Castellania – Il premio Fausto Balduzzi 2018 a Andrea Corradi




Con qualche settimana di ritardo trovo il tempo di scrivere questo articolo al quale tengo comunque molto e di cui ho già parlato al decimo Country User del 5 gennaio scorso.

Castellania 2 gennaio 2018
Andrea Corradi con il premio Fausto Balduzzi 2018 a Castellania tra Faustino Coppi, Sergio Vallenzona, Marina Coppi e Claudio Pesci

Il 2 gennaio a Castellania

Anche quest’anno, a Castellania, in provincia di Alessandria, c’è stata la cerimonia di commemorazione di Fausto Coppi, che ogni anno avviene il 2 gennaio, giorno in cui nel 1960, a soli 40 anni, ci lasciava il Campionissimo, giunto morente il giorno prima all’Ospedale di Tortona per una malaria non curata.

2 gennaio 1960 muore a Tortona Fausto CoppiA dire il vero la malaria venne diagnosticata solo dopo, nel manifesto funebre si parlava di male misterioso, ma questo è un altro discorso. Sappiate solo che, secondo la testimonianza raccolta durante l’edizione 2016 di Invasioni Digitali a Castellania, Egidio Coppi, cugino di Fausto, fu il Campionissimo stesso a non voler essere portato in ospedale dove avrebbe avuto più probabilità di essere curato. Quello che mancò fu proprio un’esame del sangue come potete in parte ascoltare nel video che allego qui sotto.

Castellania 2 gennaio 2018

La cappella del mausoleo dei fratelli coppi
La Cappella del Mausoleo dei fratelli Serse e Fausto Coppi

Tornando a noi, martedì 2 gennaio 2018 a Castellania si è celebrato, per la cinquattottesima volta, l’anniversario della morte di Fausto Coppi. Alle 10:30 è stata celebrata la messa nella Cappella adiacente al Mausoleo dei Fratelli Serse e Fausto Coppi.

Come ogni anno dopo la messa sono stati consegnati, a del Consorzio Turistico “Terre Di Fausto Coppi” (CasaCoppi), il premio “Welcome Castellania“, quest’anno ai giornalisti Paolo Viberti (Tuttosport) e Sergio Meda (La Gazzetta dello Sport) e il premio “Fausto Balduzzi 2018“, di cui vorrei parlarvi in questo post.

Il premio Fausto Balduzzi 2018 a Andrea Corradi

Ho incontrato Andrea Corradi dopo la cerimonia di premiazione, fuori dalla chiesa, in prossimità del mausoleo. Gli ho chiesto di più del suo premio ed egli gentilmente ha voluto spiegarmi, innanzitutto facendomi leggere il lungo spiegone firmato da Claudio Pesci per l’associazione Fausto e Serse Coppi, Sergio Vallenzona per il comune di Castellania e Pietro Cordelli per il Comitato Colli di Coppi, organizzatore de La Mitica Ciclostorica di fine giugno. Ecco quello che c’era scrito:

Castellania 2 gennaio 2018Il premio Fausto Balduzzi di quest’anno è stato consegnato al maestro di musica Andrea Corradi di Reggio Emilia per aver rappresentato l’Associazione nella rinnovata edizione della Cronoscalata ciclistica Bologna – San Luca organizzata in occasione della visita di Papa Francesco nel capoluogo Emiliano e per il ruolo fondamentale che svolge quotidianamente come insegnante di materie musicali presso la Scuola Primaria Gino Bartali e di saxofono nella Scuola Media ad indirizzo musicale dell’Istituto Marco Emilio Lepido di Reggio Emilia. L’Associazione vuole sottolineare la coincidenza dello strumento insegnato ai ragazzi da Andrea con la tradizione musicale di Quarna, paese originario dei Coppi dove la musica e il saxofono in particolare sono parte integrante della cultura quotidiana del paese.

Ora, Non abbiamo avuto il tempo di parlare della Cronoscalata bolognese in occosione della visita del Santo Padre ma abbiamo avuto tempo e modo di approfondire le vicende legate alle scuole di musica, soprattutto alla scuola primaria di Reggio Emilia, che da pochi mesi è intitolata a Gino Bartali. Le modalità dell’intitolazione sono quelle che Andrea aveva più a cuore, perchè i ragazzi il nome se lo sono scelti tra di loro attraverso un referendum.

Il 12 maggio 2018, alla presenza delle autorità cittadine, del presidente dell’Associazione Fausto e Serse Coppi e di Gioia Bartali, nipote del Grande Campione e Giusto fra le Nazioni, la scuola primaria di via Premuda è stata intitilata a” Gino Bartali”.E’ stata una cerimonia partecipata e corale che ha visto i bambini delle scuola e i ragazzi dell’indirizzo musicale protagonisti del coro che ha accompagnato il momento in cui Gioia Bartali e i suoi due figli, Leonardo e Matteo, hanno scoperto la targa. Un grazie speciale alle bambine e ai bambini della scuola, agli insegnanti e a tutto il personale scolastico per aver reso questo momento indimenticabile.

Gino Bartali

INTITOLAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA DI VIA PREMUDA A GINO BARTALI

La scelta del nome è frutto di un lungo percorso di approfondimento sulla figura del campione sportivo che ha portato i ragazzi delle classi terze, quarte e quinte ad analizzarne la vita non solo dal punto di vista agonistico. Il nome di Bartali non è stato preferito dai bambini rispetto a quello dello scrittore e pedagogista Mario Lodi solo per il suo talento sportivo, ma anche e soprattutto per il suo impegno etico e sociale e per il coraggio con cui contribuì alla rete di salvataggio di ebrei perseguitati dal nazifascismo organizzata dal rabbino Cassuto e dall’arcivescovo di Firenze Dalla Costa. Il ciclista toscano, infatti, aiutò a nascondersi sotto una nuova identità – e quindi a salvarsi – circa 800 ebrei trasportando all’interno del telaio della sua bicicletta centinaia di documenti falsificati durante le sue trasferte tra Firenze e Assisi che, figurando come normali allenamenti, gli permettevano di spostarsi senza destare sospetti.

Per questa sua azione umanitaria nel 2013 Gino Bartali è stato dichiarato Giusto tra le nazioni. Nel maggio 2005 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha consegnato alla moglie di Bartali, Adriana, la Medaglia d’oro al Valor civile per lo scomparso campione, proprio per aver aiutato e salvato tanti ebrei durante la Seconda guerra mondiale. “Il bene si fa, ma non si dice – diceva Bartali – E certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca”.

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