Davide Notti – Album fotografico dello stato di salute del Torrente Scrivia nel tratto tortonese

Album fotografico realizzato da Davide Notti, assegnista presso il CNR-IRPI di Torino nel gruppo GMG. Autore della nota: “Considerazioni sulla recente alluvione: la prevenzione passa per lo studio e la conoscenza”, in corso di pubblicazione su codesto blog.



Lo Scrivia nel 2019

Foto 1) L’erosione regressiva ha provocato nel tempo il cedimenti di questa traversa a valle del Ponte Ferroviario di Tortona, e l’erosione in sponda destra.

1- L’erosione regressiva ha provocato nel tempo il cedimenti di questa traversa a valle del Ponte Ferroviario di Tortona, e l’erosione in sponda destra.

Foto 2) La soglia sulla quale è stato fatto il ponte ferroviario non ha problemi attualmente, ma se ci fosse una forte escavazione a valle l’erosione regressiva ne minerebbe la stabilità.

2- La soglia sulla quale è stato fatto il ponte ferroviario non ha problemi attualmente, ma se ci fosse una forte escavazione a valle l’erosione regressiva ne minerebbe la stabilità.

Foto 3) In Generale La Pulizia dell’alveo ordinaria sarebbe quella di rimuovere tronchi e rifiuti che si accumulano sui pilastri dei ponti, non dragare la ghiaia.

3- In Generale La Pulizia dell’alveo ordinaria sarebbe quella di rimuovere tronchi e rifiuti che si accumulano sui pilastri dei ponti, non dragare la ghiaia.

Tra gli anni ’50 ed ’90  lo Scrivia ha subito profonde modifiche per via delle operazioni di prelievo di materiale in alveo,

dagli anni 2000 la situazione è poi leggermente migliorata

Estratto da  “LINEE GENERALI DI ASSETTO IDROGEOLOGICO E QUADRO DEGLI INTERVENTI BACINO DELLO SCRIVIA”  ADBPO,2001

Tutto il tratto compreso tra il ponte autostradale A7 a Serravalle e la confluenza in Po è caratterizzato dalla tendenza all’abbassamento del profilo longitudinale dell’asta e alla conseguente riduzione di larghezza dell’alveo inciso.
Fino al ponte della SS 10 di Tortona si osserva la trasformazione dal pregresso alveo tipo pluricursale ramificato all’attuale monocursale.
La trasformazione in senso monocursale ha determinato il generale abbassamento del fondo alveo, la conseguente riduzione di larghezza (mediamente dell’ordine del 50-60%), la sparizione di lanche e zone umide, la trasformazione delle barre laterali in golene stabili.

Gli effetti più evidenti si individuano tra Cassano Spinola e Villavernia, tra il ponte stradale di Tortona e il ponte della A21, tra il ponte della A7 e il ponte di Castelnuovo Scrivia, dove l’abbassamento d’alveo ha localmente determinato riduzioni di larghezza superiori all’80%, e in corrispondenza del ponte di Cassano Spinola.

Infine una piccola animazione su come si perde la memoria:

A Valle del ponte dell’A7 c’è un capannone esattamente dove la cartografia IGM degli anni ’20 indicava il vecchio alveo dello Scrivia

Davide Notti

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