E-commerce e lockdown, a Rivalta Scrivia la logistica non si ferma

Intervista a Liviu Chitu, responsabile tortonese della logistica di Aosom Italia, una ditta giovane, ma già molto strutturata e che col covid ha avuto un incremento di lavoro.



E-commerce e lockdown

Avevo incontrato Liviu Chitu a dicembre del 2019, mi aveva raccontato la storia di successo della ditta per cui lavora all’interno dell’interporto di Rivalta Scrivia, ricordate? Si tratta di Aosom Italia, una ditta che si è insediata nel nostro territorio nel 2017 e che in poco più di due anni (all’epoca del precedente articolo) era cresciuta tantissimo, in metri quadri e in occupati, dando la possibilità a molti tortonesi e non di trovare una sistemazione lavorativa.

Allora nessuno di noi poteva pensare a quello che sarebbe successo, che la pandemia di covid 19 avrebbe cambiato così tanto le nostre abitudini di vita, mettendo in crisi alcuni settori dell’economia e, contemporaneamente, dando nuova linfa vitale ad altri, tra questi la logistica.

Il 2019 era stato chiuso da Aosom Italia a 20 milioni di euro di fatturato con una buona previsione di crescita. Ci si aspettava un incremento delle merci movimentate del 50%, nessuno però si sarebbe aspettato che, nell’anno del covid, il fatturato sarebbe raddoppiato, come invece è successo. Oggi nella sede tortonese di Aosom Italia lavorano quasi 50 persone, di 12 nazionalità diverse (1). Nella schema qui di fianco potete farvi un’idea delle nazionalità da cui provengono: Albania, Brasile, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Ghana, India, Italia, Kenia, Marocco, Moldavia, Nigeria e Romania. Una realtà cosmopolita di cui Liviu continua ad andare fiero. “Per essere assunti in Aosom Italia, spiega Liviu, direttamente o tramite agenzia interinale, viene chiesto di parlare almeno due lingue. Sono 11 gli italiani in magazzino e ognuno di loro, oltre all’Italiano, parla almeno anche l’Inglese, lingua usata per il gestionale. La lingua ufficiale è quella italiana, ma all’interno del magazzino non è raro sentir parlare anche in Francese, Inglese, Arabo, Russo e Rumeno“.

Con una media di più di 12 container da scaricare ogni giorno l’organizzazione del lavoro diventa importante. Serietà, modestia è unità sono le parole d’ordine per non deludere le aspettative della sede centrale cinese. In Aosom Italia si fa molto affidamento ai giovani, l’età media è inferiore ai 24 anni.

Liviu Chitu nel suo ufficio

Come sono i giovani che si rivolgono a voi per cercare un posto di lavoro? Spesso sono alla loro prima esperienza lavorativa.
L.C. – “I ragazzi che si rivolgono a noi sono molto svegli e intelligenti. Di alcuni di loro sono rimasto così colpito dalla loro preparazione che sono stati assunti subito, nel pomeriggio stesso o dal giorno dopo. Con alcuni di loro, che sono anche volontari in Croce Rossa, abbiamo allestito il punto di infermeria, di cui andiamo molto fieri“.

Come avete affrontato l’anno di Covid? Avete avuto problemi sanitari con la pandemia?
L.C. – “Abbiamo fin da subito osservato i protocolli di prevenzione dal contagio e siamo stati fortunati. Grazie alla misurazione della febbre, al lavaggio e igienizzazione frequente delle mani, al mantenimento della distanza di sicurezza e all’uso delle mascherine non abbiamo ancora avuto nessun caso di contagio (2). Questi risultati sono stati molto apprezzati anche dalla sede cinese di Aosom che, oltre al premio di produzione mensile ha aggiunto un supporto di 400€ mensili nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, poi trasformati in 50€ settimanali.

Che previsioni ha Aosom Italia per il futuro?
L.C. – “La sede centrale cinese di Ningbo crede molto in noi e ha destinato all’Italia 2700 container per il 2021, questo significa un transito giornaliero dai 10 ai 15 container. Nel nostro magazzino transitano anche le merci destinate alle due sedi rumene di Bucarest e Giurgiu, che fanno capo a noi. Attualmente partono per la Romania dai 2 ai 4 bilici alla settimana, con un incremento del 570%.
Con questa mole di lavoro è evidente che l’azienda è in espansione. Nella sede di Rivalta Scrivia abbiamo da poco aperto due nuovi magazzini di 10.000 e 6000 mq e stiamo preparando a Spinetta Marengo, nel complesso logistico dell’iN’s mercato, altri due magazzini ancora più grossi:  20.000 mq e 25.000 mq.
In più, da Settembre saremo operativi anche a Belgioioso (PV), in un nuovo magazzino di 50.000 mq, costruito apposta per noi da Akno.
Solo a Belgioioso abbiamo intenzione di assumere 100 persone entro fine 2022.”

Liviu e Luca

Come è organizzato il lavoro in magazzino?
L.C. – “Circa la metà dei nostri dipendenti è assunta direttamente da Aosom Italia, un’altra metà ci è fornita dall’agenzia interinale During. Lavoriamo su tre turni: Il primo turno dalle 6 alle 14, il secondo turno dalle 14 alle 22 e il turno centrale dalle 8 alle 17. Per ogni turno abbiamo due squadre, una per ogni magazzino. I turni sono creati stando molto attenti alle propensioni individuali, cerchiamo di raggiungere un’organizzazione sempre più efficiente del lavoro. Ogni magazzino ha il suo responsabile (un 3° livello, ci dice orgogliosamente Liviu N.d.A.), attualmente due responsabli sono Luca e Zouhaiyr, rispettivamente per l’inbound e per l’outbound. Abbiamo poi, per ogni turno e per ogni magazzino, 3 o 4 addetti allo scarico, 2 o 3 “pickeristi”, vale a dire coloro che raccolgono la merce da spedire e due retrattilisti (carrellisti).
Riguardo ai mezzi che utilizziamo per la movimentazione delle merci, mano a mano che terminano il loro ciclo di vita o ne dobbiamo acquistare di nuovi, scegliamo i modelli con batteria al litio, che sono più efficienti, affidabili e amiche dell’ambiente.”

Cosa sta alla base del successo di Aosom Italia?
L.C. – “Personalmente rimango dell’idea che un approccio multiculturale sia in grado di rendere più efficace il lavoro e che questo sia alla base del nostro successo. Questa è un’idea condivisa anche dalla sede italiana di Assago, che è molto soddisfatta di aver generato così tanti nuovi posti di lavoro. Contiamo di continuare ad assumere per i prossimi due anni e arrivare a fine 2021 ad avere 200 dipendenti, circa il doppio di quelli attualmente impiegati in Aosom Italia, e, a fine 2022, triplicare a 300.

Cartelli Katoen Natie che ricordano la sicurezza sul lavoro

(1) Nel tempo trascorso da quando ho fatto l’intervista ad oggi la realtà tortonese di Aosom Italia è cresciuta ancora. Oggi sono 52 i dipendenti: si sono aggiunti Davide, Satbir, Ioana e Monica, rispettivamente provenienti da Italia, India, Albania e Romania. Ioana e Monica rappresentano le prime due “quote rosa“, in futuro è prevista l’assunzione di altre ragazze.

(2) Edit 28 aprile 2021: Nel mese di aprile si è verificato un caso di contagio che oggi risulta già negativo al tampone.

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