Chi non ha rispetto per i propri figli non ha futuro

Il presepe vivente di don Orione costretto ad una triste gimkana tra le auto. A Tortona la prepotenza vince sul rispetto, anche a Natale.



Un pessimo esempio per i nostri figli

È stato un successo il presepe vivente tortonese, celebrato domenica scorsa, la domenica che precede il Natale, con una processione dal Santuario al Duomo.

Anche se organizzato tutto sommato in fretta è riuscito molto bene, alla processione erano presenti cinquecento persone, moltissimi bambini.

Una sfida vinta dagli organizzatori, le parrocchie di Tortona, che si sono unite in questo progetto, una sfida persa per la città e soprattutto per la giunta che si è insediata in seguito ad una campagna elettorale in cui, dopo aver sottolineato situazioni di degrado ben minori di quelle che ci dobbiamo sorbire oggi, si era presentata come la giunta che finalmente avrebbe portato ordine e disciplina in città.

Le ultime parole famose. A quanto pare per vedere mantenute le promesse fatte in campagna elettorale, e dopo ogni interpellanza in Consiglio Comunale, dovremo aspettare ancora e continuare a convivere con certe situazioni al limite del grottesco, come quella che si è verificata durante il presepe vivente, quando le auto hanno continuato a transitare e rimanere parcheggiate in via Emilia anche durante il passaggio del corteo. Io stesso ho visto i vigili dover fermare auto che, come se niente fosse, transitavano in zona pedonale. Chissà poi per andare dove, visto che era domenica pomeriggio.

Mi chiedo che senso del Natale portino a casa i nostri figli e mi chiedo cosa sia successo a Tortona. Mi chiedo se è normale che i nostri figli crescano in una città in cui cinquecento persone devono essere condizionate da pochi prepotenti. Aprite gli occhi e guardatele quelle auto da qualche mese sempre presenti dentro la ZTL di via Emilia. Non è normale!!! Non mi stancherò mai di dirlo. Dovremmo avere più rispetto gli uni degli altri, soprattutto dovremmo avere più rispetto dei nostri figli.

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