima.

Durissima. Eddy ha avuto un problema all’inizio, un sasso schizzato dalla strada lo ha colpito al ginocchio, ma poi è andato come un treno.

All’undicesimo giro è partito come una Ferrari, come sa fare lui.

Tenere le sue ruote, quando fa così, significa strappare la carne dai muscoli, piegarsi sul manubrio fino a masticarlo.

Lui è capace di far male.

Eddy vuole vincere ancora. Vuole vincere sempre. Io non mollo, adesso vediamo che cosa succedesull’ultima salita. Ho la sua ruota davanti a me, adesso, una goccia di sudore mi vuole entrare negli occhi, la porto via con il dorso della mano. Non devo staccarmi sul Montjuich. Attaccherà Ocaña, Luis non ha nessuna possibilità in volata, meno di me. Maertens è il più forte di tutti in volata. Anche di Eddy. Ma Eddy è il capitano. Ultimo tratto di pianura. Andiamo forte, ma non siamo al limite. Ecco, Eddy si sposta, adesso tiro io e il vento mi soffia in faccia e mi porta via il sudore, devo stare attento, non credo che qualcuno possa partire adesso.

Tiro con forza non al massimo. Saremo sui quarantasei, quarantasette all’ora. Prima che attacchi la salita mi sposto, vado in fondo al gruppetto. Non devo farmi staccare. Devo resistere sul Montjuich. Poi la discesa e una manciata di chilometri all’arrivo. Se tengo sul Montjuich non mi staccano più e l’onore è salvo.

Bello. Come si può scrivere così bene di ciclismo? Si può scrivere così bene di ciclismo solo se si è dei ciclisti è stata la risposta, leggere tanto è necessario ma non sufficiente, la passione si può trasmettere solo se si è vissuta l’esperienza in prima persona.

Un incontro letterario tra campioni, dove si sono incontrate generazioni e leggende del ciclismo. Fausto Coppi, idolo segreto di Felice Gimondi che ha vissuto in una famiglia di Bartaliani ed Eddy Merks, il cannibale che è stato il rivale di sempre ma che quel giorno a Barcellona aveva paura, aveva perso la sicurezza che in tante occasioni lo aveva portato alla vittoria. E Felice Gimondi lo aveva capito e ne ha approfittato per vincere il mondiale di Barcellona.

A dirci queste cose è stato Marino Vigna, che era presente alla serata. Ciclista olimpionico, per tre anni è stato il direttore sportivo di Eddy Merks. Il rapporto tra Gimondi e il cannibale è stato di stima reciproca prima ancora che di amicizia, come spesso avviene tra campioni.

Proprio in quei giorni Paola Gianotti stava compiendo il percorso Milano Oslo per Bike the Nobel di Radio 2, l’iniziativa di Caterpillar a favore dell’uso della bicicletta. Una raccolta firme a cui ha partecipato in maniera ufficiale anche La Mitica.

Il secondo appuntamento con gli incontri cicloletterari 

La Bagarre cicloletteraria continuerà domenica 21 Febbraio, alle ore 17 con altri due libri e autori, presenterà la serata il Direttore, giornalista e scrittore, cicloturista e viaggiatore Marco Albino Ferrari.

Sognando l'infinito agli incontri cicloletterari

Paola Gianotti e Alfredo Stoppa presenteranno i loro libri Sognando l’infinito: Come ho fatto il giro del mondo in bicicletta e Caterina controvento.

Ciclismo al femminile. Da un lato Paola, personaggio reale, che fa il giro del mondo in bicicletta, conquista il Guinness World Record e poi parte da Milano, in pieno inverno, alla volta di Oslo. Porta con se diecimila firme raccolte da Bike the Nobel di cui è ambasciatrice. Dall’altro lato Caterina, personaggio inventato, che “ama sfidare tutti e pedalare in salita in un periodo offuscato dalla prima guerra mondiale”.

Richiesta di pace e rifiuto della guerra, un menù letterario che ci sentiamo di condividere.

Paola è riuscita a coronare il suo sogno di bambina di poter fare il giro del mondo. Lo ha fatto in bicicletta. Per quel record è stato necessario affrontare 29.430 chilometri, 144 giorni, 175mila metri di dislivello e 270 barrette di cioccolato, 3 deserti, 32 forature, 405 banane e 110 giorni di vento. Un impresa che la vista anche ferma due mesi a causa di uno sbadato automobilista di Phoenix in Arizona.

Caterina controvento agli incontri cicloletterari de La Mitica

Caterina, personaggio di fantasia, è vissuta un secolo prima di Paola, ha undici anni quando sta per finire la prima guerra mondiale e trova una bicicletta azzurra abbandonata. Ha sempre sognato di avere una bicicletta e adesso che ce l’ha corona un sogno di libertà e segue da vicino, dal Piave, quegli ultimi giorni che mancano alla fine della guerra. Suo papà è al fronte a combattere per il Re, lei vive con la sua mamma e i suoi due fratelli e sente i rumori dei cannoni e anche se il mondo va alla rovescia lei ama pedalare in salita ed andare controvento…

La seconda giornata degli Incontri cicloletterari de La Mitica si preannuncia interessante per parlare ancora una volta di storie di biciclette. A seguire verrà offerto ai presenti un aperitivo con prodotti tipici del territorio dei Colli di Coppi.

Appuntamento con i ciclolettori al Borgo di Castellania (Alessandria) domenica 21 febbraio 2016 alle ore 17:00.

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