Inaugurato il Parco Naturale dell’Alta Val Borbera

Oltre al Parco è stato inaugurato anche il Vecchio Mulino ristrutturato, che macinerà gli antichi cereali coltivati sui versanti terrazzati dell’Alta Valle.



Il Parco Naturale dell’Alta Val Borbera

È stato inaugurato domenica scorsa Il Parco Naturale dell’Alta Val Borbera, istituito dalla Legge Regionale del 13 marzo scorso.

Giornata di festa alla frazione Magioncalda di Carrega Ligure dove, oltre al Parco Naturale è stato inaugurato anche il mulino ristrutturato, benedetto da don Luciano Maggiolo, che ha ammonito i presenti che questa non deve rimanere solo una vuota “vernice” ma deve continuare con l’impegno a far rivivere la valle, per la quale ha messo a disposizione anche la collaborazione della sua cooperativa Terre Bianche di Dova Superiore.

Un altro segnale di rilancio dell’economia di montagna da Carrega Ligure, il paese con la minor densità di popolazione di tutta l’Italia e che rientra a pieno titolo nel territorio delle Quattro Province, dove il Piemonte “incontra” Liguria, Emilia e Lombardia.

A Magioncalda verranno macinati a pietra gli antichi cereali coltivati sui versanti terrazzati oltre i 1200 metri, riscoperti da un gruppo di giovani che, pur non abitando tutti a Carrega, sta ridando vita al paese.

Oltre al sindaco di Carrega Ligure (che comprende l’antica frazione di Magioncalda) Marco Guerrini erano presenti diversi altri consiglieri, nonché il direttore e un guardaparco delle Aree protette Appennino piemontese, l’ente che gestisce anche il neonato Parco naturale alta Val Borbera, la cui istituzione era l’altro motivo di celebrazione. Presenti soprattutto i volontari che hanno collaborato alla ristrutturazione del mulino, e infine Paolo Ferrari coordinatore dell’Ecomuseo dei Sette Ricordi, che sta documentando questo e altri progetti nel Parco.

Anche Walter Ottria, Consigliere regionale nella precedente Amministrazione, durante la quale è stato istituito il Parco, ha voluto essere presente: “Sono ritornato volentieri oggi in Alta Val Borbera dove ho ritrovato dei cari amici. Persone a cui va la mia stima per l’ impegno e la passione con le quali cercano di rilanciare e valorizzare un territorio bellissimo, che ha solo bisogno di maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Il riconoscimento del Parco è stata la via maestra di un percorso che non sarà facile, ma giornate come quella odierna sono tappe importanti. Felice di aver dato il mio contributo ad un progetto meritorio.

Hanno suonato nell’occasione Marco Guerrini in veste di pifferaio e Fabio Paveto alla fisarmonica, alla presenza dei notissimi anziani ballerini di Connio, Giggi Guerrini e Maria Guerrini.

Il mulino è emblematico, osserva Marco Bussone, presidente Uncem, è mosso non solo dall’acqua, bensì dalla capacità culturale di quei giovani, con il Sindaco e tutta la comunità, di vedere il futuro e plasmarlo. Carrega risponde investendo bene risorse europee per un mulino che darà vita a posti di lavoro.

 

 

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